Il Salone del Mobile.Milano è ai nastri di partenza. Si tratta di una sessantesima edizione che costruisce bellezza per una società alla ricerca di punti fermi e di (ri)partenza. Consapevole di dover essere un momento, un luogo e uno strumento per ragionare insieme sulle capacità generative del progetto e sul ruolo dell’intero sistema arredo, il Salone torna in presenza, nella sua forma più completa, riaffermando il valore dell’incontro, del confronto, del dialogo. È così che si (ri)attesta quale evento globale, perno di un sistema virtuoso che ha radici a Milano e in Italia ma si proietta in tutto il mondo, generando qualità, relazioni, opportunità di business e percorsi creativi che si riflettono positivamente sulla vita di tutti noi. Sessant’anni, dunque, di prodotti di eccellenza, ma anche di design necessario e responsabile, che pone al centro l’uomo e la natura. Un’edizione, questa, costruita collettivamente intorno a fondamentali linee di riflessione e lavoro.
“Spesso si costruiscono eventi intorno agli anniversari per renderli speciali e caricarli di significato. Oggi non ce n’è bisogno. La pandemia e lo scenario internazionale ci impongono una riflessione profonda sul senso di questa sessantesima edizione” afferma Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano “Stiamo sperimentando nuovi modi di lavorare, viaggiare, abitare. Una quotidianità da ricostruire che ci sfida e che ci spinge a reiventarci.
Un intero settore sta già lavorando per dare delle risposte su come gli spazi che viviamo debbano adattarsi ai cambiamenti. Questo Salone è finalmente l’occasione per condividerle.
Per questo abbiamo voluto investire sulla forza espositiva e sulla dimensione internazionale per costruire un evento in cui tutti gli attori, le aziende, gli architetti, i giovani del SaloneSatellite, i relatori dei talk tematici, si possano esprimere al meglio in un progetto collettivo. Il 27% dei nostri espositori è straniero, attendiamo migliaia di visitatori da Europa, Stati Uniti e Canada, ma anche da Arabia Saudita, India, Sud Est Asiatico e
Estremo Oriente. Grazie agli sforzi che abbiamo sostenuto per la costruzione della nuova piattaforma digitale anche chi non potrà essere presente di persona potrà partecipare e seguire giorno per giorno la manifestazione. Crediamo in un Salone che abbatte i confini,
si fa ponte culturale e acceleratore di processi virtuosi nel rispetto dell’ambiente, come nell’istallazione Design with Nature di Mario Cucinella. Avevamo dato per scontato la possibilità di sederci intorno a un tavolo e disegnare sullo stesso foglio. Tornare a farlo ci farà riscoprire quanto è sempre stato importante e speciale. Le Manifestazioni del 2022 radunano, complessivamente, 2.173 espositori di cui 600 giovani designer under 35: tutti esprimono la propria identità al meglio, in piena libertà creativa grazie a stand che sono, insieme, elementi architettonici e comunicativi. Spazi che
accolgono i visitatori per mostrare l’eccellenza delle nuove collezioni e i concetti di lifestyle dei singoli marchi. Un’esperienza di visita immersiva ed emozionale che da sempre contraddistingue e rende unico il Salone del Mobile nel panorama fieristico internazionale.
Il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e Workplace3.0 offrono percorsi progettuali ed estetici variegati: dalla fluidità degli arredi a un ritorno del classico, dalla ricerca di purezza e leggerezza all’ispirazione naturale o, all’opposto, architetturale, fino a una riflessione sul recupero di saperi e tecniche artigianali.
Lo sforzo a un approccio green, rispettoso della materia e dell’ambiente, è trasversale in ogni ricerca. È chiaro il recupero del valore narrativo degli oggetti, della loro capacità di creare un’atmosfera, di suscitare emozioni e di permettere allo spazio di risuonare delle persone che vi abitano.
Questa è l’edizione delle biennali di EuroCucina, del suo evento collaterale FTK e del Salone Internazionale del Bagno. La cucina si conferma ambiente
aperto, che invita all’incontro e alla condivisione. Un luogo che dà valore all’uomo, alle relazioni, al ritmo con cui viviamo la vita. Il design, allora, progetta uno spazio dinamico, fluido, ibrido e, proprio per questo, multifunzionale, espressione del vivere contemporaneo. Le aziende dell’arredobagno propongono progetti frutto di ricerca e innovazione che puntano sul risparmio idrico e sull’utilizzo di materiali a basso impatto,
riciclabili, circolari che garantiscono un prodotto di alta qualità e durevole nel tempo. L’uso della tecnologia è sempre più pervasivo e invisibile e consente ai prodotti di raggiungere alti livelli di sostenibilità e di far vivere al consumatore un’esperienza di benessere altamente personalizzabile e totalizzante.
