Dal misconosciuto regista tedesco Derrick Borte Il giorno sbagliato è un thriller on the road con un cattivissimo Russell Crowe
Il giorno sbagliato racconta di Rachel (Caren Pistorius), giovane donna in ritardo al lavoro quando si trova a discutere al semaforo con uno sconosciuto, Tom Cooper (Russell Crowe), che si trova in una delicata fase della sua esistenza in cui si sente impotente e invisibile. Così Rachel diventerà, insieme a tutti quelli che ama, il bersaglio di un uomo che decide di lasciare un ultimo segno nel mondo impartendole una serie di lezioni… mortali.
Thriller al volante con protagonista un bolso e indemoniato Russell Crowe, Il giorno sbagliato mette l’attore premio Oscar per Il gladiatore (2000) alla guida di un pick-up nei panni di un uomo rude e violento, del quale ci viene detto pochissimo ma che sappiamo essere in rotta con un mondo che, come dirà lui stesso, l’ha rimasticato e poi risputato senza troppi complimenti. Il film diretto da Derrick Borte, che punta tutto su un gioco del gatto col topo spinto al massimo della perversione e dell’adrenalina, sceglie di appoggiarsi, soprattutto nelle premesse poi mai legittimate, a bordate di sociologia spicciola e populista, tra ansie anti-sistema e considerazioni approssimative che troverebbero posto solo nei più superficiali talk show (e che qui, invece, condiscono interamente il montaggio dei titoli di testa).
Se il prologo sotto la pioggia con casa incendiata, in cui il regista regala a Crowe una potenza luciferina inquieta e interessante con tanto di dettagli sui suoi occhi saettanti, lascia quantomeno ben sperare, il resto del film è una dozzinale e inviperita rincorsa automobilistica dove i buchi di scrittura, le inverosimiglianze e le incongruenze del copione non si contano e i clacson e il caos stradale di Un giorno di ordinaria follia (1993) con Michael Douglas sono un modello tanto evidente sulla carta quanto nemmeno lontanamente scalfito nella sostanza.
Il titolo originale Unhinged tradotto alla lettera vuol dire “scardinato”, ma a essere divelto, ne Il giorno sbagliato, oltre al quotidiano della già ritardataria e disastrata Rachel, divorziata con a carico figlioletto e fratello perdigiorno con fidanzata in casa, è solo il buon senso. Crowe è comunque efficace nel restituire la ferinità di un uomo ridotto a una belva trucida, ma la deriva da thriller telefonico è particolarmente imbarazzante, il gioco della roulette russa coi contatti della protagonista è un meccanismo di tensione condotto in modo decisamente risibile e i non troppo velati messaggi d’odio verso la polizia e le sequenze di repellente e insistita violenza grafica con torture annesse fanno il resto. Scult anche le scene d’azione, da quelle in cui Crowe sopravvive anche a proiettili piantati nel cuore come un Wolverine della porta o, per meglio dire, della tangenziale accanto, e le esplosioni in autostrada con veicoli ribaltati sono assemblate senza andare troppo per il sottile. Presentato in anteprima nazionale al Bari International Film Festival 2020.
Trama e recensione artistica a cura di LongTake
Il giorno sbagliato -VIDEO & AUDIO
Più che per l’aspetto artistico che non ha trovato particolari estimatori Il giorno sbagliato è decisamente più interessante per la parte tecnologica. Il motivo sono proprio le riprese effettuate con Sony CineAlta Venice a risoluzione video nativa 4K giungendo a un master di pari risoluzione che è poi stato impiegato per la realizzazione dell’edizione UHD. Aspect ratio 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66. Rispetto alla controparte 2K su BD-50 nel secondo disco (qui incluso), il salto di qualità è sostanziale benché non così netto come si potrebbe pensare.
A concorrere alle limitazioni del caso la natura stessa dell’opera e la scelta di concorrere con una cinematografia desaturata caricando l’angosciate mood negativo. L’inferiore compressione dinamica ha portato a una maggiore diversificazione dei punti luce, così come le nubi che frastagliano alcune particolari inquadrature. Il contributo dell’HDR-10 wide color gamut è già notevole ma ricordiamo che anche se non segnalato è incluso il Dolby Vision. Un balzo in avanti molto spesso distinguibile, anche se più marcato in presenza di televisori 10 bit reali e particolarmente sensibili specie alle alte luci, come nel caso del Panasonic OLED 55″ pollici HZ-2000 usato per la visione. Il master 4K di partenza spinge anche sui dettagli in secondo piano e la percezione di elementi scenografici ancor più contrastati e distinti rispetto al disco 2K.
Doppia traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali per l’italiano (24 bit) e l’inglese (16 bit). La versione doppiata è eccellente, spingendo ancora di più su estensione dinamica, pressione sonora, ulteriore rifinitura degli elementi anche sullo sfondo come i suoni della città così come l’isolamento acustico nelle cabine dei rispettivi guidatori. Il subwoofer ha qualche entrata vigorosa specie nella seconda parte. Un gradino sotto la traccia originale che non si avvantaggia del medesimo spazio in termini di volume d’informazioni e inferiore puntualizzazione per parlato ed effetti.
Il giorno sbagliato – EXTRA
Gli extra sono solo presenti sul disco 2K e includono un approfondimento sulla lavorazione di circa 30′ minuti e intervista a Russell Crowe, sottotitolati in italiano. In aggiunta il commento al film col regista Derrick Borte, il cinematographer Brendan Galvin, il production designer Fredrick Waff e la costumista Denise Wingate ma senza sottotitoli.