Una città d’arte, ricca di storia e capace di guardare con attenzione al futuro. Barletta è infatti pronta ad accogliere una infrastruttura all’avanguardia, una innovazione tecnologica basata sulla fibra ottica d’ultima generazione targata Open Fiber. Centro e periferie saranno presto innervate da una rete di telecomunicazioni a banda ultra larga capillare, in grado di assicurare a cittadini e imprese accesso al web con prestazioni inedite. Una accelerazione digitale evidenziata nella convenzione stipulata tra il Comune e l’azienda, patto che favorisce la creazione di una infrastruttura in modalità FTTH l’unica in grado di restituire velocità di connessione al web fino a 1 Gigabit al secondo e latenza inferiore ai 5 millisecondi.

La società guidata dall’amministratore delegato Elisabetta Ripa investirà nella Città della Disfida 8,5 milioni di euro per il cablaggio di circa 27mila unità immobiliari. A suggellare l’accordo il sindaco Cosimo Cannito, il vice sindaco Marcello Lanotte, la dirigente comunale per la transizione digitale Rosa Di Palma, il regional manager Puglia di Open Fiber Ugo Falgarini e la field manager di Open Fiber Giusi Barbarito.

“La realizzazione di questa infrastruttura candida Barletta, una città del Sud, a diventare una realtà sempre più smart, al passo con l’Europa e con le esigenze di sviluppo di una generazione che ha bisogno di avere il mondo a portata di clic, fornendo il giusto carburante allo sviluppo del territorio”, hanno detto il sindaco Cosimo Cannito e il vice sindaco Marcello Lanotte. “Tutto questo ha una portata rivoluzionaria, oltre ad essere a costo zero per il comune di Barletta e per i contribuenti – hanno aggiunto – che potranno usufruire di una rete veloce e stabile che renderà la città un luogo più sicuro, più inclusivo, all’avanguardia e moderna. Con la sigla della convenzione si segna l’avvio di una serie di procedure che il primo ottobre prossimo si concretizzeranno nell’inizio dei lavori”.

Concluse le fasi autorizzative preliminari, i lavori potranno prendere il via e terminare entro 18 mesi dall’avvio dei cantieri. A Barletta, per limitare il più possibile l’impatto degli scavi e gli eventuali disagi per la comunità, ben il 70% del progetto è basato sul riuso di cavidotti e infrastrutture di rete già esistenti: l’infrastruttura integralmente in fibra ottica si estenderà infatti per poco più di 200 chilometri, 141 dei quali realizzati attraverso il riutilizzo di reti aeree e interrate già presenti in città. Come nei cantieri aperti in tutta Italia, gli scavi saranno comunque effettuati privilegiando metodologie innovative e a basso impatto ambientale. La convenzione tra Comune e Open Fiber, oltre a fissare le modalità dell’intervento, prevede la posa di fibra spenta in 50 sedi pubbliche a scelta dell’amministrazione municipale. In particolare potranno disporre d’un collegamento ultra veloce scuole e parchi cittadini, uffici e altre sedi pubbliche comunali, attualmente fuori dal circuito dell’anello in fibra ottica già esistente. Il Polo della Legalità di via Zanardelli, sarà utilizzato come punto di raccordo delle 50 connessioni e costituirà anche uno snodo strategico di supporto alla info-telematica da utilizzare nei servizi di Polizia municipale e Protezione Civile.

La sigla della convenzione arriva alla conclusione di un procedimento amministrativo, a cura della dirigente comunale per la transizione digitale Rosa Di Palma, innovativo, complesso e trasparente, su indirizzo del Consiglio comunale, offrendo alla città uno strumento concreto di accelerazione per l’occupazione, la produttività e il miglioramento della qualità dei Servizi della Pubblica Amministrazione. Va specificato che Open Fiber non si rivolge direttamente all’utenza finale ma mette la sua rete a disposizione di tutti gli operatori di telecomunicazioni e Internet service provider interessati. Una volta realizzata la rete, in una logica di libera concorrenza, il cittadino potrà quindi scegliere l’offerta più congeniale alle sue esigenze.

“Una rete integralmente in fibra ottica – spiega Emanuele Briulotta, responsabile Area Sud di Open Fiber – permette di abilitare servizi a prova di futuro che vanno a beneficio dell’intera collettività, offrendo inoltre nuove opportunità a chi vorrà mettersi alla prova e investire magari nella propria terra: la telemedicina, il telelavoro, l’educazione a distanza, l’Industria 4.0, la videosorveglianza ad altissima definizione, la domotica, l’Internet of Things sono solo alcuni degli esempi possibili. Siamo quindi di fronte a passaggio fondamentale verso la Gigabit Society che l’amministrazione comunale di Barletta ha immediatamente recepito. L’intervento è del resto interamente a carico di Open Fiber, senza alcun tipo di esborso per le casse pubbliche”.

“Barletta cresce dal punto di vista della digitalizzazione e con lei tutta la Puglia – dichiara il regional manager di Open Fiber, Ugo Falgarini –. Come azienda siamo impegnati nelle principali città della regione attraverso l’utilizzo di fondi propri, investimenti privati che ci permettono di realizzare una infrastruttura di telecomunicazioni senza precedenti. Grazie all’assegnazione del terzo bando Infratel, a breve interverremo nel ruolo di concessionario anche nei centri meno popolati, le cosiddette aree a fallimento di mercato, che potranno beneficiare delle stesse opportunità fino a poco tempo fa riservate soltanto alle grandi aree metropolitane”.

“Open Fiber – conclude Giusi Barbarito, field manager dell’azienda e responsabile dei lavori in città – è un operatore wholesale only: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a tutti gli operatori di telecomunicazioni e Internet service provider interessati. Questo significa che una volta avviata la vendibilità del servizio, i cittadini e le imprese di Barletta potranno scegliere l’operatore e l’offerta più consona alle loro esigenze”.

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