La startup innovativa Nimbo, nata a Rovereto nel 2020, si occupa di progettare e assemblare macchinari automatizzati personalizzati per il settore “del piccolo e preciso”, ovvero orologeria, oreficeria e gioielleria.
Ad oggi l’azienda impiega 5 collaboratori dalle competenze variegate e nel corso dell’estate formalizzerà delle nuove assunzioni, con l’obiettivo di mantenere sempre vivo il legame tra mondo dell’impresa e della ricerca.
Il titolare Fabrizio Boriero vanta infatti una consolidata esperienza in ambito accademico, avendo conseguito un dottorato in ambito informatico all’Università di Verona e avendo poi continuato a lavorare nel laboratorio di robotica Altair dell’Università di Verona, specializzandosi in chirurgia robotica e collaborando in diversi progetti europei.
Ora per lui e per i suoi colleghi in Nimbo si apre una nuova sfida: costruire dei macchinari che rispondano ai principi dell’Industria 5.0, che mettono “l’uomo al centro”, ovvero prevedono una interazione e integrazione “uomo-macchina” che permetta agli operatori industriali di essere sgravati dalle mansioni più faticose e alienanti, per andare a svolgere compiti a maggior valore aggiunto.
A tal fine, per esempio, Nimbo prima di progettare un nuovo prototipo, realizza uno studio preliminare dell’usabilità della macchina in ottica User-Experience Design, andando a verificare per esempio la semplicità e l’intuitività dell’interfaccia.
La startup innovativa qualche settimana fa ha riscosso il plauso degli addetti ai lavori in occasione della fiera per i terzisti dell’orologeria EPHJ di Ginevra, durante la quale ha presentato il prototipo di un innovativo sistema robotico, capace di imitare e replicare in modo fluido e naturale la gestualità umana nella lucidatura, in primis di parti di orologio, ma anche di un qualsiasi componente meccanico come, ad esempio, un rubinetto.
«Il lavoro di un addetto lucidatore – spiega Boriero – richiede forza fisica e una specifica gestualità maturata attraverso l’esperienza. Ecco, dunque, che il nostro obiettivo è addestrare il robot affinché aiuti l’operatore nel momento più faticoso, senza sostituire la sua capacità di analisi nel controllo della qualità e l’abilità nel correggere eventuali imperfezioni residue».
E mentre il primo prototipo è pronto per essere installato in una prestigiosa maison di orologi d’Oltralpe, Nimbo già guarda agli altri possibili impieghi della tecnologia, per esempio in ambito sanitario.

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