Il Consiglio di Amministrazione di De’ Longhi SpA ha approvato i risultati del primo semestre 2020.
Nel semestre il Gruppo ha realizzato ricavi per 896,6 milioni di euro, in crescita del 6%. L’Ebitda adjusted è pari a 111,8 milioni di euro, pari al 12,5% dei ricavi, in miglioramento dal 11,6% del 2019. L’utile netto è pari a 43,1 milioni di euro, rispetto al valore dello scorso anno a 42,8 milioni. Nel secondo trimestre, il Gruppo ha conseguito ricavi per 503,3 milioni di euro, in crescita del 7,3%, e un Ebitda adjusted di 69,6 milioni di euro, pari al 13,8% dei ricavi, in miglioramento dal 13,1% del 2019. L’utile netto è oari a 32,1 milioni di euro, in crescita da 31,4 milioni di euro. Al 30 giugno, la posizione finanziaria netta era positiva per 387,9milioni di euro, grazie ad una generazione di cassa di 282,5 milioni di euro nei 12 mesi. La PFN bancaria alla stessa data era pari a 455,7 milioni di euro.
“Stiamo affrontando un periodo difficile e complesso che richiede a tutti noi un rilevante sforzo sia sul piano umano che professionale” – ha commentato Massimo Garavaglia, Amministratore Delegato. “In particolare, nei primi sei mesi, lo straordinario impegno dimostrato dalle persone di De’Longhi e dai nostri partner, ci ha permesso di superare con prontezza e caparbietà questa grande sfida, riaffermando le grandi doti di resilienza e flessibilità di questo Gruppo. Sui mercati percepiamo ancora molta incertezza e la visibilità sul business per i prossimi mesi resta limitata, a causa anche di uno scenario macroeconomico di grande instabilità, tuttavia riteniamo che il Gruppo, per l’anno corrente, possa ragionevolmente porsi l’obiettivo di una crescita organica delle vendite mid single digit, con un Ebitda adjusted, in valore, in miglioramento rispetto al 2019.”

I ricavi del primo semestre sono risultati pari a 896,6 milioni di euro, in crescita del 6% sul 2019; a livello normalizzato la crescita è stata pari al 6,9%. Il secondo trimestre ha visto una accelerazione dei ricavi, che sono cresciuti del 7,3%. A livello geografico, vi è stata una decisa espansione in tutte le principali regioni, con l’eccezione della MEIA, dove perdura una situazione di depressione della domanda e del potere d’acquisto, dovuta principalmente a fattori macroeconomici.

Nel semestre, l’Europa sud-occidentale ha realizzato ricavi in crescita double-digit, sostenuti in particolare da una marcata espansione del business in Germania, Francia ed Austria; in rallentamento il fatturato in Italia, maggiormente colpito dal lockdown, ma in recupero nel trimestre. In crescita anche l’Europa nord-orientale, con una performance mid single-digit, con in evidenza un avanzamento a doppia cifra di Benelux e Scandinavia. In accelerazione il secondo trimestre con una crescita organica del 8,4%. Nell’area APA la crescita dei ricavi si è attestata al 9,5% organico, con una accelerazione nel secondo trimestre; in particolare evidenza Cina e Hong Kong assieme ad Australia e Nuova Zelanda, in crescita a doppia cifra sia nel semestre che nel trimestre. USA e Canada sono state in crescita sia nel semestre che nel trimestre. Infine, in continuità con il primo trimestre, nell’area MEIA, i ricavi si sono contratti del 27% organico nel semestre e del 26,5% organico nel trimestre, con l’Arabia Saudita principale responsabile del trend negativo, parzialmente bilanciata dalla buona performance degli Emirati Arabi Uniti.
Nella prima metà del 2020, nonostante le difficoltà subentrate a causa della pandemia, il Gruppo ha conseguito importanti crescite nelle principali categorie di prodotto. In particolare, su base normalizzata, si evidenzia un trend di crescita double-digitdel caffè ed una conferma del rimbalzo positivo del segmento delle kitchen machines di Kenwood di cui ha beneficiato tutto il comparto del food, stabile nel semestre, ma in crescita nel trimestre. Si segnala, inoltre, uno sviluppo importante nel comfort, guidato principalmente da un’importante espansione del condizionamento mobile nell’ultima parte del semestre. Debole invece il trend dei prodotti del comparto Home care, maggiormente penalizzati dai consumatori in questo periodo.
Passando aimargini, su base comparabile con il 2019 il semestre evidenzia un marcato miglioramento generalizzato dei margini: il margine industriale netto si è attestato a 443,4 milioni di euro, pari al 49,1% delle vendite, in miglioramento rispetto al 47,2% dello scorso anno. L’Ebitda adjusted cresce del 21,5% a 118,8milioni di euro, posizionandosi al 13,2% dei ricavi, in aumento di 1,6 punti percentuali sullo stesso periodo del 2019. L’Ebitda è risultato in aumento a 112,6 milioni di euro da 95,5 milioni di euro; il risultato operativo è migliorato a 74 milioni di euro, attestandosi all’8,2% sui ricavi. Infine, l’utile netto è stato pari a 43,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea con lo scorso anno. A livello adjusted l’utile netto è cresciuto del 6,8% nel semestre. A livello patrimoniale, la posizione finanziaria netta si è attestata a 387,9 milioni di euro, in miglioramento di 110,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, dopo investimenti per 40,9 milioni di euro. Nei 12 mesi la posizione finanziaria netta è migliorata di 282,5 milioni.

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