In occasione della Terza Giornata Mondiale delle Api, il sito Electrolux di Susegana ha inaugurato uno speciale spazio verde riservato a questi insetti, importantissimi per la salvaguardia della biodiversità e della sostenibilità ambientale del nostro pianeta.
Sono state infatti installate 6 arnie all’interno del perimetro dello stabilimento, in un’area nei pressi del torrente Ruio visibile dall’esterno, e scelta appositamente assieme all’apicoltore locale che se ne prenderà cura, per le sue caratteristiche affini all’ambiente necessario per questi insetti.
“Le api hanno un ruolo fondamentale nella tutela e salvaguardia della biodiversità. Oggi celebriamo così questa giornata, accogliendo questi piccoli insetti all’interno del nostro sito e aggiungendo un ulteriore tassello alle tantissime iniziative che abbiamo messo in atto, nel corso degli anni, a favore della sostenibilità ambientale”, ha commentato Maximilian Jessula, direttore dello stabilimento.
Una parte del miele prodotto nelle arnie di questa speciale area dello stabilimento verrà riservato ad Electrolux che lo utilizzerà come premio nei concorsi interni dedicati a suoi dipendenti.
Per Electrolux la sostenibilità ambientale è una parte fondamentale della strategia di business. Il framework della sostenibilità – denominato For the Better – definisce come Electrolux lavori per raggiungere Migliori Soluzioni, Migliori Attività e una Migliore Società. Include le questioni più rilevanti in materia di sostenibilità e aiuta il Gruppo a raggiungere il suo scopo: contribuire a uno stile di vita migliore.
Le api hanno un ruolo importantissimo nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione della natura. Sono insetti impollinatori, cioè permettono l’impollinazione e di conseguenza la formazione dei frutti, trasportando il polline da un fiore all’altro. Attraverso questa attività garantiscono la presenza di specie vegetali diverse fra loro, un elemento importantissimo per la salute della natura.
Negli ultimi anni il numero di api si è drasticamente ridotto, basti pensare che in Europa sono state registrate perdite fino al 53% (fonte Greenpeace)