Il competence center BI-REX è pronto per dare il via ai suoi primi 16 progetti di ricerca collaborativa, finanziati con 3,2 milioni di euro, e per aprire le porte del suo Impianto Pilota, una vera e propria fabbrica digitale a cielo aperto, mentre già si studiano le prime collaborazioni internazionali, a partire dagli Stati Uniti. Sono tante le novità in arrivo nei prossimi mesi per il consorzio pubblico privato bolognese, che raccoglie in partenariato 57 attori tra università, centri di ricerca e imprese di eccellenza.
Il Ministero dello Sviluppo Economico per i prossimi 3 anni co-finanzierà il centro di competenza con 9,2 milioni di euro che si sommano ai 14,4 milioni in arrivo da finanziamenti privati: oggi BI-REX – Big Data Innovation & Research Excellence – è tra i competence center più avanzati dal punto di vista delle iniziative messe in campo e delle attività avviate. A partire dal primo bando pubblico, che si è chiuso lo scorso dicembre.
Il bando ha messo a disposizione 3,2 milioni di euro – il finanziamento più cospicuo sbloccato finora dalla rete degli otto competence center italiani – per dare vita a 16 progetti innovativi basati su tecnologie abilitanti 4.0. Nella scelta dei progetti da finanziare sarà premiata l’inclusione di PMI e di ampie filiere industriali, in modo da creare innovazione e opportunità di sviluppo per un vasto numero di soggetti e realtà aziendali. Sette le aree tematiche messe a bando: big data per la sostenibilità, big data per il manufacturing, ICT per macchine e linee di produzione, sistemi avanzati per la gestione dei processi di produzione, security e blockchain, additive & advanced manufacturing, robotica collaborativa warehousing e Automated Guided Vehicle.
Questo primo bando distribuirà solo una parte dei circa 5,4 milioni di euro che il Ministero dello Sviluppo Economico ha assegnato a BI-REX per lo sviluppo di progetti innovativi: l’obiettivo è arrivare nel giro di tre anni a dare vita ad una trentina di progetti di innovazione, sviluppo sperimentale e ricerca industriale collaborativa.
Ospitato negli spazi della Fondazione Golinelli, in una struttura di 1.500 metri quadrati, il competence center bolognese è già pronto per ospitare i ricercatori e le aziende che collaboreranno ai progetti vincitori del bando, mentre a breve saranno inaugurate le aule dove si svolgeranno le attività di formazione. A primavera, poi, sarà completata la Linea Pilota di BI-REX: una fabbrica digitale a cielo aperto di 600 metri quadrati, con una linea completa di stampanti 3D per la manifattura additiva. La linea pilota sarà un Digital Capability Center in grado di integrare le nuove tecnologie digitali additive con quelle convenzionali della lavorazione meccanica di precisione, e di avvalersi delle più sofisticate tecnologie per i big data a beneficio dei processi di produzione.
Sarà una linea di produzione all’avanguardia, realizzata con un investimento di 3 milioni di euro, dove le tecnologie legate all’Industria 4.0 vengono integrate in un ambiente interconnesso, riconfigurabile e flessibile a seconda delle necessità, anche grazie alla possibilità di utilizzare le potenzialità della cella 5G interna. La Linea Pilota di BI-REX sarà a disposizione delle aziende di tutta Italia che vorranno sviluppare progetti di innovazione e ricerca industriale senza i vincoli di produzione aziendali: consentirà infatti produzioni prototipali avanzate e piccole serie ad alto valore aggiunto.
Ma BI-REX è già pronto anche per guardare fuori dall’Italia, alla ricerca di collaborazioni internazionali. Il competence center bolognese è stato infatti tra i protagonisti della missione del Governo italiano in California, nella Silicon Valley, in occasione dell’Innovation Forum Italia-USA, che ha visto anche la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. All’interno della missione, il compito di rappresentare gli otto competence center italiani è andato a Sergio Bertolucci, professore dell’Università di Bologna e presidente del Comitato di indirizzo di BI-REX.
L’iniziativa ha permesso di valorizzare il ruolo strategico dei centri di competenza, rimettendo le imprese e i temi legati all’Industria 4.0 al centro dell’agenda digitale italiana. Al tempo stesso, il viaggio nella Silicon Valley ha permesso di avviare importanti contatti con aziende statunitensi che si occupano di intelligenza artificiale e robotica collaborativa: un passaggio fondamentale per aprire le porte a quei processi di internazionalizzazione che sono fondamentali per trasformare i competence center in volani tecnologici al passo con gli standard competitivi mondiali.