Fondazione Vodafone e WeSchool portano l’insegnamento delle competenze digitali nelle scuole attraverso l’app LV8, il learning game sviluppato da Fondazione Vodafone Italia per coinvolgere i giovani in percorsi di formazione digitale attraverso l’esperienza del videogioco. Partono due progetti, Flip your future e Flipped Festival, che coinvolgeranno gli studenti di oltre 80 scuole superiori in tutta Italia.
L’obiettivo di questi progetti, ideati e attivati nelle scuole grazie a WeSchool, è quello di fornire agli studenti le competenze digitali di base necessarie per affrontare le sfide del futuro, ma anche quello di formarli come cittadini digitali.
Per entrambi i progetti le ragazze e i ragazzi metteranno alla prova le proprie competenze digitali giocando a LV8, il “learning game” che permette attraverso l’esperienza del videogioco di acquisire conoscenze digitali di base e di alcuni applicativi. Con il superamento di 8 livelli di difficoltà crescente e sfide di vario genere, LV8 prevede il rilascio di 3 Open Badge, ovvero certificazioni digitali su blockchain delle competenze acquisite da valorizzare nel proprio curriculum vitae. Dopo aver completato il gioco, le ragazze e i ragazzi, con l’aiuto dei docenti, avranno la possibilità di riflettere e confrontarsi sui temi del digitale.
Con il progetto Flip your future, i ragazzi scriveranno il proprio “curriculum vitae del 2030”, un esercizio creativo che permette loro di poter immaginare una versione di sé stessi proiettate nel futuro e che li renderà consapevoli delle competenze acquisite e delle proprie capacità.
Con Flipped Festival, le ragazze e i ragazzi avranno la possibilità di mettere alla prova le competenze acquisite con LV8 per realizzare un progetto di lavoro che prevede l’ideazione e l’organizzazione di un evento online, un forum o un vero e proprio festival sui temi legati alla cittadinanza digitale.
L’apprendimento non riguarderà solo gli studenti: il percorso prevede anche 18 ore di formazione riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione per i docenti, che impareranno a utilizzare metodologie di insegnamento innovative, come il Service Learning o il Role Play per rendere la didattica sempre più coinvolgente ed efficace, anche in ambito digitale.
Il digitale è la competenza del futuro e la scuola il luogo naturale per formare i cittadini digitali del futuro. Questo è quanto emerge dalla ricerca di Fondazione Vodafone 21st Century Teachers, condotta da Ipsos su 3.000 insegnanti in tutta Europa. In particolare, oltre il 90% degli insegnanti italiani intervistati ritiene che la formazione in questo ambito sia compito della scuola. I risultati della ricerca rivelano che i docenti italiani sono molto preparati nell’ambito delle competenze digitali, molto più dei colleghi europei: Il 90% degli insegnanti italiani dimostra di avere competenze adeguate nell’utilizzo degli strumenti digitali all’interno della didattica e già l’80% di essi dichiara di metterle in campo nel proprio lavoro. Questo dato si spiega con la formazione che i docenti hanno fatto negli ultimi anni: il 60% degli insegnanti ha partecipato a training digitali “ufficiali” e il 70% fruisce di formazione aggiuntiva per proprio conto. Il punto di debolezza, secondo gli insegnanti, è rappresentato dalle dotazioni scolastiche in termini di software e app: più del 50% dei docenti dichiara che sono insufficienti.
Grazie a questi progetti si conferma l’impegno di Fondazione Vodafone nel portare LV8 nelle scuole. Mettiamo così a disposizione di migliaia di studenti e docenti uno strumento concreto che contribuirà a formare i cittadini digitali di domani. – ha affermato Adriana Versino, Presidente di Fondazione Vodafone Italia – I percorsi che proponiamo, attraverso il gioco e un approccio didattico innovativo e coinvolgente, hanno l’obiettivo di fornire alle ragazze e ai ragazzi quelle competenze digitali che saranno utili nel mondo del lavoro e necessarie a realizzare i propri progetti. Con l’aiuto dei docenti, le ragazze e i ragazzi avranno anche l’opportunità di riflettere sui temi legati alla cittadinanza digitale e al ruolo positivo che la tecnologia e i nuovi strumenti possono avere nella loro crescita.
Sappiamo che i nativi digitali vivono quotidianamente la rete e i social media, ma spesso non sanno come poterli applicare in un contesto che non sia il gioco o il tempo libero. La possibilità di giocare imparando e di mettersi alla prova insieme ai compagni in una sfida concreta invece danno loro la possibilità di vivere in prima persona le competenze digitali in un altro contesto. afferma Federica Leotta, Head of Education in WeSchool Il docente assume il fondamentale ruolo di guida: attraverso metodologie come la Flipped Classroom permette agli studenti di approfondire nozioni in autonomia, per svolgere invece la parte pratica dell’apprendimento in classe. L’insieme di attività proposte per la classe e l’interattività dell’esperienza game-based rendono questo percorso unico nel suo genere.