Il teleriscaldamento si espande a Bergamo
A Bergamo il bilancio sul Teleriscaldamento è già positivo: sono 7 milioni i metri cubi riscaldati e 19.400 le tonnellate di CO2 globali evitate.
A2A continuerà a promuovere e facilitare la scelta di teleriscaldare gli edifici che possono essere allacciati alla rete nelle aree di sviluppo: in quest’ottica, infatti, si colloca l’accordo con REA DALMINE che prevede un incremento del 50% del calore disponibile in rete che significherebbe un aumento in 5 anni di 2.6 milioni di metri cubi e il risparmio di più di 14.500 tonnellate di CO2 immesse nell’aria.
Il progetto consiste nella conversione cogenerativa dell’impianto di termovalorizzazione di REA DALMINE di proprietà di Greenthesis Group e la connessione alla rete cittadina presso il Termovalorizzatore di via Goltara con la realizzazione di un secondo stadio di pompaggio per permettere di gestire la portata crescente in rete e la massimizzazione volume dell’accumulo
Per connettere l’impianto di REA sarà necessario realizzare una dorsale di trasporto del calore per una lunghezza superiore ai 5 km che attraverserà oltre che la città di Bergamo anche i Comuni di Dalmine e Lallio.
Non solo: per gestire la portata di rete prevista con la connessione di REA sarà realizzato un nuovo stadio di pompaggio presso l’impianto di via Goltara e un nuovo accumulatore di calore da 5.000 mc.
Tutto questo permetterà di rendere allacciabili ulteriori zone della città come i quartieri di Colognola, Malpensata e San Tomaso oltre che la zona dello stadio e di via Corridoni.
“Nel programma della nostra Amministrazione – spiega l’Assessore Stefano Zenoni – abbiamo chiaramente fatto riferimento alla volontà di incrementare del 50% il teleriscaldamento in città. A questo obiettivo arriviamo grazie a questo importante progetto realizzato con risorse già presenti sul territorio. L’obiettivo è quello di costruire un sistema sempre più integrato con cui si potenzia di molto la rete del teleriscaldamento: viene così raggiunto un numero maggiore di edifici, consentendo di spegnere molte caldaie in città con un conseguente tangibile beneficio ambientale.”