Esprinet diffonde i dati intermedi di esercizio al 30 settembre 2022
Il Consiglio di Amministrazione di ESPRINET ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2022.
Nei nove mesi 2022, i Ricavi da contratti con clienti si attestano a 3.217,7 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il risultato dello stesso periodo dello scorso anno, recuperando il ritardo registrato nel primo semestre grazie alla performance del terzo trimestre.
ESPRINET registra ricavi in Italia pari a 1.911,3 milioni di euro in un mercato il cui andamento, secondo i dati Context, risulta flat: dopo un trend negativo nei primi due trimestri, il risultato del terzo trimestre riporta il giro d’affari della distribuzione italiana pressoché ai livelli dello scorso anno. In Spagna i ricavi del Gruppo sono pari a 1.188,7 milioni di euro, +6% rispetto al 2021, sovraperformando un mercato che cresce del 4%. Il Portogallo, con ricavi a 74,8 milioni di euro, cresce del 6%, in un mercato che segna un +11%.
Guardando all’andamento delle linee di business in cui opera il Gruppo, secondo la segmentazione introdotta lo scorso semestre in “cinque pillar”, gli Screens segnano un -5%, sovraperformando comunque il mercato che secondo i dati Context arretra del 7%: nel dettaglio PC e Tablet -11%, Smartphone -0%. Nel segmento dei Devices il Gruppo cresce del 6%, grazie soprattutto alle performance dei prodotti di elettronica di consumo: Elettrodomestici e Altri prodotti, nel cui perimetro rientrano anche i televisori. Stampanti e consumabili e Altri prodotti, ossia componentistica e accessori, decrescono invece rispettivamente del 10% e dell’1%.
Secondo i dati Context, nei primi nove mesi del 2022 il mercato dei Devices riporta un aumento dei ricavi del 4%, pertanto anche in questo segmento il Gruppo consolida la propria quota di mercato.
I segmenti delle Solutions e dei Servizi insieme registrano un incremento del 14%, in linea con la crescita del mercato sempre secondo quanto misurato dalla società di ricerca inglese Context. I ricavi di Solutions e Servizi salgono a 586,9 milioni di euro rispetto a 513 milioni di euro nei nove mesi 2021 e, in coerenza con la strategia del Gruppo di focalizzazione sulle linee di business alto marginanti, la loro incidenza sulle vendite totali sale al 18%. Le Solutions sono infatti la linea di business a generare più EBITDA Adj.1 in valore assoluto, superando addirittura la linea degli Screens che, pur fatturando più del triplo, ha registrato valori di redditività inferiori di circa 0,7 milioni di euro.
Si segnala anche la performance di ESPRINET in ambito Cloud, i cui ricavi nei tre trimestri del 2022 si attestano a 125,6 milioni di euro.
Il Gruppo sconta al 30 settembre una riduzione dei ricavi del 17% nel segmento Marchi Propri, riconducibile ad una serie di operazioni promozionali generatesi nel mercato nel corso del secondo trimestre del 2021, che non si sono ripetute quest’anno e che quindi il Gruppo non ha potuto intercettare. Il dato risulta comunque in miglioramento rispetto alla chiusura del primo semestre, grazie alla performance registrata nel terzo trimestre: +15%.
Guardando infine ai segmenti di clientela, al 30 settembre 2022 il mercato nel sud Europa registra una crescita del 9% nel Segmento Business, in ulteriore accelerazione rispetto al dato del primo semestre, ed una flessione del 7% nel Segmento Consumer, comunque in miglioramento rispetto alla chiusura di giugno 2022. I ricavi del Gruppo mostrano un andamento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che sovraperforma il mercato nel Segmento Business e che sottoperforma nel Segmento Consumer.
Il peso delle vendite a IT Reseller nei tre trimestri 2022 sale al 63% contro il 58% dello stesso periodo dello scorso anno, progressivamente riducendo il peso del canale a maggiore pressione sulla scontistica.
Il Margine Commerciale Lordo è pari a 167,9 milioni di euro, +1% rispetto al dato dei nove mesi 2021, per effetto sostanzialmente dell’aumento del margine percentuale, conseguenza della maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che, in linea con la strategia del Gruppo, aumentano il proprio peso sui ricavi al 41% dal 38% nello stesso periodo 2021.
