Il Gruppo Volkswagen prosegue nella propria trasformazione in Azienda digitale di mobilità. Come definito nel Planning Round 69, il Gruppo destinerà circa 73 miliardi di euro a elettrificazione, ibridizzazione e digitalizzazione nei prossimi cinque anni. È quanto annunciato a seguito della riunione del Consiglio di Sorveglianza tenutasi il 13 novembre. Gli investimenti capex e in Ricerca e Sviluppo per le tecnologie del futuro cresceranno dal 40% al 50% dei 150 miliardi di euro totali. La quota dedicata alla digitalizzazione raddoppierà entro la metà del decennio, arrivando a 27 miliardi di euro, segno del grande impegno del Gruppo nella costruzione di competenze software. Circa 35 miliardi di euro saranno destinati ai veicoli elettrici, altri circa 11 sono stati stanziati per lo sviluppo di versioni ibride di modelli esistenti.
“Nell’ambito della pianificazione degli investimenti del Gruppo Volkswagen, il Consiglio di Amministrazione e quello di Sorveglianza hanno definito i capisaldi per assicurare il successo futuro dell’Azienda. La trasformazione del Gruppo e delle sue Marche e l’attenzione strategica alle aree chiave della mobilità saranno messe in atto con coerenza. Considerando le enormi sfide che ci aspettano nei prossimi anni, la nostra base finanziaria è molto solida” ha affermato Hans Dieter Pötsch, Presidente del Consiglio di Sorveglianza del Gruppo Volkswagen.
“Avendo intrapreso per tempo la strada per un futuro elettrico nel Gruppo Volkswagen, siamo ora un riferimento a livello globale con le nostre piattaforme elettriche e un’ampia gamma di veicoli a batteria” ha dichiarato Herbert Diess, Amministratore Delegato del Gruppo Volkswagen. “Nei prossimi anni sarà cruciale anche raggiungere una posizione di spicco per quanto riguarda i software delle vetture, in modo da soddisfare le esigenze delle persone, di una mobilità futura individuale, sostenibile e completamente connessa. A tal fine abbiamo raddoppiato gli investimenti nella digitalizzazione”.
Bernd Osterloh, Presidente del Consiglio di Fabbrica, ha commentato: “Gli investimenti dimostrano che il nostro Gruppo passa dalle parole ai fatti quando si tratta di trasformazione, mobilità elettrica e digitalizzazione. Nei prossimi anni entreremo nel pieno dell’offensiva. Ma una visione comune della transizione e una adeguata affidabilità della pianificazione sono importanti tanto quanto budget miliardari. Qui entriamo in gioco tutti noi – collaboratori, manager, il Consiglio di Amministrazione e i politici. Per quanto riguarda questi ultimi, penso soprattutto a Berlino e a Bruxelles e a temi caldi quali l’infrastruttura di ricarica e internet ad alta velocità. Il Gruppo è pienamente impegnato per una mobilità sostenibile e altamente connessa. Ma per questo noi e i nostri Clienti abbiamo bisogno di un contesto affidabile”.
Il Planning Round è basato sull’aspettativa che l’economia globale registri una crescita moderata nei prossimi cinque anni. Anche nei singoli mercati ci si attende una crescita contenuta, con differenze a livello regionale. L’aumento della produttività del 30% e i risparmi nell’amministrazione renderanno possibile la trasformazione dal punto di vista finanziario. Inoltre, il Gruppo sta lavorando in modo sistematico all’ottimizzazione del proprio portfolio di prodotti. Perciò varianti di modello, combinazioni motore-trasmissione e funzionalità meno richieste saranno semplificati per ridurre la complessità e aumentare l’efficienza della gamma. La pianificazione non include le joint venture cinesi, non consolidate. Queste Aziende provvedono al proprio finanziamento per stabilimenti e prodotti.
