Il Consiglio di Amministrazione di De’ Longhi SpA ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 20201. Nei dodici mesi, il Gruppo ha conseguito ricavi netti normalizzati per 2.368,1 milioni di euro, in crescita del 12,4%, un Ebitda adjusted normalizzato pari a 383,3 milioni di euro, in crescita del 27,6% e pari al 16,2% dei ricavi, con un miglioramento di 1,9 punti percentuali rispetto all’anno precedente- Il risultato operativo normalizzato è pari a 278,8 milioni di euro, in crescita del 29,1% e pari all’11,8% dei ricavi, mentre l’utile netto è di 200,1 milioni di euro, in crescita del 24,3%, pari all’8,5% dei ricavi. La posizione finanziaria netta è attiva per 232 milioni di euro, ovvero 561,3 milioni di euro. Il Gruppo ha generato un flusso di cassa pari a 364,3 milioni di euro.
A margine dell’approvazione dei risultati, l’Amministratore Delegato Massimo Garavaglia ha commentato in merito al 2021: “Dal punto di vista delle vendite, la partenza dell’anno è stata straordinariamente forte, ad un ritmo di crescita prevedibile per il primo trimestre, a parità di perimetro,nell’intorno del 50%. Tale evidenza ci porta a stimare la crescita organica dei ricavi per il 2021, includendo anche l’acquisita Capital Brands, nell’intervallo 22%-26%. Questa crescita importante ci permetterà di continuare a reinvestire una quota del margine operativo neinostri piani di sostegno all’innovazione di prodotto, alla comunicazionesui brand eal rafforzamento della strategia sul digitale finalizzati aduna crescita sostenibile, consentendoci al contempo di conseguire un Ebitda adjusted per il nuovo perimetro sostanzialmente in linea con il 2020in termini percentuali sui ricavi”.

Il 2020 è stato un anno di elevate complessità che ha richiesto una straordinaria flessibilità e reattività del Gruppo. Nelle parole dell’Amministratore Delegato Massimo Garavaglia: “Abbiamo concluso un 2020 caratterizzato da sviluppi imprevedibili e denso di sfide che hanno richiesto uno sforzo importante da parte di tutti gli stakeholder coinvolti nello sviluppo del business. I risultati ottenuti dal Gruppo sono frutto innanzitutto di uno straordinario impegno profuso dai nostri dipendenti, a cui va il mio ringraziamento per la dedizione e l’impegno nell’aver gestito una fase particolarmente critica dal punto di vista sia lavorativo che personale. In questo ultimo anno siamo stati testimoni di molti cambiamenti nel mercato, sia sul fronte produttivo che commerciale, a cui il gruppo De’ Longhi è stato in grado di adattarsi con grande flessibilità e reattività, grazie anche alla forza dei nostri brand, agli investimenti nel mondo digitale e al continuo processo di innovazione che da sempre caratterizza il nostro Gruppo”. Dal punto di vista industriale, la citata flessibilità ha consentito ai lavoratori di operare in sicurezza e alle strutture produttive e di supply-chaindi fornire ai clienti continuità di servizio. Al riguardo, sono proseguiti gli investimenti industriali di ampliamento della capacità produttiva in entrambe le piattaforme cinese ed europea. Sul fronte commerciale, le restrizioni imposte dalla gestione della pandemia hanno inevitabilmente modificato la presenza distributiva, portando ad una accelerazione dello sviluppo del mondo online sia come luogo di acquisto che come veicolo di comunicazione. Le azioni intraprese, nel loro complesso, hanno permesso al Gruppo di cogliere i trend in atto nel mercato, che hanno evidenziato un’accresciuta attenzione dei consumatori nei confrontidell’ambito domestico, favorendo le scelte di acquisto verso i prodotti legati alla “home experience”. Più specificamente nell’ambito del caffè e della preparazione dei cibi, il trend, già positivo nei primi mesi del 2020, ha subito una sostanziale accelerazione nel corso dell’anno, con tassi di crescita molto sostenuti. Tali effetti positivi hanno trovato ulteriore supporto nella strategia di investimento in marketing e comunicazione e di innovazione di prodotto perseguita dal Gruppo in un’ottica di sviluppo di medio termine.

