HMD Global annuncia i risultati di una ricerca sulle abitudini di acquisto degli italiani in uno dei giorni dell’anno più importanti per lo shopping, il Black Friday. Il dato più rilevante evidenzia come nel nostro Paese esista una tendenza all’acquisto di impulso, spesso per articoli di cui ci si pente, meglio quindi cambiare approccio e dedicarsi allo shopping in modo più responsabile.

Se il 10% degli italiani dichiara di non aver mai effettuato acquisti durante il Black Friday, un terzo dei nostri connazionali lo fa abitualmente. A sorpresa la stessa percentuale degli intervistati afferma di agire molto spesso di impulso, acquistando articoli di cui, il più delle volte, non ha bisogno, con evidenti conseguenze negative su tasche e umore.

Nonostante questo dato, la stragrande maggioranza degli italiani ha in programma di comperare regali di Natale in occasione del Black Friday, con una previsione di spesa che, per i più, spazia da 120 euro a 300 euro. Si tratta di una tradizione sempre più diffusa in Italia, con i consumatori nostrani che aspettano questa giornata per andare a caccia di offerte speciali, capaci di gratificare sul momento, ma spesso non nel lungo periodo.

Man mano che il focus sulla sostenibilità acquisisce sempre più importanza, cresce la richiesta da parte dei consumatori dell’abbandono di un modello che preveda la commercializzazione di prodotti “usa e getta”, in particolare di quelli che usiamo quotidianamente, come gli smartphone.

Lo studio evidenzia come siano molti gli italiani a notare che il proprio smartphone smetta di funzionare al meglio prima della scadenza del contratto con l’operatore, con problemi che spaziano dalla minor durata della batteriaa un notevole calo delle prestazioni nel tempo. È quindi necessario offrire loro qualità, affidabilità e sicurezza nel lungo periodo.

In virtù di quanto detto, non sorprende come la stragrande maggioranza dei nostri connazionali vorrebbe che il proprio telefono avesse un ciclo di vita più lungo.  Per avere uno smartphone a condizioni favorevoli vengono, infatti, sottoscritti contratti di lunga durata, ma se il telefono comincia a dare problemi quando il vincolo è ancora in essere, il gioco non vale la candela.

In tal senso è importante notare come quasi la metà degli intervistati sarebbe disposta a spendere da 300 a 450 euro, per un telefono che garantisca loro tre anni di patch di sicurezza, e la garanzia di beneficiare di aggiornamenti software con tutte le ultime innovazioni.

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