I-Com ha elaborato uno studio riguardo l’impatto generato da iliad sull’economia e sui consumatori in Italia.

iliad esordisce in Italia in seguito alla fusione tra Wind e H3G per assicurare un migliore livello concorrenziale in un mercato caratterizzato da altissimi livelli di concentrazione, data la presenza di tre operatori con quote simili che detengono complessivamente oltre il 90% del mercato mobile. Gli stessi presentano un margine di redditività tra i più alti in Europa pari al 39%, rispetto al 34% della Germania, al 32% della Spagna e al 29% del Regno Unito.

iliad ha raggiunto, in circa un anno e mezzo, una quota di mercato pari circa al 5,6% con 4,5 milioni di utenti, puntando su una condotta basata sulla trasparenza e la chiarezza verso gli utenti, in un settore storicamente caratterizzato da alta litigiosità tra clienti e operatori. Nel 2018, infatti, il numero di istanze presentate dai consumatori contro i propri operatori ha sfiorato quota 120.000, con un ammontare di circa 5,8 milioni di sanzioni nel 2018 e più di 25 milioni nel solo 2019 ricevute dagli altri operatori, mentre iliad non ha mai ricevuto alcuna sanzione da parte delle autorità di settore, a testimonianza della veridicità della promessa di trasparenza e assenza di costi nascosti.

iliad si è già impegnata in investimenti in Italia pari a circa 3,4 miliardi di euro. I-com calcola che tali investimenti portano alla creazione di circa 34.000 posti di lavoro generati attraverso lo sviluppo dell’infrastruttura proprietaria di rete su tutto il territorio, la crescita della rete di vendita, l’impiego di call-center per le attività di customer care localizzati esclusivamente in Italia, oltre che attraverso i posti di lavoro indotti.

A conferma del fatto che maggiore concorrenza stimoli gli investimenti di tutti gli attori del settore, nel 2018 gli investimenti nella rete mobile hanno mostrato un aumento di quasi il 42% rispetto al 2017, e del 14,3% rispetto alla media dei 5 anni precedenti. Dato particolarmente significativo se si considera che il settore delle TLC ha rappresentato in totale il 5,9% degli investimenti complessivi in Italia nel 2018.

Inoltre, I-com stima un impatto globale sull’economia italiana positivo per 8,5 miliardi, grazie all’ingresso nel mercato del quarto operatore, ai suoi investimenti e al conseguente aumento dei consumi.

Dall’ingresso di iliad e delle sue offerte ad alto contenuto di GB, si registra un aumento sul mercato del 61% del consumo medio mensile per utente di dati mobili rispetto all’anno precedente. Tale dato conferma il forte contributo portato da iliad per colmare il digital divide e aumentare il livello di digitalizzazione del nostro paese, storicamente in ritardo rispetto alla media europea.

Analizzando l’andamento delle offerte di tutto il mercato a partire dall’ingresso di iliad, emerge inoltre una disponibilità di traffico dati notevolmente aumentata da parte di tutti gli attori: i GB offerti dagli operatori mobili, che prima dell’ingresso di iliad risultavano pari a 7,3 GB in media, sono passati a una media di 50 GB.

Oltre al maggior consumo di traffico dati mobili, contribuiscono a creare una spinta verso la digitalizzazione anche altri elementi caratteristici di iliad: quali il fatto di permettere la sottoscrizione solo attraverso pagamenti digitali e tracciabili, la semplicità di utilizzo, l’assenza totale di costi nascosti e l’innovazione portata con le Simbox, i distributori automatici tramite cui è possibile ottenere una sim iliad in totale sicurezza e in soli 3 minuti.

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