Huawei e l’Università di Bologna hanno firmato un Memorandum of Understanding che vede rafforzare la loro collaborazione, attraverso la promozione congiunta di percorsi formativi incentrati sull’Intelligenza Artificiale

L’accordo prevede lo sviluppo congiunto di attività e corsi di formazione rivolti agli studenti con lo scopo di promuovere i talenti locali nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale e stimolare il loro interesse verso l’ideazione e la realizzazione di nuove applicazioni basate su questa tecnologia.

Il percorso di formazione si svolgerà secondo il cosiddetto approccio “Train the Trainer” che prevede l’erogazione da parte di Huawei dei corsi a 5 futuri trainer AI, ovvero docenti universitari che poi a loro volta faranno da trainer agli studenti. Le sessioni di training saranno erogate da Huawei in modalità online e a titolo totalmente gratuito. L’azienda donerà inoltre altrettanti kit di sviluppo Atlas 200 DK AI basati su processore della serie Huawei Ascend. A completare il pacchetto di formazione, materiali teorici, casi pratici, demo virtuali e l’accesso alla Developer Community di Huawei dove scaricare strumenti di lavoro e documenti utili o confrontarsi con altri professionisti del settore all’interno del forum.

Entrambe le parti vedono un grande potenziale nell’uso della moderna Intelligenza Artificiale. Negli ultimi anni, l’Università di Bologna ha sviluppato al suo interno Alma Human AI, un centro interdisciplinare dedicato all’Intelligenza Artificiale che ha finora coinvolto oltre 300 ricercatori di 27 dipartimenti nello sviluppo di progetti di ricerca e applicazione su tecniche di AI. Analogamente Huawei ha concentrato gran parte dei suoi sforzi nello sviluppo del proprio know-how e delle proprie competenze in ambito AI mettendo questa tecnologia al centro, insieme al Cloud, di un quarto Business Group lanciato lo scorso anno.

“L’Intelligenza Artificiale – ha spiegato la prof.ssa Michela Milano, Direttrice Centro Interdipartimentale Alma Mater Research Institute for Human-Centered Artificial Intelligence è uno dei pilastri fondanti della strategia Europea tesa a costruire sistemi intelligenti affidabili, robusti, spiegabili e centrati sulla persona. Per progettare questi sistemi è necessario uno sforzo interdisciplinare che coinvolge non solo aspetti scientifici e tecnologici ma anche aspetti economici, sociali, legali, umanistici, etici. Il Centro interdipartimentale dell’Ateneo bolognese comprende tutte queste competenze, le mette a sistema e le potenzia. Ovviamente ci servono talenti che abbiano entusiasmo, competenze e dedizione. Per questo motivo riteniamo che la didattica sia fondamentale. Riteniamo che mettere gli studenti a confronto con problemi reali utilizzando sistemi all’avanguardia sia cruciale”.

“L’intelligenza artificiale sarà uno dei pilastri più importanti della trasformazione digitale. I tradizionali sistemi legacy ICT saranno totalmente sostituiti per ottenere maggiore efficienza, riduzione dei costi di manutenzione di circa il 50% e nuovi servizi in grado di sfruttare tecnologie innovative come VR, AR, IoT e Cloud Computing” – ha aggiunto Luigi De Vecchis, Presidente di Huawei Italia. “L’AI rappresenta il futuro perché sarà cruciale per il rilancio e la crescita delle economie nazionali e delle aziende. Pertanto crediamo che la collaborazione tra il mondo accademico e quello industriale sarà ancora una volta un fattore chiave per guidare lo sviluppo di nuove professionalità nel nostro Paese, migliorare la R&S con nuove competenze, migliorare le capacità di innovazione delle nostre industrie e prevenire la fuga di cervelli offrendo ai giovani talenti opportunità di formazione di alto livello”.

Le sessioni di training prenderanno il via ufficiale con un workshop che vedrà la partecipazione di esperti in Intelligenza Artificiale del Centro di Ricerca Huawei di Monaco. Completate le 14 ore di formazione dei professori, l’obiettivo sarà quello di sviluppare percorsi di studio incentrati sull’AI o di integrare la formazione relativa a questa tecnologia in curricula già esistenti. L’intento comune è quello di puntare sulle giovani eccellenze italiane offrendo loro le competenze e la preparazione necessarie ad affrontare le sfide tecnologiche del futuro.

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