Il Consiglio di Amministrazione di ESPRINET ha approvato il Bilancio consolidato e il Progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.

Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di ESPRINET: “L’anno fiscale 2023 si è dimostrato particolarmente complicato per il settore ICT soprattutto nel segmento Consumer; nonostante ciò, il
Gruppo ha saputo migliorare il Gross Profit Margin che è passato dal 5,22% del 2022 al 5,54% del 2023. Questo risultato è frutto della nostra capacità di intercettare una domanda sensibile ai segmenti alto marginanti come quello di Solutions & Servizi. Anche la Posizione Finanziaria Netta è significativamente migliorata rispetto all’anno fiscale 2022 e al 30 settembre 2023, chiudendo positiva per 15,5 milioni di euro, grazie al contenimento del livello di capitale circolante investito netto. Nonostante il contesto ancora incerto, gli analisti di settore ritengono che il mercato mantenga interessanti prospettive di crescita nel medio e lungo periodo. Proprio per questo il Gruppo Esprinet sta adattando la propria strategia preparandosi a cogliere le sfide offerte dal nuovo scenario di mercato e dalla ripresa prevista per il 2024”.

Nel 2023 i Ricavi da contratti con clienti si attestano a 3.985,2 milioni di euro e segnano una decrescita del 15% rispetto al risultato dell’anno precedente. L’ultimo trimestre registra ricavi pari a 1.240,2 milioni di euro, in flessione del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’Italia con ricavi pari a 2.467,8 milioni di euro decresce del 10% rispetto al 2022, in un mercato della distribuzione che, secondo la società di ricerca inglese Context, con un giro d’affari di 9,2 miliardi euro cala del 4%. In Spagna i ricavi del Gruppo sono pari a 1.367,6 milioni di euro, -22% rispetto al 2022, in un mercato che rallenta del 2% attestandosi a 7,1 miliardi di euro di ricavi. Il Portogallo vale 106,9 milioni di euro, -15% rispetto al 2022, mentre il mercato totale della distribuzione pari a circa 1,7 miliardi di euro segna un -5%.

Guardando all’andamento delle linee di business in cui opera il Gruppo, secondo la segmentazione in “cinque pillar”, nel 2023 gli Screens arretrano del 22%, il mercato invece, secondo i dati Context, decresce del 7%. Anche il segmento dei Devices mostra un rallentamento nel 2023 pressoché in linea con l’andamento del mercato.
I segmenti delle Solutions e dei Servizi insieme registrano un incremento del 2% in un mercato che, sempre secondo quanto misurato dalla società di ricerca inglese Context, segna un +7%. I ricavi di
Solutions e Servizi salgono a 920,2 milioni di euro rispetto a 900,1 milioni di euro nel 2022 e, in coerenza con la strategia del Gruppo di focalizzazione sulle linee di business alto marginanti, la loro incidenza sulle vendite totali sale al 23%. Le Solutions si confermano la linea di business che genera più EBITDA Adj. in valore assoluto.

Guardando infine ai segmenti di clientela, nel 2023 il mercato nel sud Europa registra una crescita del 2% nel Segmento Business ed una flessione del 12% nel Segmento Consumer, in ulteriore peggioramento rispetto alla chiusura di settembre 2023. I ricavi del Gruppo, rispetto al’anno precedente, mostrano i seguenti andamenti: il Segmento Business a 2.832,1 milioni di euro e il Segmento Consumer a 1.342,7 milioni di euro.
Il peso delle vendite a IT Reseller nel 2023 sale al 68%, progressivamente riducendo il peso del Segmento Consumer soggetto a maggiore pressione sulla scontistica.
Il Margine Commerciale Lordo è pari a 220,8 milioni di euro, -10% rispetto al 2022. L’effetto dell’aumento del margine percentuale, conseguenza della maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che, in linea con la strategia del Gruppo, aumentano il proprio peso sui ricavi al 47%, non riesce a compensare la riduzione dei ricavi. Tale aumento risulta maggiormente significativo se si considera l’impatto degli oneri finanziari legati ai programmi di cessione pro-soluto dei crediti, più che raddoppiati a seguito dell’aumento dei tassi di interesse disposto dalla Banca Centrale Europea.
L’EBITDA adjusted, calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente, è pari a 64,1 milioni di euro, in decrescita del 29% rispetto a 90,7 milioni di euro nel 2022.

L’EBIT adjusted, al lordo di 30,1 milioni di euro di oneri non ricorrenti sopra menzionati, è pari a 44,1 milioni di euro, -40% rispetto a 73,4 milioni di euro nel 2022. L’incidenza sui ricavi passa dall’1,57% nel 2022 all’1,11% nel 2023.
L’EBIT è pari a 14 milioni di euro, -80% rispetto a 70,7 milioni di euro nel 2022. L’utile ante imposte adjusted è pari a 31,9 milioni di euro, rispetto a 65,6 milioni di euro nel 2022.
L’utile netto adjusted è pari a 24,2 milioni di euro, rispetto a 49,3 milioni di euro nel 2022.
L’utile netto è pari a -11,9 milioni di euro, rispetto a 47,3 milioni di euro nel 2022.

La Posizione Finanziaria Netta è positiva per 15,5 milioni di euro, in miglioramento sia rispetto al 30
settembre 2023

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