Ericsson Mobility report: 660 milioni di abbonamenti 5G in tutto il mondo
Ericsson ha pubblicato un aggiornamento del Mobility Report, con dati relativi all’intero 2021.
Il 2021 si è chiuso con circa 8.2 miliardi di SIM nel mondo. Nel solo quarto trimestre 2021 gli abbonamenti alla rete mobile sono infatti cresciuti di 24 milioni di unità.
Il maggior contributo trimestrale proviene dalla Cina, seguita da Stati Uniti e Pakistan. Ormai è un dato di fatto che le SIM in circolazione superinola popolazione umana mondiale, con un tasso di penetrazione pari al 104%. Il numero di abbonati mobili unici è invece pari a circa 6 miliardi. Il divario tra utenti unici e SIM totali è in buona parte dovuto alla presenza di più SIM per persona o di abbonamenti inattivi.
Continua a crescere anche l’utilizzo di Internet da mobile. Nel quarto trimestre 2021 il numero di abbonamenti di tipo mobile broadband è aumentato di circa 80 milioni, per un totale di circa 6,9 miliardi, con un aumento del 6% anno su anno. Oggi l’85% degli abbonamenti mobile sono di tipo mobile broadband, ossia consentono di utilizzare app e servizi online.
Da un punto di vista della tecnologia usata per accedere ad Internet in mobilità, registriamo una crescita degli abbonamenti LTE, che nell’ultimo trimestre sono aumentati di circa 37 milioni, arrivando a un totale di 4,7 miliardi, ovvero il 57% di tutti gli abbonamenti mobili. Nello stesso periodo gli abbonamenti 5G hanno fatto registrare una crescita di 98 milioni, toccando quota 660 milioni in tutto il mondo. Sempre secondo il nuovo Mobility Report di Ericsson, sono 200 gli operatori che hanno lanciato servizi 5G e almeno 20 coloro che hanno implementato reti 5G standalone. Diminuiscono, invece, gli abbonamenti alle sole reti HSPA e GSM.
La crescita degli abbonamenti alla banda larga mobile e il sempre maggiore consumo di video, porta anche ad un aumento del traffico dati da mobile cheè cresciuto del 44% tra il quarto trimestre 2020 e lo stesso periodo del 2021, per raggiungere gli 80 Exabyte. La crescita trimestrale è stata invece dell’8% circa.