Venticinque anni dopo Giovani Streghe tornano i riti magici e lotta del bene contro il male nel film del 2020 Il rito delle streghe
Il rito delle streghe racconta di quattro giovani studentesse delle scuole superiori che formano una congrega di streghe. Grazie alle loro capacità, le ragazze riescono a ottenere tutto ciò che vogliono, ma avere un grande potere, a volte, può rivelarsi fatale.
Il rito delle streghe è un teen-movie con venature horror, lettura in chiave contemporanea di quello che fu quel Giovani Streghe anni ’90. Diretto dalla statunitense Zoe Lister-Jones, attrice ma anche sceneggiatrice e produttrice qui alla sua seconda volta dietro la cinepresa. Il rito delle streghe diviene ben presto una sorta di Giovani streghe nell’era di Tik Tok e dei social che battono il tempo della vita giorno e notte. Giovani generazioni crescono, prendono coscienza di se stesse tra capacità e limiti e (forse) riescono a far tesoro di traumatizzanti esperienze guardando al domani con atteggiamento più propositivo.
Più che farsi convincere, qui c’è da lasciarsi andare facendosi trasportare dagli eventi. Non ci si annoia ma nemmeno entusiasma un’avventura molto bilanciata e più preoccupata a catalizzare l’attenzione dei giovani di oggi che non a portare in scena eccessi tra magia nera, sabba e riti satanici. Peccato, perché nel cast c’è la presenza convincente del sempre bravo David Duchovny (serie X- Files e Californication), salvo poi ritrovarsi con un personaggio tanto cattivo e spietato quanto sottomesso a uno script che giunti al dunque non mantiene promessa di maggiore sostanza.
Tra forzature e riletture del successo del 1996 si arriva comunque ai titoli di coda, meno irritati se quel film di successo di 25 anni fa non lo si fosse proprio visto, dimentichi anche della factory horror Blumhouse, da sempre marchio di fabbrica di ben altre (viscerali) paure.
Il rito delle streghe – Audio & Video
Girato digitale con Arri Alexa Mini e Arri Alexa XT Plus a imprecisata risoluzione, è probabile che si sia giunti a un master 2K. Questo Blu-ray Full-HD SDR resta un’eccellente proposta dal punto di vista tecnico. Formato video originale 2.39:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. Tante le occasioni per saggiare codifica e immagini nei numerosi passaggi a bassa luminosità o notturni. Il nero non è da urlo ma comunque convincente e gradevole, così come il resto dei colori.
Di pari livello l’offerta audio con doppia traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali italiano e inglese sempre 24 bit. Una scelta che porta ulteriore forza sia in termini di dinamica che di presenza scenica a 360° gradi che non manca di far sobbalzare sulla poltrona. Specie nella seconda parte e sicuramente durante il confronto finale tra le aspiranti streghe e Adam. Irruenza di effetti, bassi con transizioni profonde con il subwoofer a scuotere e rendere ancora più vivace il momento. Di pari livello i due canali posteriori per tracce che a conti fatti rendono il risultato finale ben superiore rispetto all’equivalente in streaming.
Il rito delle streghe – Extra
Un paio di clip con veloci focus sulla storia e il franchising per un totale di circa 6′ minuti, quattro scene estese e alternative rispetto al montaggio finale con introduzione della regista. Ovunque sottotitoli in italiano.