Comscore ha rilasciato i dati della Audience online a dicembre 2020 fotografando i cambiamenti dei comportamenti in rete degli italiani nell’anno della pandemia.
Confrontando i dati di Dicembre 2020 con quelli dello stesso mese del 2019 emerge come siano 40,6 milioni gli Italiani che hanno navigato in rete; sulla popolazione maggiorenne la penetrazione dell’utilizzo di Internet raggiunge il 73% valore che, se da un lato fa registrare una crescita di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente, evidenzia chiaramente il perdurante divario con i Paesi digitalmente più evoluti USA e UK ma anche con quelli a noi più vicini come la Spagna. Se carenze infrastrutturali e fenomeni di marginalità socio-economica impediscono l’accesso alla rete ad una fascia di popolazione ancora troppo ampia, coloro che invece navigano lo fanno in maniera più intensa, accedendo a un numero sempre maggiore di contenuti e servizi.
A Dicembre 2020 sono ben 9 le categorie di contenuti che hanno fatto registrare un’audience superiore ai 30 milioni di Visitatori Unici mensili, mentre sono diventate 15 le singole properties che vantano una reach superiore al 60%.
Le audience delle categorie di contenuto connesse ai cambiamenti generati dalla Pandemia e dal Lockdown sono poi quelle maggiormente aumentate: i visitatori Unici della Categoria Education sono incrementati del 69%, quelli della Categoria Government del 60% e quelli della Categoria Salute del 31%.
Analizzando invece le App con i più alti tassi di crescita in termini di utilizzatori si segnala l’esplosione di quelle per il lavoro e la didattica a distanza ma anche di quelle legate a servizi di pubblica utilità come l’App IO che a Dicembre 2020 raggiunge i 9,3 milioni di utilizzatori o Poste ID che arriva a 7 milioni.
Un altro indicatore molto significativo della aumentata propensione degli italiani a navigare in rete è il tempo trascorso on line che, a Dicembre 2020, si attesta a 2 ore e 46 minuti medi giorno per utente con una crescita di ben il 26% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. L’aumento maggiore, ovvero il 38%, si registra sulle fasce di popolazione più giovani che passano mediamente sulla rete 3 ore e 34 minuti al giorno a fronte delle 3 ore e 5 minuti della fascia d’età 25-34 e delle 2 ore e 35 minuti dei 35+.
Il traffico in App rappresenta ormai il 73% del tempo totale speso e sulle properties di Google e Facebook si trascorre ormai oltre la metà del tempo complessivamente passato sulla rete. I contenuti con il maggior livello di coinvolgimento sono Intrattenimento, Social Network e Instant Messaging; categorie che insieme assorbono il 58% del tempo passato su Internet dalla popolazione maggiorenne.
Partendo dal dato di dicembre 2019 e analizzando l’impatto della Pandemia e del Lockdown sulle dinamiche del tempo speso, si osserva la crescita significativa del consumo di informazione in concomitanza delle due ondate dei contagi e la sua normalizzazione durante il periodo estivo con un trend simile a quello mostrato da Social Network e Instant Messaging. La quota di tempo dedicata ai contenuti di intrattenimento ha invece segnato un aumento costante durante tutto il corso dell’anno, mentre le categorie Automotive e Turismo continuano ad attestarsi su livelli molto inferiori a quelli di Dicembre 2019 avendo particolarmente risentito della crisi sanitaria.
“I dati di dicembre ci restituiscono un quadro interessante e articolato. Se da un lato una fascia ancora troppo ampia di popolazione non accede a Internet frenando lo sviluppo del Paese e il superamento stesso di alcune criticità sociali legate alla pandemia, dall’altro quest’ultima ha dato uno straordinario impulso a un utilizzo sempre più evoluto e dinamico della rete”. Afferma Fabrizio Angelini CEO di Sensemakers che rappresenta Comscore in esclusiva per l’Italia. “Negli ultimi mesi la rete ha fornito strumenti essenziali per affrontare i problemi imposti dal Lockdown mentre è aumentato l’utilizzo on-line di servizi di pubblica utilità per fronteggiare le incertezze economico-sanitarie”.