Siamo da poco entrati nella cosiddetta Fase 2, e ancora siamo costretti a mantenere alcune misure di sicurezza che, oltre a vietare momenti di aggregazione, hanno costretto a sospendere i maggiori eventi sportivi nazionali e internazionali. A differenza dello sport reale, gli eSports hanno la fortuna di poter essere giocati in rete, coinvolgendo il pubblico grazie alla trasmissione sui canali digitali. Una limitazione rispetto agli esplosivi eventi pubblici di cui è capace questo settore ma al contempo un’opportunità che ha permesso, in questo difficile periodo, di accorciare le distanze che si sono venute a creare e di far conoscere a un pubblico ancora più ampio questa “disciplina”. 

In questa nuova situazione si sono trovati anche i team dei Samsung Morning Stars che, a distanza di 3 anni dalla nascita, hanno dovuto necessariamente abbandonare l’eSport Palace di Bergamo, per molti vera e propria casa oltre che luogo di allenamento. Un luogo di incontro e di dialogo sugli eSports, un ambiente nel quale poter respirare un’aria di competizione ma anche di divertimento. Un progetto nato dalla voglia di rendere ancora più concreta quella che per i Morning Stars, oltre a essere una passione, è una professione. Allenamento, impegno e costanza sono alla base della giornata dei pro players, per raggiungere il livello di abilità necessario a competere in tornei anche di livello internazionale.

“Questo periodo di emergenza ci ha apparentemente diviso, ma una squadra resta una squadra anche quando si è distanti – afferma Martino Mombrini, ‎Marketing Director IT Division di Samsung Electronics Italia “L’eSport è per i nostri ragazzi e ragazze una professione ma prima di tutto una grande passione, che seguono ogni giorno con serietà e costanza. Questa particolare situazione ha insegnato che resilienza può essere una parola chiave per superare momenti di difficoltà, aiutando le nostre squadre a non fermarsi, a mantenersi allenate e pronte ad affrontare le prossime sfide”.

In attesa di poter tornare a Bergamo, il ritorno alle proprie case non ha infatti fermato i gamer che, come molti, si sono trovati a giocare e allenarsi in modalità “smart working”. Le ore destinate al gioco e all’allenamento non sono cambiate essendo già un’attività predominante e hanno permesso loro, malgrado le distanze, di restare sempre in contatto e di creare aggregazione. Un modo per restare uniti, per consolidare il valore ed il rapporto di squadra, come spiegato nel video che, ciascuno dalla propria abitazione, ha contribuito a realizzare. Un messaggio che parla dello spirito di squadra dei ragazzi e ragazze SMS, del loro impegno nell’affrontare tutte le sfide, dalle virtuali alle reali, piccole o grandi che siano.

I Samsung Morning Stars hanno quindi continuato a lavorare e ad essere un team anche da lontano, per prepararsi a disputare le prossime competizioni europee a calendario. Per i mondiali ci vorrà più tempo, non essendo i server dei giochi stessi in grado di evitare i ritardi e i freeze che le connessioni da tutto il mondo provocherebbero, compromettendo così le fasi del gioco e le competizioni.

Al contempo, in questi mesi di emergenza sanitaria, il video giocatore medio potendo andare a scuola o all’università ha dedicato più tempo a questa passione andando ad ampliare la platea degli spettatori dei canali digitali come Twitch o YouTube attraverso i quali vengono trasmessi sfide e campionati. Canali digitali che, se fino ad ora sono stati considerati da molti una modalità “alternativa”, oggi hanno un ruolo fondamentale e sono in grado di coinvolgere personaggi famosi e atleti che sfidano i campioni dei videogames, anche attraverso tornei virtuali tra i fan e i loro idoli, dirette ed eventi in tv o in streaming. Con tutta la consapevolezza della gravità della situazione, anche questo è stato ed è un modo per affrontare il lockdown e questa fase di lenta ripresa; resta viva la voglia di giocare e fantasticare trovando un piccolo spazio per “allontanarsi” un po’ dalla realtà. 

Gli eSports abbracciano molti dei valori dello sport tradizionale: la forza di una squadra, l’attenersi alle regole e alla disciplina, l’accettazione della sconfitta, l’educazione alla vittoria e al rispetto anche per l’avversario. A questo si aggiunge l’importante l’opportunità di educare i giovani a un utilizzo consapevole dei videogiochi, che si basa sulla condivisione senza barriere fisiche o culturali, senza sesso, età o possibilità economiche: tutti possono giocare.

“Viviamo in un mondo in cui siamo tutti interconnessi, gli uni con gli altri, oggi questa connessione nel periodo di massima difficoltà che stiamo vivendo sembra stringersi ancora di più. Benvenuti nel nostro mondo, dove basta un click per sentirsi parte di qualcosa. Questo è l’eSport, questo è quello che facciamo ogni giorno. Restiamo connessi per farci forza a vicenda nonostante ci sia uno schermo a separarci gli uni dagli altri. Davanti a sfide difficili come quelle di questi giorni, noi non ci arrendiamo, noi andiamo avanti a testa alta. Siamo abituati alle sfide online, perché è lì che la nostra passione prende vita. Abbiamo sconfitto boss giganteschi, orde di zombie, terroristi e mostri di ogni genere nelle nostre avventure in gioco. Questa è solo un’altra minaccia che supereremo, sempre insieme. Benvenuti nel nostro mondo, che non si ferma mai che è in continua crescita e che ci unisce sempre di più. L’eSport non si ferma. Noi tutti attraverso al nostro schermo possiamo continuare ad emozionarci, tifare e tenere viva la nostra passione. Noi giocatori possiamo continuare a rincorrere nuove vittorie anche da casa, ora che è importante farlo! L’eSport e il gaming non hanno barriere, non hanno limiti né differenze di età o di sesso. Noi non ci fermiamo.”

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