Si rifà alla celebre figura mitologica dell’Uroboro, il serpente che si rigenera mordendosi la coda, l’installazione artistica voluta da Electrolux che sarà esposta, dal 1 giugno al 31 luglio, nel cortile del Mudec, Museo delle Culture di Milano.
L’azienda svedese vuole offrire ai visitatori un’occasione di riflessione, tangibile e di grande impatto, sul tema dell’economia circolare.
“Electrolux ha scelto da tempo di mettere la sostenibilità alla base del proprio modello di business e l’impegno verso processi, prodotti e servizi sempre più efficienti nell’utilizzo delle risorse viene oggi affiancato da progetti di economia circolare. – dichiara Massimiliano Ranieri, Amministratore Delegato di Electrolux Italia – Come ad esempio Zero Landfill, un percorso che ci ha portato nel 2021 a recuperare e riutilizzare oltre il 97% dei rifiuti totali prodotti nelle nostre fabbriche. Un grande risultato che contribuisce al nostro impegno verso il raggiungimento della neutralità climatica lungo tutta la catena di valore entro il 2050”.
Oltre a Zero Landfill sono diversi i traguardi di sostenibilità prefissati e ottenuti da Electrolux. Ad esempio, la riduzione del 78% delle emissioni di CO2 rispetto al 2015 nelle sue attività industriali, il miglioramento di oltre il 43% dell’efficienza energetica delle stesse attività rispetto al 2005, o l’aumento del 25% dell’utilizzo di plastica riciclata nei suoi prodotti e soluzioni rispetto al 2020. Tutto ciò con l’obiettivo di diventare climaticamente neutrale lungo tutta la catena di valore entro il 2050. E non è un caso che enti terzi di rilevanza globale come CDP, Dow Jones Sustainability World Index e S&P Global certifichino l’impegno dell’azienda come tra i più avanzati a livello globale.
“In un momento, come il Fuorisalone, in cui casa e design sono più che mai al centro dell’attenzione, Electrolux vuole mantenere i riflettori sul tema della sostenibilità ambientale – commenta Manuela Soffientini, Presidente di Electrolux Italia e Presidente e AD di Electrolux Appliances -. Crediamo, infatti, che l’arte applicata e quella visiva siano leve culturali potenti, in grado di ispirare modelli economici e di consumo nuovi e più sostenibili. Abbiamo scelto di promuovere la realizzazione dell’Uroboro perché riteniamo che un’installazione artistica sia un mezzo particolarmente incisivo per comunicare questi valori, oltre che una prova concreta di come, attraverso il riciclo, si possa dare vita a qualcosa di nuovo e bello”.
L’opera, alta quasi 5 metri e caratterizzata da un diametro di 8 metri, è infatti un esempio perfetto di circolarità e riciclo creativo. Progettata dagli artisti Simon Ostan Simone e Mauro Peloso, è stata realizzata con materiali di scarto di produzione provenienti dal sito Electrolux di Porcia (Pordenone): ben 960 sfridi di acciaio ricavati dalla lavorazione dei cestelli delle lavatrici e assemblati grazie a un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento diretto di alcuni dipendenti Electrolux.
Con l’iniziativa in programma al Mudec, Electrolux ribadisce ancora una volta il suo ruolo di leader nella sostenibilità e la volontà di ispirare il pubblico all’adozione di pratiche comportamentali e stili di vita più eco- compatibili.