Remake indie del francese La famiglia Bélier, lo statunitense CODA è ancora più ironico ed emotivamente coinvolgente
CODA racconta di Ruby (Emilia Jones), ragazza di diciassette anni che durante le prime ore del mattino, prima di entrare a scuola, lavora sulla barca di famiglia per aiutare i suoi genitori (Marlee Matlin e Troy Kotsur) e suo fratello (Daniel Durant), per portare avanti la loro attività di pesca sulla costa del Massachusetts. Ruby è l’unica persona udente della sua famiglia.
Link al trailer di CODA: https://youtu.be/AoFr49mQC3k
Remake in salsa indipendente americana del francese La famiglia Bélier, grande successo di pubblico del 2014, I segni del cuore (pessimo titolo italiano, mentre l’originale è CODA, acronimo di Child Of Deaf Adults, è un film che fortunatamente usa un po’ meno zucchero del furbissimo lungometraggio originale, pur non riuscendo a togliersi del tutto la patina di feel-good-movie costruito a tavolino.
Un buon uso dell’ironia, però, salva in parte un’operazione che riesce a far sorridere in alcuni passaggi, nonostante tutti i debiti con un film di partenza che ha ben poco da regalare in termini di forza artistica e narrativa. Gli attori della famiglia protagonista (realmente non udenti) sono però un efficace valore aggiunto per un prodotto costruito bene nella gestione dei personaggi, ma privo di slanci degni di nota e dotato di una costruzione emotiva indubbiamente calcolata.
Niente di grave, per carità, anche perché le sequenze degne di nota e divertenti non mancano (il rapporto sessuale dei genitori che non si accorgono che Ruby è in casa insieme a un amico, con conseguente spiegazione), ma i premi ottenuti fin dalla presentazione al Sundance lo rendono un prodotto sopravvalutato e che non meritava tanta attenzione.
In Italia è arrivato direttamente su Apple TV+ prima di vincere tre generosi Oscar: miglior film(!), miglior sceneggiatura non originale e miglior attore non protagonista a Troy Kotsur. Solo quest’ultimo si può definire meritato.
Trama e recensione artistica a cura di LongTake
CODA – Video & Audio
Girato interamente digitale con camere Sony CineAlta Venice a risoluzione nativa 6K, per CODA si é poi giunti a un master 4K e un’eccezionale pubblicazione UHD, migliorando il già ottimo blu-ray Full HD. Un salto di qualità percepibile sin dalle prime scene in mare aperto, in cui si respira una qualità d’insieme di alto livello. Formato immagine originale 1.85:1 (3840 x 2160/24p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato.
Colori vivaci e fedeltà sui punti luce grazie all’HDR-10 per la migliore pubblicazione Home Video su piazza, addirittura inedita negli Stati Uniti. Ottima tenuta anche nei passaggi più bui, come nei passaggi dalle parti della veranda della casa della famiglia dei protagonisti, con un nero costante e convincente.
Di pari livello le due tracce audio DTS-HD Master Audio 5.1 canali, entrambe 24 bit. Colonna sonora di CODA particolarmente curata, con posizionamento degli effetti e sensazione di una certa presenza scenica anche nei momenti più silenziosi quando i protagonisti comunicano con il linguaggio dei segni (e puntuale traduzione). Non mancano transizioni suggestive e con ottima enfasi, brani musicali con il contributo del subwoofer.
CODA – Gli extra
Come extra circa 30′ minuti di interventi da parte di cast e regista ad approfondimento della produzione, con sottotitoli in italiano, mentre il film include sottotitoli in italiano e inglese entrambi per non udenti. Incluso un interessante manuale cartaceo dedicato alla lingua (italiana) dei segni.