L’EBITDA Adjusted è pari a 54,4 milioni di euro, -6% rispetto a 57,9 milioni di euro nei nove mesi del 2021 ed è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 2,3 milioni di euro sostenuti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. in relazione all’Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria delle azioni ordinarie della società italiana Cellularline S.p.A..
L’incidenza sui ricavi all’1,69% rispetto all’1,8% nello stesso periodo del 2021, sconta l’aumento del peso dei costi operativi in conseguenza principalmente delle dinamiche legate ai flussi del personale, dei costi di conduzione dei magazzini avviati nel corso del 2021, della prevista ripresa della mobilità e delle attività promozionali e di comunicazione al venir meno delle prescrizioni contro il Covid-19.
L’EBIT Adjusted è pari a 41,5 milioni di euro ed è calcolato al lordo dei costi di natura non ricorrente sopra menzionati. L’incidenza sui ricavi passa all’1,29% dall’1,43% nello stesso periodo dello scorso anno.
L’EBIT è pari a 39,2 milioni di euro. L’incidenza sui ricavi passa all’1,22% dall’1,4% nello stesso periodo dello scorso anno.
L’utile netto è pari a 23,3 milioni di euro, -18% rispetto a 28,6 milioni di euro nei nove mesi del 2021. L’utile netto per azione ordinaria è pari a 0,47 euro, -19% rispetto al valore dei primi tre trimestri 2021.
La Posizione Finanziaria Netta è negativa per 382,5 milioni di euro e si confronta con la PFN negativa per 256,9 milioni di euro al 30 giugno 2022 e per 200,8 milioni di euro al 30 settembre 2021.
Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di ESPRINET: “Chiudiamo i primi nove mesi dell’anno con risultati che confermano l’impostazione strutturale del budget per il 2022. Il primo semestre ha scontato un impegnativo confronto rispetto al 2021, che aveva goduto di una domanda consumer ancora sostenuta unita a una buona disponibilità di prodotto, entrambi fattori critici nella prima parte del 2022. Nel secondo semestre si prevede che possa incrementare fortemente la redditività per effetto della ritrovata disponibilità di prodotto e della decisa accelerazione del segmento di clientela business sulle linee di prodotto alto marginanti. Nel terzo trimestre e nell’inizio del quarto registriamo l’ottima performance degli Screens in area retail. I risultati del terzo trimestre sarebbero stati ancora migliori se una parte significativa di questi ricavi e della relativa marginalità, come conseguenza del meccanismo della Revenue Recognition, non fosse stata traslata e conteggiata nel mese di ottobre per effetto di una anomala concentrazione di ricavi negli ultimi due giorni del trimestre. Il mese di ottobre, comunque, anche misurato al netto dell’effetto accennato, ha registrato ricavi in crescita di circa il 13% sull’analogo periodo del 2021, con una punta del +22% nell’area ad alta marginalità delle Solutions.
Cominciano a misurarsi i primi effetti del piano di riduzione delle scorte, in particolare di Screens destinati al segmento di clientela consumer, per cui aumenta anche la fiducia sul progressivo miglioramento dei livelli di capitale investito.
La realizzazione di quanto previsto nel nostro Piano Industriale, che mira all’incremento del peso delle linee di prodotto definite Solutions e di quelle nell’area dei Servizi, oltre che delle vendite alla clientela degli IT reseller, sta proseguendo secondo le attese. Ricordiamo la recente acquisizione di Bludis, finalizzata ad inizio novembre, un distributore specializzato nel segmento software, che ci permette di potenziare la presenza nel settore delle soluzioni ad alto valore aggiunto sostenendo la crescita dei vendor emergenti. Analizzando poi l’area dei Servizi, registriamo l’accelerazione negli ultimi due mesi del segmento Renting che ha visto la sottoscrizione di contratti per un volume quasi triplo di quello realizzato dall’inizio dell’anno e prevediamo di chiudere l’esercizio 2022 con un valore di circa 4 milioni di euro.
Alla luce dei risultati del terzo trimestre appena concluso e dei segnali positivi che stiamo registrando anche in questo avvio di quarto trimestre, pur con le dovute cautele legate al contesto macroeconomico ancora molto incerto, riconfermiamo le attese di crescita di profittabilità con un obiettivo di EBITDA Adjusted mantenuto nell’intorno dei 93 milioni di euro. Questo valore rappresenta circa il +8% sull’anno precedente, che ricordiamo aveva segnato il record storico di redditività netta per il nostro Gruppo.”