Valorizzare a fini energetici le acque di vegetazione dei frantoi e ridurre i costi di gestione e smaltimento. L’ENEA ha brevettato un processo pulito e sostenibile che consente di ottenere dai reflui dei processi di molitura delle olive una miscela di gas ricca di idrogeno e metano da sfruttare come combustibile per produrre energia elettrica o calore. Il processo è stato provato su scala di laboratorio e l’analisi tecnico-economica realizzata in collaborazione con l’Università di Tor Vergata ha evidenziato l’applicabilità ad aziende di piccola-media taglia, con un tempo di ritorno di circa 3-5 anni per un investimento di circa 100-150mila euro.

“Di fatto, la realizzazione dell’impianto verrebbe ripagata dai costi evitati per lo smaltimento delle acque di vegetazione mediante spargimento sui terreni agricoli che si aggirano fra i 5 e 15 euro la tonnellata”, spiega Silvano Tosti, responsabile del laboratorio ENEA di “Tecnologie nucleari” e autore del brevetto.

I costi possono essere ulteriormente ridotti, utilizzando le sanse, i gas prodotti e i recuperi termici delle apparecchiature, per produrre l’energia necessaria al processo. “Inoltre – aggiunge Tosti – utilizzando un reattore a membrana è possibile separare direttamente idrogeno ultra puro e ottenere rese molto elevate: prove di laboratorio hanno permesso di produrre circa 18 m3 di idrogeno da 1 m3 di acqua di vegetazione”.

Il processo brevettato da ENEA si basa su un apposito pretrattamento che consente di filtrare le acque di vegetazione e ottenere un concentrato di sostanza organica che viene poi inviato ad un apposito ‘reattore’ dove, attraverso reazioni di reforming, viene prodotta una miscela ricca di idrogeno, metano, anidride carbonica, monossido di carbonio e altri gas che può essere valorizzata a fini energetici con costi di gestione molto ridotti. Ai vantaggi economici si aggiunge il beneficio ambientale di smaltire in sicurezza reflui che in caso di sversamento non controllato o autorizzato possono determinare l’inquinamento di corsi d’acqua, falde, depuratori.

Il brevetto per la valorizzazione energetica delle acque di frantoio è una delle sette tecnologie ENEA che verranno presentate a imprese e potenziali investitori all’evento “InnovAgorà”, promosso dal MIUR e in programma dal 6 all’8 maggio al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, con l’obiettivo di valorizzare i risultati, le applicazioni e i benefici della Ricerca pubblica per favorirne il trasferimento tecnologico presso il mondo produttivo. Nel corso della manifestazione sono previsti momenti di presentazione delle singole tecnologie e prototipi, incontri B2B e convegni tematici.

Le altre tecnologie ENEA selezionate per l’evento riguardano i processi per il recupero di materiali preziosi da schede elettroniche; l’uso di luce per la produzione di energia mediante piezo-elettricità; un sistema portatile per caratterizzare transponder; un metodo per il controllo della qualità dell’acqua negli acquedotti; il biorestauro di opere d’arte attraverso l’utilizzo di microbi e la bussola solare elettronica ad alta precisione. I brevetti verranno presentati nell’ambito di pitch della durata di 10 minuti.

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