Il 2020 si è chiuso con ricavi pari a 2.351,3 milioni, in crescita dell’11,9%, grazie anche a un quarto trimestre in rialzo del 10,1%. L’effetto valutario ha avuto un impatto negativo complessivo di 40 milioni di euro, a seguito del deprezzamento di quasi tutte le valute di export del Gruppo; a livello organico, la crescita è stata pari al 13,8%. Nei dodici mesi, tutte le aree geografiche hanno evidenziato una crescitaa doppia cifra, in termini normalizzati, con l’unica eccezione dell’area MEIA penalizzata anche dal deprezzamento del Dollaro USA, che tuttavia ha visto un parziale recupero, in termini organici, negli ultimi due trimestri dell’anno. L’Europa sud-occidentale è cresciuta del 17,4% e del 12,7% rispettivamente nei dodici mesi e nel quarto trimestre, trainata da una performance double digit di Germania, Francia, Svizzera, Spagna e Portogallo. In crescita a doppia cifra anche l’Europa nord-orientale,sia nei dodici mesi che nel quarto trimestre, supportata dalla crescita di Gran Bretagna, dell’aggregato Russia-Ucraina-CIS e dell’area scandinava. L’area MEIA si è attestata in territorio negativo nell’anno, conseguendo tuttavia un parziale recupero, a livello organico, negli ultimi due trimestri dell’anno. Infine, nell’area APA, si segnala l’espansione double digit per Cina e Hong Kong, Australia e Nuova Zelanda, mentre Giappone e Nord America hanno registrato una crescita high single digits nei dodici mesi.

Nel corso del 2020 tutti i principali segmenti di prodotto hanno registrato risultati in crescita, spinti dai lanci di nuovi prodotti e dalla accresciuta attenzione da parte dei consumatori ai temi della home experience e della healthy nutrition, rafforzando così un trend già in essere nei trimestri precedenti grazie anche ai rilevanti investimenti in comunicazione ed innovazione sostenuti dal Gruppo. Il comparto del caffè ha conseguito una crescita normalizzataa doppia cifra sia nei dodici mesi che nell’ultimo trimestre, con un’importante espansione della famiglia delle macchine superautomatiche e di quelle manuali. In crescita anche la famiglia dei sistemi a capsula, che tuttavia vedono diluita la propria incidenza sul totale del segmento. Il segmento della cottura e preparazione dei cibi ha conseguito una crescita normalizzata high single digit in entrambi i periodi analizzati, principalmente grazie all’espansione delle kitchen machines, in crescita ad un tasso in the twenties sia nell’anno che nel quarto trimestre. Il segmento della pulizia e stiro ha chiuso il 2020 con una crescita midsingle digit in termini normalizzati, sostenuta da un ultimo trimestre in espansione double digit in particolare grazie al recupero del mondo della pulizia della casa. Infine, anche il segmento del condizionamento e riscaldamento portatile ha conseguito un tasso di crescita double digits in termini normalizzati, grazie all’andamento brillante del condizionamento e dei prodotti legati al trattamento dell’aria.

Il margine industriale netto, pari a 1.173,9 milioni di euro, è migliorato dal 47,3% al 49,6%, grazie soprattutto ai maggior volumi e al contributo positivo della componente prezzo-mix. L’Ebitda adjusted si è attestato a 383,3 milioni di euro, con un margine in decisa espansione dal 14,3% al 16,2%, nonostante maggiori investimenti in marketing e comunicazione che hanno raggiunto un’incidenza sui ricavi a fine anno del 12,4%- L’Ebitda è stato pari a 359,8 milioni di euro, attestandosi al 15,2% dei ricavi rispetto al 14% del precedente esercizio. Il risultato operativo è cresciuto del 29,1% a 278,8 milioni di euro, pari all’11,8% dei ricavi. Infine, l’utile netto è stato pari a 200,1 milioni di euro, pari all’8,5% dei ricavie in crescita del 24,3%. La posizione finanziaria netta al 31.12.2020 si è attestata a 232 milioni di euro.

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