Il tema Industria 4.0 è nato in Germania, con l’obiettivo di avviare la “quarta rivoluzione industriale” integrando il processo produttivo delle imprese manifatturiere con le più evolute tecniche di informazione e comunicazione digitale. L’obiettivo era mettere in comunicazione l’apparato produttivo, torni, frese, trapani a colonna, con il sistema gestionale aziendale per controllare e ottimizzare il processo produttivo. A seguire è nato in Italia il Piano Industria 4.0, successivamente evoluto in Impresa 4.0 e Trasformazione 4.0, che ha fornito supporto e stimolo alla digitalizzazione dei processi produttivi anche delle piccole e medie imprese in numerosi settori merceologici, fra cui il farmaceutico e l’alimentare. Elementi trainanti del piano sono l’interconnessione dei macchinari di produzione e lo scambio dei dati fra essi.
La stampante termica industriale CL4NX PLUS di SATO è pronta ad essere integrata in soluzioni di packaging e imballaggio Industria 4.0. E’ infatti conforme a tre dei cinque requisiti fondamentali richiesti dalla normativa, ed è già predisposta per rispondere ai due mancanti che prevedono la verifica sul campo delle funzionalità di connessione. La stampante, infatti, non necessita di alcun software aggiuntivo per essere integrata con la rete Ethernet, può essere direttamente connessa con altre macchine dell’impianto produttivo quali sistemi di pesatura e macchine da imballaggio. E’ inoltre equipaggiata di un sistema di monitoraggio in grado di dare informazioni in tempo reale sulla funzionalità della testina di stampa, su eventuali errori della taglierina, su malfunzionamenti nella lettura o scrittura di informazioni su/dal tag.
L’ente che ha effettuato i test e ha redatto il documento di conformità è Eco-Certificazioni S.p.A, organismo accreditato che offre servizi di certificazione, ispezione e formazione in ambito qualità, sicurezza, automotive.
L’etichettatura RFID è parte integrante della quarta rivoluzione industriale, infatti è la fase in cui si assegna un codice univoco ai prodotti in uscita dalla fase produttiva per permetterne il tracciamento in tutto il suo ciclo di vita. Informatizzare la gestione del ciclo di vita del prodotto attraverso l’identificazione automatica significa mettere a sistema informazioni e rendere più trasparente il passaggio dei dati, evitando ridondanze ed errori ricorrenti nella gestione manuale. I KPI dell’Rfid, ne confermano il ritorno dell’investimento. I dati infatti riportano un miglioramento tra il 98 e il 99,9%, sull’accuratezza dell’inventario, tra il 98 e il 99,9%, il dimezzamento dei tempi di spedizione, la diminuzione fino al 90% del tempo dedicato al controllo dei colli imballati.