Godzilla – Recensione del Blu-ray 4K Warner Bros
Edizione steelbook Warner per il reboot dedicato al preistorico mostro atomico Godzilla del 2014
Nel prologo di Godzilla siamo nel 1954. I sottomarini nucleari americani e sovietici risvegliano un enorme creatura anfibia che vive sul fondale oceanico. Per ricacciarla negli abissi, gli americani saranno costretti a sganciare numerose bombe atomiche nell’Oceano Pacifico.
Nel 2014, tuttavia, i reiterati esperimenti nucleari di giapponesi e americani risveglieranno altre due creature, i MUTO (acronimo per Massive Unidentified Terrestrial Organism), malvagi mostri che si nutrono di energia atomica, al cui contenimento penserà proprio il mostro scoperto nel ’54, Godzilla, riemerso anche lui dalle acque.
Un nuovo tentativo di riportare sul grande schermo il gigantesco mostro apparso per la prima volta nell’omonima pellicola di Ishirō Honda (datata, naturalmente, 1954). Forte di un budget di 160 milioni di dollari, il regista Gareth Edwards, alla sua seconda prova dietro la macchina da presa dopo Monsters (2010), si rifà proprio al modello giapponese, distaccandosi il più possibile dal pessimo remake diretto da Roland Emmerich nel 1998.
Ed è proprio questa chiave vintage, unita ai più moderni effetti speciali, l’elemento più interessante di questo progetto coraggioso ma imperfetto: l’apparato visivo è di prima grandezza (e anche il 3D ha una sua logica), ma la sceneggiatura è piuttosto esile e il ritmo si fa sempre più altalenante col passare dei minuti. Ne risulta un’opera cupa e angosciosa, prolissa e un po’ ridondante: i difetti non mancano, ma anche i pregi sono più che evidenti.
Trama e recensione artistica a cura di LongTake
Godzilla 4K – Video & Audio
Girato digitale con Arri Alexa Plus a risoluzione nativa 2.8K, va da sé che l’insert dei copiosi effetti digitali sia stato eseguito in 2K per poi giungere a un Digital Intermediate di pari livello. Questa edizione UHD di Godzilla è pertanto un rescaling che ha comunque dalla sua il pregio di offrire un passo in avanti nella qualità complessiva dell’immagine. Aspect ratio 2.39:1 (3840 x 2160/23.97), codifica HEVC su BD-100.
Anche se in HDR-10 a metadati statici il risultato visuale risulta superiore in termini di maggiore fedeltà cromatica. Meno limitazioni quanto a compressione dinamica, lasciando maggiormente respirare la cinematografia, differenti punti luce, regalando momenti di ulteriore profondità quanto a neri e senso di percezione tridimensionale anche nei passaggi più bui. Uno stacco particolarmente apprezzabile in presenza di schermi 10 bit nativi, dove ci sia possibilità di scendere il più in basso possibile con i neri, attualmente tramite tecnologia OLED.
Upgrade molto interessante per la traccia audio italiana che passa dal limitato Dolby Digital 5.1 del Blu-ray 2K a un robusto DTS-HD Master Audio 7.1 canali, dove resta la riflessione sul diverso risultato se il flusso dati fosse stato 24 invece che 16 bit. Una scena sonora comunque molto più ampia e coinvolgente, con passaggi adrenalinici e una carica dinamica che costante accompagna dal prologo ai titoli di coda. Per farsi un’idea delle potenzialità di tale encoding sarebbe sufficiente ascoltare l’iniziale evento critico alla centrale nucleare, oppure passare al momento della fuga del MUTO. Sul podio l’originale inglese Dolby ATMOS che aggiunge ulteriore emozione dai canali verticali e non manca di sorprendere, specie nella seconda parte con lo scontro tra titani.
Godzilla – Extra
Nessuno sul disco 4K. Sulla controparte Blu-ray 2K gli stessi focus sulla produzione dell’edizione 2014 con circa 40′ minuti di immagini dietro le quinte, effetti speciali e interventi di parte di cast e troupe.
Video 4K: 9 / Video 2K: 8 / Audio italiano: 8,5 / Audio originale: 9,5 / Extra: 7,5
Blu-ray venduto da Amazon