Il settore impiantistico italiano si prepara a chiudere il 2020 con un -7,3%
Il lockdown, a causa della pandemia da Coronavirus-19, ha avuto un impatto negativo sul comparto delle costruzioni a livello mondiale del -4,7%, con situazioni differenti tra i vari Continenti: -11% in Sud America, -4,2% in Nord America, -9% in Europa dove, fra i 27 Paesi, l’Italia registra un andamento leggermente migliore -6,7% rispetto, per esempio, alla Germania -13% e soprattutto al Regno Unito -24,9%. Un andamento che si prevede in miglioramento per il 2021 ma la vera ripresa dovrebbe arrivare solo nel 2022. Più in dettaglio, lo scenario del mercato dell’impiantistica è passato da 437 miliardi del 2019 a 401 miliardi previsti per quest’anno, con una possibile ripresa nel 2021 del +2,9%; per quanto attiene alle dimensioni del mercato a livello europeo, l’Italia si conferma al secondo posto dopo la Germania, con una produzione di 57 miliardi di euro nel 2019 e di 54 miliardi per il 2020, con un peso all’interno del mercato delle costruzioni sempre più importante, pari al 32,9%, non lontano da quello di eccellenza tedesco di un 34,5%. Un mercato che soffre anche di una caduta generalizzata a livello di export per il 2020, e di un calo anche dell’import di prodotti. Per quanto riguarda i dati degli occupati, questi valgono il 36% delle costruzioni in generale, in quanto le imprese impiantistiche sono più grandi e organizzate rispetto a quelle del settore edile. Nel contesto del mercato delle costruzioni, la componente impiantistica, grazie ad imprese più strutturate e con una componente tecnologica più sviluppata, rappresenta e andrà a giocare un ruolo sempre più significativo.
Nel nostro Paese, secondo i dati CRESME si possono aprire nuove prospettive al momento che prenderà il via, in maniera operativa, il Superbonus 110% che ha un potenziale di mercato complessivo stimato di mille miliardi di Euro. La nuova normativa, congiuntamente con la legislazione vigente, delinea scenari differenti, e, se fosse estesa fino al 2022-2023, potrebbe portare nella migliore delle ipotesi, ad un segno positivo pari a +9,1% nel 2022.
“Più in particolare, sottolinea Lorenzo Bellicini, direttore di CRESME RICERCHE, sarà il settore residenziale con le unità mono o bifamiliari, che godono di un processo decisionale più rapido, a trainare gli incentivi dopo l’attuale rallentamento. Un ruolo fondamentale sarà riservato anche alle nuove tecnologie ormai entrate a pieno in questo settore, l’importante è che le imprese impiantistiche siano capaci di attrezzarsi per rispondere alle esigenze di una domanda sempre più complessa ed integrata per contribuire a ridisegnare nuovi modelli di abitabilità dei centri urbani”.
Questi i principali dati al centro della presentazione del 6° Rapporto Congiunturale e Previsionale del Mercato Installazione Impianti 2020-2023 di CRESME RICERCHE, organizzata da MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT via streaming, seguita da una Tavola Rotonda con i partner della ricerca quali: Enrico Celin, Presidente ANGAISA, Stefano Bellò, Vice-Presidente ASSOCLIMA, Alberto Montanini, Presidente ASSOTERMICA, Carmine Battipaglia, Presidente CNA Installazione Impianti, che hanno contribuito a offrire una visione generale sullo stato del settore dal punto di vista della produzione, della distribuzione e degli addetti ai lavori. In più, gli aspetti fiscali e normativi del Superbonus sono stati presentati da Massimiliano Martino, Dottore Commercialista, che ha dato un importante supporto rispondendo alle numerose domande di carattere tecnico-normativo postate dagli oltre 340 partecipanti.
“La presentazione, anche se solo in via digitale, del 6° Rapporto Congiunturale Mercato Installazione Impianti 2020-2023 – dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia, che ogni due anni è al centro del convegno inaugurale della nostra manifestazione, rappresenta per noi un segno di continuità e rientra a pieno nell’attività informativa e formativa della nuova identità digitale di MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, riprogrammata dall’8 all’11 marzo 2022 in Fiera Milano. Un nuovo canale di comunicazione, nato con l’obiettivo di mantenere un filo diretto di dialogo e condivisione di contenuti di alto livello con espositori, visitatori e associazioni, grazie proprio ai nuovi strumenti digitali. Un primo passo verso nuovi progetti per il 2021 con l’intento di continuare a supportare tutti gli interlocutori di riferimento nella ripresa economica post Covid-19.