Sono già oltre 100 i progetti arrivati in risposta a “CIRCULAR 4 RECOVERY”, la Call for Projects sull’Economia Circolare promossa da Università Campus Bio-Medico di Roma e Marzotto Venture Accelerator, che ha messo a disposizione oltre 10 milioni di euro in servizi e finanziamenti per supportare lo sviluppo delle 10 migliori proposte. Ed è sulla base del grande interesse registrato e delle tante richieste pervenute che si è deciso di estendere il termine ultimo di raccolta dei progetti fino al prossimo 28 febbraio.  

Prorogando i termini della Call, Marzotto Venture Accelerator, insieme con l’Università Campus Bio-Medico di Roma e i tanti importanti partner dell’iniziativa, come Enel, ACEA, Bonifiche Ferraresi, Cisco, Ferrovie dello Stato Italiane, IBM e Maire Tecnimont, da tempo stabilmente impegnati sul fronte della sostenibilità e dell’open innovation, intende offrire al più ampio numero possibile di giovani imprese, ricercatori e sviluppatori, l’opportunità di offrire il proprio contributo alla transizione ecologica del Paese.

Una sfida che non solo impegna in prima linea l’intero ecosistema dell’innovazione italiano ma coinvolge anche gli innovatori di tutto il mondo, come attestano i risultati parziali della Call, con oltre il 20% delle proposte pervenute dall’estero.

Per dare maggiore concretezza ai propri obiettivi e orientare la proposta di tecnologie, soluzioni digitali e servizi innovativi verso challenges e fabbisogni di innovazione puntuali, la Call “Circular 4 Recovery” ha segmentato in 5 “Key Focus Areas” il tema vasto dell’Economia Circolare. Ad oggi i progetti imprenditoriali presentati afferiscono per il 36,30% all’area Circular City & Land; per il 35,9 % all’area Circular Bioeconomy; per il 24,20% all’area Circular Energy Economy; per il 18,15% all’area New Circular Life Cycles; e per un 7,6% all’area Circular Water Economy.

Commentando l’estensione della Call e i primi risultati registrati, Roberto Guida, Amministratore Delegato di Marzotto Venture Accelerator, ha dichiarato:“Sapevamo che il tema della Call avrebbe suscitato molto interesse, ma la qualità delle proposte e la partecipazione che stiamo registrando sta andando oltre le nostre migliori aspettative. C’è un valore enorme là fuori che non vediamo l’ora di poter raccogliere e “mettere a ecosistema”, più che a sistema, grazie al network di partner chiave riunitisi attorno all’iniziativa. La transizione circolare impone un cambiamento radicale dei modelli di produzione e consumo, che richiede l’apporto prezioso di conoscenze, competenze e sensibilità da parte di tutti gli attori dell’innovazione aperta. In questa direzione abbiamo deciso di avviare la realizzazione di un Osservatorio dedicato, con l’obiettivo di valorizzare compiutamente il patrimonio del nostro ecosistema dell’innovazione e fornire un utile contributo di analisi e proposta, anche a supporto delle scelte pubbliche”.

Grazie al Piano della Commissione Europea per il Green Deal, che punta a mobilitare almeno 1.000 miliardi di euro di investimenti entro il prossimo decennio tra risorse pubbliche e private, attraverso strumenti come il Fondo di Transizione e il Piano per gli investimenti sostenibili, non mancheranno le risorse al servizio della transizione ecologica.  Tuttavia, c’è chi stima che per raggiungere gli obiettivi del Green Deal sia necessario almeno il triplo delle risorse, ovvero 3.000 miliardi di euro. Diverse idee di riforme sono in campo ma è certo che il sostegno alla crescita dell’Economia Circolare costituisce una leva indispensabile all’attuazione del Piano europeo. In quest’ottica la spinta innovativa delle start-up e le pratiche di open innovation appaiono fondamentali.

Stime recenti, basate sui dati del Registro delle start-up innovative, assegnano all’ambito dell’Economia Circolare una quota pari all’8,7% delle imprese iscritte nel 2020, facendo registrare un trend di forte e significativa crescita. La dimensione aziendale mediamente più piccola delle start-up dell’Economia Circolare rispetto alle start-up innovative degli altri settori, peraltro, sembra evidenziare un fabbisogno generalizzato di crescita e di migliore accesso al mercato, che iniziative come “CIRCULAR 4 RECOVERY” si propongono appunto di intercettare e soddisfare.

I 20 progetti che saranno selezionati alla chiusura della Call accederanno ad un Programma di Pre-Accelerazione di massimo 12 settimane, finalizzato a validare soluzioni tecnologiche e modelli di business, attraverso un percorso di affiancamento ed erogazione di servizi “tailor-made”.

A conclusione della fase di pre-accelerazione saranno selezionati per il Programma finale di Accelerazione, della durata compresa tra 12 e 24 settimane, fino ad un massimo di 10 progetti, che avranno la possibilità di accedere fino a 10 milioni di euro in equity investment stanziati dall’Acceleratore e alla ricca offerta di facilities messe a disposizione dagli organizzatori e dalle Corporate Partner della Call.

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