Il Gruppo Volkswagen è stato il primo costruttore automobilistico a impegnarsi per gli Accordi di Parigi e intende diventare carbon neutral entro il 2050. Nei prossimi dieci anni, prevede di lanciare circa 70 modelli completamente elettrici; approssimativamente 20 di questi sono già in produzione, ne seguiranno altri 50. In aggiunta vanno considerati circa 60 modelli ibridi entro la fine del decennio, di cui poco più della metà sono già stati prodotti.
Il Planning Round prevede la produzione di approssimativamente 26 milioni di vetture puramente elettriche entro il 2030. Circa 19 milioni di queste saranno basate sulla piattaforma modulare specifica per l’elettrico, e la maggior parte dei rimanenti sette milioni utilizzerà la piattaforma PPE. Nello stesso periodo, il Gruppo stima anche la produzione di circa sette milioni di veicoli ibridi.
Visto il ruolo cruciale che il software avrà per il successo futuro del Gruppo Volkswagen, le spese in conto capitale per la digitalizzazione arriveranno a un totale di circa 27 miliardi di euro, il doppio di quanto stabilito nella pianificazione precedente. La somma include gli investimenti per l’organizzazione Car.Software, lanciata quest’anno. L’obiettivo è creare uno stack software proprietario, che sarà utilizzato nel progetto Audi Artemis a partire dal 2024. La quota di software sviluppati internamente all’Azienda crescerà dal 10% al 60%. Inoltre, gran parte dei fondi destinati alla digitalizzazione saranno investiti nelle aree chiave dell’intelligenza artificiale, della guida autonoma e della digitalizzazione di processi di business significativi.
Investendo nei propri siti tedeschi il Gruppo Volkswagen, uno dei principali attori industriali più in Germania, contribuisce a un’economia forte e continua a spingere la trasformazione del Paese
verso un futuro più sostenibile e più digitale, con garanzia occupazionale a lungo termine. Dopo la Sassonia, la Bassa Sassonia diventerà il secondo centro di riferimento per la mobilità elettrica in Germania.
A Salzgitter, il Gruppo investirà circa un miliardo di Euro nella tecnologia delle batterie, di importanza strategica. Nell’ambito della joint venture con il partner svedese Northvolt, costruirà qui uno stabilimento di produzione di celle che sarà operativo nel 2024 e che aumenterà la competitività della Germania come sito industriale. Si tratta di un ulteriore elemento importante nella trasformazione di successo della divisione Volkswagen Group Components, iniziata nel 2015.
Nei singoli siti, proseguirà la strategia di consolidamento delle famiglie di prodotti negli stabilimenti multimarca, in modo da sfruttare ancora più sinergie tra Marche e ottenere ulteriori incrementi di efficienza.
Wolfsburg aggiungerà un modello al proprio portfolio: un altro SUV destinato al mercato europeo uscirà dalle linee a partire dal 2024. La fabbrica produce già l’intera famiglia Golf e con le sue
derivate, la Volkswagen Tiguan e la SEAT Tarraco.
In futuro Volkswagen Veicoli Commerciali costruirà il van elettrico ID.BUZZ ad Hannover, insieme ad altri tre SUV di altri Brand. Questo stabilimento sta quindi accelerando la conversione all’emobility, già in corso.
Nell’impianto Volkswagen di Emden, la transizione avanza rapidamente: i lavori per il passaggio alla mobilità elettrica proseguono come da programma e, dal 2023, accanto all’ID.4 sarà prodotta qui una quattro porte sempre della famiglia ID.
Allo stesso tempo la Passat, attualmente costruita a Emden, sarà prodotta a Bratislava, in Slovacchia, a partire dal 2023 insieme alla famiglia ŠKODA SUPERB, anche in questo caso sfruttando le sinergie. Spostare la produzione della SUPERB dal sito ceco di Kvasiny a Bratislava garantirà a ŠKODA la capacità necessaria in Repubblica Ceca per portare avanti il piano di crescita
del brand.