Come sono cambiate le abitudini di acquisto degli italiani prima e dopo la pandemia
Durante la pandemia, forzati dalle condizioni, un numero consistente di nuovi consumatori si è rivolto al canale online. In Italia il numero di persone che ha dichiarato di aver effettuato acquisti prevalentemente online o solo online balza infatti dall’8% al 45%, mentre si riduce drasticamente la percentuale che effettua acquisti “solo o principalmente” in negozio, dal 55% al 25%.
È quanto emerge nel nuovo report “Smart E-commerce 2021”, condotto da UPS a gennaio 2021, con informazioni esclusive sui comportamenti, gli atteggiamenti e le aspettative di oltre 10 mila consumatori di otto mercati europei quali Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Belgio e Polonia.
In Italia, i consumatori che dichiarano che nel periodo post pandemia effettueranno “solo o prevalentemente” acquisti online, dall’8% pre-pandemia, si attesta al 15% post pandemia. Mentre la previsione di acquistare “tutti o quasi tutti” gli articoli in negozio dal 55% pre-pandemia scende al 36% post-pandemia.
In Europa invece, il minor calo di persone che dichiarano di voler effettuare acquisti “solo in negozio” o “principalmente in negozio” si registra in Germania, con una percentuale che scende dal 39% pre-pandemia al 32%.
Ciò che si rafforza in Italia, in linea con il trend europeo, è la tendenza all’acquisto multicanale, più che una crescita dell’online a scapito del negozio fisico, con una percentuale di intervistati che si dichiara intenzionata ad effettuare un numero sostanzialmente uguale di acquisti, sia online che presso negozi fisici, che dal 35% passa al 47%.
Tra le motivazioni principali che spingono all’acquisto presso i negozi fisici i consumatori italiani restano infatti il piacere di girare i negozi di persona e la percezione di un’esperienza più personalizzata.