Lo sviluppo di auto a guida autonoma è considerato, per le case automobilistiche, il settore su cui puntare. Bosch rappresenta una forza trainante che ha consentito i progressi compiuti in questo campo, una capacità che oggi si rafforza ulteriormente con l’acquisizione di Five, la start-up leader in Europa nel campo della guida autonoma. Nelle sei sedi del Regno Unito, i circa 140 collaboratori sono impegnati nel realizzare veicoli a guida autonoma. Five ha scelto Bosch perché le due aziende condividono una visione comune della guida autonoma e dei sistemi di guida autonoma sicuri. L’acquisizione è in attesa dell’approvazione da parte delle autorità antitrust e i dettagli finanziari non saranno divulgati.
“La guida autonoma ha l’obiettivo di rendere più sicuro e meno stressante il traffico stradale. Vogliamo che Five dia ulteriore impulso al nostro lavoro di sviluppo del software per la guida autonoma sicura, con l’obiettivo di offrire ai nostri clienti tecnologia made in Europe” ha dichiarato Markus Heyn, membro del Board of Management di Bosch e presidente del settore di business Mobility Solutions. Con l’Headquarter a Cambridge, nel Regno Unito, Five diventerà parte della divisione Cross-Domain Computing Solutions di Bosch. “La scala di sviluppo è importante nella creazione della tecnologia per la guida autonoma. Bosch è leader globale nelle tecnologie di assistenza alla guida, con tecnologie chiave e grandi quantità di dati che saranno fondamentali per portare sul mercato sistemi di guida autonoma sicuri. Siamo felici che Five diventi parte del più importante player europeo per il livello SAE 4 e dei successi futuri di Bosch” ha affermato Stan Boland, CEO di Five.
“La guida autonoma ha l’obiettivo di rendere più sicuro e meno stressante il traffico stradale. Vogliamo che Five dia ulteriore impulso al nostro lavoro di sviluppo del software per la guida autonoma sicura, con l’obiettivo di offrire ai nostri clienti tecnologia made in Europe. ” ha dichiarato Markus Heyn, membro del Board of Management di Bosch e presidente del settore di business Mobility Solutions.
Dalla sua fondazione nel 2016, Five ha creato un Team di esperti di software cloud, di garanzia della sicurezza, di robotica e machine learning e si è posizionata all’avanguardia nello sviluppo di software e di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale per la guida autonoma fino al livello SAE 4. La start-up ora è particolarmente concentrata sullo sviluppo di una piattaforma di sviluppo e testing cloud-based per il software utilizzato nelle auto a guida autonoma. Questa piattaforma offre agli ingegneri tutti i programmi di cui hanno bisogno per creare software per la guida autonoma nel più breve tempo possibile. Inoltre, permette di testare il software sia prima sia durante lo sviluppo nei veicoli di prova. Può anche essere utilizzata per analizzare i dati del mondo reale da una flotta di veicoli di test, creare una varietà di scenari di prova e creare un ambiente di simulazione che permette una valutazione e una convalida rapida del comportamento del sistema.
In Bosch, Five rafforzerà la struttura di progetto agile dell’azienda per lo sviluppo di auto a guida autonoma. Gli ambienti di progettazione software dei due Team si completano a vicenda molto bene e si uniranno per formare un’unica soluzione. “Five è la risposta perfetta per le nostre attività di ingegneria, grazie anche all’approccio agile e allo spirito dei suoi collaboratori. Questo ci avvicina ulteriormente al nostro obiettivo di portare la guida autonoma sulle nostre strade” ha affermato Mathias Pillin, presidente della divisione Cross-Domain Computing Solutions Bosch. Per Bosch, inoltre, l’acquisizione è un ulteriore passo verso il consolidamento della propria posizione di mercato per il software e la guida autonoma. Proprio di recente, l’azienda ha ampliato il proprio portafoglio acquisendo Atlatec GmbH, specializzata nel campo delle mappe digitali ad alta risoluzione. Bosch sarà dunque l’unica azienda in grado di offrire ai propri clienti tutti gli elementi necessari per la guida autonoma da una sola fonte: dagli attuatori ai sensori e alle mappe fino al software e all’ambiente di sviluppo.
Per Bosch la guida autonoma è e rimarrà un’area di business strategica. L’azienda è leader di innovazione in questo campo: con i sistemi di assistenza alla guida e la tecnologia dei sensori, ha gettato anzitempo le basi per tutti i livelli di automazione dei veicoli. Bosch ha adottato un duplice approccio, da un lato persegue l’obiettivo di una guida più sicura e confortevole sviluppando soluzioni per i veicoli privati e concentrandosi sui sistemi di guida assistita; dall’altro, il Team lavora anche a soluzioni per livelli di automazione più elevati, rivolti ai veicoli delle flotte e a nuovi modelli di utilizzo. In particolare, Bosch si rivolge al settore della logistica in cui vede applicazioni interessanti e potenziale di business per i sistemi di guida autonoma di livello SAE 4. Inoltre, Bosch ha già sviluppato l’Automated Valet Parking, la prima funzione di guida totalmente senza conducente già pronta per la produzione.
La rapidità di ricarica, il numero elevato di cicli di ricarica, lo stile di guida eccessivamente sportivo e temperature estremamente alte o basse possono essere fonti di stress che contribuiscono ad accelerare il processo di invecchiamento delle batterie. I servizi Bosch basati su cloud sono ideati per riconoscere e contrastare attivamente cause di deterioramento come queste. Tutti i dati rilevanti per la batteria, come temperatura ambiente attuale e abitudini di ricarica, vengono trasmessi in tempo reale al cloud. Le informazioni sullo stato della batteria consentono a Bosch di proteggerla dall’invecchiamento. Per fare un esempio: le batterie completamente cariche invecchiano più velocemente a temperature particolarmente alte o basse. I servizi cloud di Bosch garantiscono quindi che le batterie non si carichino al 100% quando fa troppo caldo o troppo freddo. I dati del cloud aiutano anche a migliorare la manutenzione e riparazione della batteria. Per esempio, è possibile informare i guidatori o i gestori del parco veicoli non appena viene rilevato un errore o un difetto della batteria. In questo modo diventa più probabile riuscire a riparare la batteria prima che questa si danneggi irrimediabilmente o smetta di funzionare all’improvviso.