Il Consiglio di Amministrazione di ESPRINET ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2022.

I Ricavi da contratti con clienti nel primo semestre 2022 si attestano a 2.178,6 milioni di euro, -3% rispetto a 2.236,8 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno.
ESPRINET registra ricavi in Italia pari a 1.298,0 milioni di euro in un mercato della distribuzione che secondo i dati Context arretra del 4% soprattutto per effetto della performance negativa delle vendite in area consumer. In Spagna il Gruppo registra ricavi pari a 807,2 milioni di euro, +4% rispetto al 2021 sovraperformando un mercato che cresce dell’1%. Il Portogallo con ricavi a 48,8 milioni di euro, con una crescita del 21%, consolida la propria quota in un mercato che segna un +8%.
Abbiamo per la prima volta rappresentato le linee di business in cui opera il Gruppo, segmentando il nostro conto economico secondo il concetto dei “cinque pillar” rappresentati dagli Screens, dai Devices, dalle Solutions, dai Servizi e dai Marchi Propri.

Il segmento degli Screens segna per il Gruppo un -8% con tutte le categorie in flessione: PC e Smartphone, sovraperformando comunque il mercato che secondo i dati Context arretra del 12%; nel dettaglio PC -15% e Smartphone -6%. Nel segmento dei Devices il Gruppo cresce del 6%, grazie soprattutto alle performance dei prodotti di elettronica di consumo: degli Elettrodomestici, del Gaming e degli Altri prodotti, nel cui perimetro rientrano anche i televisori. Stampanti e consumabili e Altri prodotti, ossia componentistica e accessori, decrescono invece rispettivamente del 13% e del 7%. Secondo i dati Context, nel primo semestre 2022 il mercato dei Devices riporta un aumento dei ricavi del 3%, pertanto anche in questo segmento il Gruppo consolida la propria quota di mercato.
I segmenti delle Solutions e dei Servizi insieme registrano un incremento dell’11%, sovraperformando la crescita del mercato sempre secondo quanto misurato dalla società di ricerca inglese Context. I ricavi di Solutions e Servizi salgono a 391 milioni di euro rispetto a 354 milioni di euro nel periodo gennaio-giugno 2021 ed in coerenza con la strategia del Gruppo di focalizzazione sulle linee di business alto marginanti, la loro incidenza sulle vendite totali sale al 18%. Per la prima volta le Solutions sono la linea di business a generare più EBITDA Adj. in valore assoluto, superando la linea Screens che, pur fatturando più del triplo, ha registrato valori assoluti di redditività inferiori di oltre 1 milione di euro.
Si segnala anche la performance di ESPRINET in ambito XaaS, i cui ricavi nei primi sei mesi del 2022 si attestano a 77,5 milioni di euro.
Il Gruppo sconta nel primo semestre una riduzione dei ricavi del 27% nel segmento Marchi Propri, riconducibile a una serie di operazioni promozionali generatesi nel mercato nel corso del secondo trimestre del 2021, che non si sono ripetute quest’anno e che quindi il Gruppo non ha potuto intercettare.

Guardando infine ai segmenti di clientela, nei primi sei mesi del 2022 il mercato registra una crescita del 6% nel Segmento Business ed una flessione del 12% nel Segmento Consumer. I ricavi del Gruppo mostrano un andamento sostanzialmente in linea con il mercato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno nel Segmento Business e leggermente migliore nel Segmento Consumer.
Il peso delle vendite a IT Reseller nel primo semestre 2022 è salito al 63% contro il 59% del 2021 e un 55% del 2020, progressivamente riducendo il peso del canale a maggiore pressione sulla scontistica.
Il Margine Commerciale Lordo è pari a 114,8 milioni di euro, -2% rispetto al primo semestre 2021. L’effetto dell’aumento del margine percentuale, conseguenza della maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che, in linea con la strategia del Gruppo, aumentano il proprio peso sui ricavi al 41% dal 37% nel primo semestre 2021, non riesce a compensare la riduzione dei ricavi.
L’EBITDA Adjusted, calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 0,4 milioni di euro sostenuti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. in relazione all’avvio del processo finalizzato al lancio dell’Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria delle azioni ordinarie della società italiana Cellularline S.p.A., è pari a 37,9 milioni di euro, -9% rispetto a 41,7 milioni di euro nei primi sei mesi del 2021.
L’EBIT Adjusted è pari a 29,5 milioni di euro, mentre l’incidenza sui ricavi passa all’1,35% dall’1,52% nello stesso periodo dello scorso anno.
L’EBIT è pari a 29,1 milioni di euro e l’incidenza sui ricavi passa all’1,33% dall’1,52% nello stesso periodo dello scorso anno.
L’utile netto è pari a 18 milioni di euro, -18% rispetto a 22,1 milioni di euro nei primi sei mesi del 2021.
La Posizione Finanziaria Netta è negativa per 256,9 milioni di euro e si confronta con la posizione al 30 giugno 2021 negativa per 104,9 milioni di euro.

Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di ESPRINET, sottolinea: “Il primo semestre del 2022 si è chiuso in linea con le aspettative e con risultati soddisfacenti, nonostante il complicato contesto macroeconomico, e questo ci rende orgogliosi del nostro lavoro che riteniamo di poter rappresentare al mercato in maniera più puntuale. Per questo, presentiamo il conto economico per linee di business secondo il nostro concetto di cinque pillar: Screens, Devices, Solutions, Servizi e Marchi Propri. In questo modo il processo di riallineamento delle linee di business del Gruppo a favore delle attività a maggior redditività risulta più chiaro e marcato, in coerenza con il Piano Industriale.
Devices e Solutions sono cresciuti in fatturato e percentuale di redditività e per la prima volta le Solutions sono diventate la linea di business a generare più EBITDA Adj. in valore assoluto, superando la linea Screens che pur fatturando più del triplo ha registrato valori assoluti di redditività inferiori di oltre 1 milione di euro.
Le attività legate al progetto EspriRent, il modello di noleggio operativo introdotto dal Gruppo quest’anno, la cui redditività viene registrata tra i ricavi della linea Services, stanno progressivamente evolvendo in Italia e si sono avviate in Spagna.
Il Gruppo sconta nel semestre una riduzione della redditività operativa dovuta essenzialmente alla riduzione della marginalità assoluta e percentuale nel segmento del Marchio Proprio riconducibile ad una serie di operazioni promozionali generatesi nel mercato nel corso del secondo trimestre del 2021 che non si sono ripetute quest’anno e che quindi il Gruppo non ha potuto intercettare.
Al netto di questi effetti, nonostante un calo dei volumi sul segmento Screens, conseguenza del progressivo riallineamento dei volumi di mercato a valori in linea con gli anni pre-pandemici, grazie alla forte crescita di volumi e margini nei segmenti Devices e Solutions, i risultati sono in notevole miglioramento, anche a dispetto del marcato aumento dei costi di trasporto.
Sul fronte patrimoniale, il sostanziale venire meno delle criticità sugli approvvigionamenti unito al rallentamento della domanda di PC consumer non compensato dalla correlata diminuzione degli
arrivi pianificati molti mesi fa, hanno portato a un aumento del livello del circolante che si riflette sull’indebitamento finanziario netto.
Pertanto, con soddisfazione rileviamo che alcuni dei nostri principali fornitori hanno varato piani di allungamento dei termini di pagamento e contestualmente avviato forti attività promozionali volte ad accelerare le vendite e con ciò, contemporaneamente, finanziare l’eccesso di stock.
Il Gruppo ha inoltre ridotto significativamente i volumi di acquisto in modo da poter riportare il livello delle rotazioni delle scorte a valori più corretti, auspicabilmente entro la fine dell’esercizio in corso.
Nel corso del prossimo semestre il mercato dovrebbe avere risolto in larga misura i problemi di disponibilità di prodotto, confrontandosi invece con un 2021 in cui il secondo semestre ha avuto difficoltà crescenti. Stante comunque le incertezze macroeconomiche legate all’andamento inflattivo, della domanda e dei tassi di interesse, e stanti le incertezze legate alla situazione politica italiana, mercato dove il Gruppo tuttora sviluppa circa il 60% del proprio giro d’affari, è particolarmente complicato stimare l’andamento possibile dei prossimi mesi. La domanda business rimane però al momento molto sostenuta soprattutto in area Solutions mentre la domanda consumer, pur ridotta, al momento non mostra segnali di reale grave crisi.
Alla luce di quanto detto precedentemente, dei piani discussi con i principali produttori e clienti, e sulla base delle migliori stime attualmente disponibili, pur influenzate da un notevole livello di incertezza macroeconomica, il Gruppo ritiene di poter confermare l’obiettivo per il 2022 di EBITDA Adj. superiore a 93 milioni di euro, nonché le linee guida del Piano Industriale 2022-2024”.

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