Apple ha reso noti nuovi dettagli sui progressi compiuti, sulle innovazioni nell’ambito del riciclo e sull’utilizzo di energia pulita nell’Environmental Progress Report 2022. L’azienda ha inoltre condiviso nuovi modi in cui i clienti possono celebrare la Giornata della Terra, come la possibilità di sostenere il WWF usando Apple Pay. Risorse didattiche, raccolte di contenuti e coinvolgenti attività su tutte le piattaforme, permetteranno ai clienti Apple di apprezzare la bellezza della natura ovunque si trovino, di approfondire temi importanti come il cambiamento climatico e di sostenere cause e comunità che lavorano per proteggere il pianeta. “Mentre le persone di tutto il mondo celebrano la Giornata della Terra, stiamo facendo progressi concreti nel nostro lavoro per affrontare la crisi climatica e per arrivare a creare i nostri prodotti senza sottrarre niente al pianeta” ha spiegato Lisa Jackson, Vice President of Environment, Policy, and Social Initiatives di Apple. “Il ritmo serrato con cui innoviamo permette ai nostri team di utilizzare i prodotti di oggi per realizzare quelli di domani, e con la transizione della nostra filiera globale all’energia pulita stiamo aprendo la strada per altre aziende.”
Apple ha introdotto innovazioni nel campo del riciclo e dell’approvvigionamento dei materiali promuovendo il cambiamento nell’intero settore. Per aiutare i partner di riciclo a sfruttare questo slancio positivo in tutto il mondo, Apple oggi ha annunciato Taz, una macchina che adotta un approccio innovativo per migliorare il recupero dei materiali dal tradizionale processo di riciclo dei dispositivi elettronici. Nel 2021, il 59% di tutto l’alluminio impiegato da Apple nei propri prodotti proveniva da fonti riciclate, e molti dispositivi avevano un guscio in alluminio riciclato al 100%. Apple ha inoltre compiuto significativi passi avanti verso l’obiettivo di eliminare la plastica dagli imballaggi entro il 2025: nel 2021, la plastica ha rappresentato solo il 4% del packaging. Dal 2015, Apple si è impegnata a ridurre del 75% l’utilizzo di plastica nelle confezioni. Inoltre, nel 2021 i prodotti Apple contenevano: il 45% di terre rare riciclate certificate, un aumento significativo da quando Apple ha introdotto le terre rare riciclate nei propri dispositivi; il 30% di stagno riciclato certificato, con l’utilizzo del 100% di stagno riciclato nelle saldature delle schede logiche per tutti i nuovi iPhone, iPad, AirPods e Mac; il 13% di cobalto riciclato certificato nelle batterie di iPhone, che il robot Daisy di Apple può recuperare per reimmetterlo sul mercato; Oro riciclato certificato, utilizzato per la prima volta nei prodotti Apple per le placcature della scheda logica e per il cavo della fotocamera frontale e posteriore di iPhone 13 e iPhone 13 Pro. Per raggiungere questo importante traguardo, Apple ha fissato i più alti livelli di tracciabilità del settore con l’obiettivo di creare una catena di approvvigionamento dell’oro basata esclusivamente su materiale riciclato.
Recuperare più materiali da utilizzare nei nuovi prodotti contribuisce a ridurre le estrazioni. Da una sola tonnellata di componenti di iPhone smontati dai robot di riciclo Apple, le aziende che si occupano di riciclo possono recuperare la quantità di oro e rame che tipicamente estrarrebbero da 2000 tonnellate di roccia. Apple si impegna inoltre a estendere il ciclo di vita dei prodotti grazie ai programmi di ricondizionamento. Nel 2021, Apple ha inviato 12,2 milioni di dispositivi e accessori a nuovi proprietari per il riutilizzo, prolungando il loro ciclo di vita e riducendo la necessità di estrarre ulteriori materie prime. Apple vuole arrivare a usare solo materiali rinnovabili o riciclabili nei propri prodotti: un obiettivo annunciato nel 2017 che ha guidato le scelte dell’azienda sul piano della progettazione e dell’approvvigionamento. Taz, una macchina che utilizza una nuova tecnologia simile a quella dei trituratori per separare i magneti dai moduli audio e recuperare una maggiore quantità di terre rare, è l’ultima di una serie di innovazioni introdotte da Apple nel settore del riciclo. L’azienda ha anche ampliato ulteriormente le capacità di Daisy, il robot brevettato della catena di smontaggio che oggi può disassemblare 23 modelli di iPhone, e ha proposto di concedere gratuitamente in licenza tali brevetti ad altre aziende e ricercatori. Dave, un altro robot Apple, è in grado di disassemblare i Taptic Engine, contribuendo così a recuperare terre rare di valore nei magneti, tungsteno e acciaio.
Oltre a illustrare i progressi compiuti da Apple sul piano del riciclo e dell’approvvigionamento dei materiali, il nuovo Environmental Progress Report 2022 evidenzia il lavoro svolto dall’azienda per raggiungere l’impatto zero a ogni livello della filiera globale e nel ciclo di vita di ogni prodotto, nonché le azioni intraprese per ridurre i rifiuti e promuovere un uso più sicuro dei materiali nei propri prodotti. In un anno in cui molte altre aziende hanno visto aumentare fortemente la propria carbon footprint, le emissioni nette di Apple sono rimaste invariate nonostante il fatturato sia cresciuto del 33%. Apple è a impatto zero in tutte le sue attività globali dal 2020, e tutti gli uffici, gli store e i data center dell’azienda sono alimentati con elettricità da fonti al 100% rinnovabili già dal 2018. Apple ha recentemente annunciato che i suoi fornitori hanno più che raddoppiato l’uso di energia pulita nell’ultimo anno, con oltre 10 gigawatt attualmente operativi rispetto all’obiettivo totale di 16 gigawatt dei prossimi anni. A oggi, 213 dei principali partner produttivi in 25 Paesi si sono impegnati a utilizzare energia rinnovabile per tutta la produzione Apple. Nel 2021, questi progetti legati all’energia rinnovabile hanno permesso di tagliare le emissioni di carbonio di 13,9 milioni di tonnellate, che equivalgono a togliere 3 milioni di auto dalle strade per un anno.