Approvati dal Consiglio di Amministrazione di De’ Longhi SpA i risultati consolidati del primo trimestre del 2024, periodo in cui i ricavi sono stati pari a 658,8 milioni di euro, in rialzo del 9,4%, l’Ebitda adjusted a a 93,8 milioni di euro, pari al 14,2% dei ricavi, e l’utile netto di competenza del Gruppo a 51,3 milioni di euro, pari al 7,8% dei ricavi. La posizione finanziaria netta è positiva per 307,6 milioni di euro, dopo l’assorbimento netto in relazione al closing della business combination tra La Marzocco ed Eversys.
In particolare, nel primo trimestre i ricavi del Gruppo si sono attestati a 658,8 milioni di euro, in crescita del 9,4% rispetto all’anno precedente, grazie ad una crescita a parità di perimetro del 5,9% che risulta 7,3% a cambi costanti.
L’Europa sud-occidentale ha conseguito una crescita organica nell’intorno del 10%, in piena continuità con i principali trend evidenziati nella seconda parte del 2023. In questo contesto, i principali mercati hanno realizzato una robusta espansione del fatturato in tutte le principali categorie di prodotto, con alcuni paesi quali Penisola Iberica e Svizzera in accelerazione ad un tasso double digit.
L’Europa nord-orientale ha registrato una forte espansione organica del fatturato per il quarto trimestre consecutivo, rafforzata da una performance high-teens dei primi mesi del 2024. Si segnala la continuità di risultati positivi di UK e Polonia, con un’accelerazione dell’area Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria.
L’area MEIA ha subito un calo del fatturato, fortemente condizionato da un complesso contesto macroeconomico e geopolitico.
L’area America ha realizzato un incremento del fatturato nell’intorno del 10%, grazie al consolidamento de La Marzocco e ad una crescita organica mid single digit, sostenuta principalmente dalla performance del comparto nutrition e preparazione dei cibi guidata dall’espansione dei prodotti a marchio Nutribullet.
Infine, la regione Asia Pacific, che era stata l’unica area in crescita nel primo trimestre dello scorso anno, mantiene un fatturato in linea al 2023, evidenziando un parziale calo a livello organico e cambi costanti, che ha visto però in Paesi come Australia e Nuova Zelanda un’accelerazione della crescita.
Per quanto riguarda l’evoluzione dei segmenti di prodotto, si segnala un andamento positivo di tutte le macro categorie, che ha permesso al Gruppo di realizzare una crescita organica a cambi costanti ad un tasso high single digit.
Nello specifico, il comparto delle macchine per il caffè, attualmente circa il 60% del fatturato, ha evidenziato una crescita significativa nel trimestre ad un tasso low teens, sostenuta da un’accelerazione dell’espansione delle macchine superautomatiche ad uso domestico e dal contributo del consolidamento di un mese de La Marzocco. Nell’area della nutrition e preparazione dei cibi, le categorie dei personal blenders e degli hand blenders hanno sostenuto nel trimestre la performance del comparto, che ha conseguito una crescita low to mid single digit. Infine, segnaliamo nel trimestre una significativa espansione dei prodotti dello stiro a marchio Braun, che hanno realizzato crescite importanti in molti Paesi dell’area europea.
Il Gruppo nel corso degli ultimi trimestri è stato in grado di migliorare sensibilmente il profilo di marginalità rispetto alle complessità affrontate nel corso del 2022. La crescita dei volumi, assieme a parziali miglioramenti dei costi industriali, hanno sostenuto un ulteriore miglioramento della marginalità nel primo trimestre dell’anno.
Nel dettaglio, il margine industriale netto si è attestato a 335,4 milioni di euro, pari al 50,9% dei ricavi, rispetto al 50,5% del 2023, beneficiando di un effetto positivo del mix e di un allentamento delle pressioni inflazionistiche sui costi di prodotto. L’Ebitda adjusted è stato pari a 93,8 milioni di euro, ovvero il 14,2% dei ricavi rispetto al 12,3% dell’anno precedente. L’espansione dei volumi, un ulteriore parziale allentamento delle pressioni inflattive su alcuni costi industriali ed investimenti in media e comunicazione allineati al 2023, hanno sostenuto un miglioramento della marginalità, pur in un contesto di aumento del costo del lavoro e di strutture organizzative.
L’Ebitda è stato pari a 91,2 milioni di euro, ovvero il 13,8% dei ricavi, dopo 2,1 milioni di euro di oneri non ricorrenti rispetto a 1,4 milioni di proventi non ricorrenti nel 2023.
Il risultato operativo si è attestato a 64,8 milioni di euro, pari al 9,8% dei ricavi, con un livello di ammortamenti sostanzialmente allineato all’anno precedente;
Infine, l’utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a 51,3 milioni di euro, pari al 7,8% dei ricavi. I proventi finanziari si sono attestati a 4,1 milioni di euro, rispetto ad oneri finanziari per 0,6 milioni del 2023, grazie ad un’attenta politica di investimento della liquidità e ad una efficace gestione valutaria.
Il Gruppo ha chiuso il trimestre con una Posizione Finanziaria Netta attiva per 307,6 milioni di euro, dopo 326,8 milioni di euro di assorbimento netto in relazione al closing della business combination tra La Marzocco ed Eversys.
Similmente, anche la Posizione Netta nei confronti di banche ed altri finanziatori ha evidenziato una significativa variazione, attestandosi a 409,9 milioni di euro.
Il flusso di cassa, prima dei dividendi e delle acquisizioni è stato pari a 389,2 milioni di euro nei dodici mesi, grazie ad un significativo contributo della gestione corrente.
Nel primo trimestre dell’anno, il Free Cash Flow before dividends and acquisitions è stato negativo per 28,2 milioni di euro, per un incremento del capitale circolante netto rispetto al valore di fine anno.
Il capitale circolante operativo risulta in parziale aumento rispetto alla posizione di fine anno per l’effetto del consolidamento de La Marzocco e per la stagionalità relativa al magazzino.
La spesa per investimenti ha assorbito 25,7 milioni di euro, in aumento rispetto ai 19,2 milioni di euro dello scorso anno.