De’ Longhi S.p.A. diffonde i risultati dei nove mesi 2020
Il Consiglio di Amministrazione di De’ Longhi SpA ha approvato i risultati dei nove mesi dell’esercizio 2020. Nei nove mesi il Gruppo ha realizzato ricavi per 1.473,2 milioni di euro, in crescita del 13% e un adjusted Ebitda di 208,7 milioni di euro, pari al 14,2% dei ricavi, in miglioramento dal 12,1% del 2019. L’utile netto registrato nel periodo è pari a 104 milioni di euro.
Nel terzo trimestre il Gruppo ha conseguito ricavi per 576,6 milioni di euro, in crescita del 25,8% e un adjusted Ebitda di 96,9 milioni di euro, pari al 16,8% dei ricavi, in miglioramento del 61,1% dal 2019. L’utile netto per il trimestre è pari a 60,9 milioni di euro, in crescita del 110%.
Nei primi 9 mesi dell’anno la società ha generato cassa per 173,7 milioni di euro, incrementando la propria posizione finanziaria netta al 30 settembre a 451,5 milioni di euro. Nei 12 mesi la generazione di cassa è stata di 350 milioni di euro.
L’amministratore Delegato Massimo Garavaglia ha così commentato: “Siamo sempre stati convinti della forza dei nostri brand e delle potenzialità dei nostri prodotti: al di là delle condizioni contingenti del mercato, crediamo nella superiorità di prodotti iconici sostenuti da campagne di investimenti che ne accompagnino lo sviluppo nel medio termine. Perciò continueremoad investire in innovazione, marketing e comunicazione e i risultati correnti confermano la correttezza della nostra strategia. Guardando al più breve termine, riconosciamo ancora molti elementi di incertezza, che rendono la lettura del contesto sociale ed economico ancora molto difficile. Con alle spalle questi risultati, rivediamo al rialzo la nostra guidance di ine anno e confidiamo di poter chiudere il 2020 con ricavi in crescita organica ad un tasso high single digit, e un Ebitda adjusted in aumento sia in valore che in percentuale dei ricavi. Nel più lungo termine, restiamo focalizzati sulla esecuzionedella nostrastrategia, secondo il modello di creazione del valore che ci ha fin qui guidati”.
I ricavi dei 9 mesi, in crescita del 13% a 1.473,2 milioni di euro, sono stati spinti dalla forte progressione del terzo trimestre, in scia dell’andamento favorevole del primo semestre, che ha visto i ricavi crescere del 25,8%.
La crescita a livello geografico è stata importante in tutte le aree e nel terzo trimestre si è allargata anche all’area MEIA, negativa nei precedenti trimestri, ora cresciuta, su base organica e normalizzata, del 7,7% nel trimestre. L’Europa sud-occidentale è cresciuta del 20,3% nei 9 mesi, grazie al contributo di tutti i Paesi, con Germania e Francia in evidenza; similmente anche l’Europa nord-orientale è cresciuta a doppia cifra: + 13% nei 9 mesi e +26,4% nel trimestre. Particolarmente positiva la performance del Regno Unito, di Polonia, Paesi scandinavi e Benelux.
L’area MEIA nel suo complesso ha segnato una crescita del 7,7% organico nel trimestre, segnando così un’inversione di rotta rispetto ai precedenti trimestri, che ancora pesano negativamente sul risultato dei 9 mesi. Nell’area APA sono cresciuti a doppia cifra tutti i principali Paesi: Stati Uniti e Canada, greater China, Giappone, Australia e Nuova Zelanda.
A livello normalizzato, nei nove mesi sono risultati in crescita tutti i segmenti di prodotto, ad eccezione del riscaldamento portatile e dello stiro – quest’ultimo tuttavia in crescita organica a doppia cifra nel terzo trimestre. Nel trimestre, le macchine per il caffè hanno accelerato con un tasso di crescita oltre il 30%, con crescite a doppia cifra in tutte le principali famiglie di prodotto, con le superautomatiche in testa. Nel segmento della cottura e preparazione dei cibi, non solo è stato confermato il grande momento delle kitchen machines, ma nel trimestre sono risultate in crescita tutte le principali famiglie di prodotto, comprese quelle che non avevano ancora mostrato un recupero nei precedenti trimestri. Per quanto concerne i restanti segmenti, i nove mesi si sono chiusi in crescita, tuttavia, come anticipato, con l’eccezione del riscaldamento portatile.
Nei nove mesi è stato confermato un miglioramento generalizzato: il margine industriale netto è passato dal 47,2% al 49,4%, grazie a risparmi nel costo di prodotto e una tenuta della componente prezzo-mix. L’Ebitda adjusted si è attestato a 220 milioni di euro, in crescita del 39,3%; in percentuale dei ricavi, vi è stato un miglioramento di 2,7 punti percentuali sui ricavi, dal 12,1% al 14,8%. L’Ebitda è passato dall’11,8% al 14,3% dei ricavi, attestandosi a 211,8 milioni di euro. Il risultatooperativo è stato pari a 153,9 milioni di euro, in aumento del 60%. Infine, l’utile netto è stato pari a 104 milioni di euro, pari al 7% dei ricavi.