Non c’è dubbio: avremo sempre più elettrodomestici intelligenti, versatili, multifunzionali. E, conseguentemente, più sostenibili. È questo quanto ci svela l’8a edizione di FTK – Technology For the Kitchen, l’evento collaterale di EuroCucina che si propone come momento privilegiato di riflessione sulla tecnologia da incasso e le cappe da arredo attraverso la presentazione di prodotti innovativi, prototipi e concept di quello che sarà l’arte del conservare e del cucinare. In questa edizione, la tecnologia sarà sempre più responsabile e resiliente, intuitiva, accessibile e facilmente integrata e integrabile all’interno delle nostre vite.
43 sono i partecipanti distribuiti su oltre 10.500 mq nei padiglioni 9-11 e 13-15.
A quattro anni dall’ultima esposizione, le tante eccellenze del settore ci raccontano storie che sanno di ricerca e di innovazione tipologica. Perché in cucina, oggi, cerchiamo soluzioni smart, efficienti e funzionali che ottimizzino la nostra cooking experience, rispondendo al meglio a esigenze di multifunzionalità, integrazione ma anche estetiche.
Con questa intenzione è nato LHOV, ideato e progettato da Fabrizio Crisà, Design Center Director di Elica, che crea, di fatto, una nuova categoria di
elettrodomestici: una soluzione 3 in 1 che integra, per la prima volta, piano cottura, cappa e forno. LHOV consiste, infatti, in un unico modulo che preserva la linearità della cucina: nessuna sporgenza, nessuna interruzione, il sistema aspirante è nascosto nel prodotto, mentre il forno, collocato sotto al piano cottura, si trova ad un’altezza che favorisce l’ergonomia e libera spazio sotto di sé per un ulteriore vano di stoccaggio. Il sistema aspirante rimuove automaticamente vapori e odori provenienti sia dal piano, sia dal forno.
Novità deI piano aspirante è il poter ospitare 5 zone di cottura, grazie alla posizione laterale delle fessure d’ingresso dell’aria.
Sfioriamo l’innovazione tipologica anche con Bora che presenta, per la prima volta nel suo portfolio, un forno. BORA X BO è una combinazione di aspiratore, vaporiera e forno tradizionale con funzioni di pulizia integrate in un unico elettrodomestico. Dispone di una preapertura intelligente che apre lo sportello soltanto dopo che il vapore è stato aspirato automaticamente, proteggendo gli alimenti cucinati e risparmiando energia.
Signature Kitchen Suite mette al centro della sua proposta la flessibilità in termini di spazio e la versatilità nell’utilizzo. Il frigorifero convertibile sottopiano offre due cassetti che possono essere impostati, in base alle necessità e in maniera indipendente, con sei modalità di temperatura, da un minimo di -23°C a un massimo di +10°C. È dotato di Wi-Fi ready e può essere connesso alla rete di casa, per controllare anche da remoto il funzionamento, l’accensione e lo spegnimento.
Versatilità e innovazione sono anche le parole d’ordine di Fabita, che propone Eccolo di Adriano Design, un tavolino cottura a induzione monofuoco: la piastra tonda poggia su uno stelo a un’altezza di 70 cm ed è sorretta a terra da una base tonda che funge anche da avvolgicavo. La manopola frontale permette di modulare la potenza in modo analogico, mentre i programmi si azionano sfiorando i comandi touch retroilluminati posizionati sul piano cottura. Eccolo può essere trasportato da un ambiente
all’altro e anche all’esterno, per cucinare ovunque.
Accanto a questi racconti, la storia più rilevante narrata a FTK – Technology For the Kitchen parla di sostenibilità. Scopriamo, allora, quanto sia diminuita l’impronta ambientale della produzione, degli imballaggi e della logistica dell’elettrodomestico, quanti materiali riciclati vengano utilizzati, oggi, non solo nel packaging ma anche nei prodotti, di quanto sia stata estesa o sia estendibile la vita dei prodotti e cosa succede loro al momento dello smaltimento. Altro elemento fondamentale è il risparmio energetico dell’elettrodomestico e la sua capacità di efficientare le attività e rendere sostenibile il proprio utilizzo, attraverso, ad esempio, illuminazione intelligente, gestione automatica di alcune funzionalità o interfacce che suggeriscono usi sostenibili dell’elettrodomestico. Altra tendenza, di cui si
parla molto, è la possibilità, per la maggiore parte degli elettrodomestici, di assicurare una profonda igienizzazione e programmi ad hoc di pulizia.
I prodotti in esposizione offrono prestazioni di ultima generazione per ottenere il meglio in fatto di risultati, minimizzare i consumi, accrescere la qualità della vita e aumentare la longevità degli apparecchi.
Ecco, allora, frigoriferi in grado di settarsi in automatico, garantendo prestazioni notevoli a costi ridotti, che permettono di guardare all’interno attraverso un pannello di vetro trasparente che funziona da display e consente anche di consultare ricette per evitare lo spreco degli alimenti, capaci di avvisare quando i prodotti scadono o mancano grazie a un tracciamento visivo e di fare la spesa online autonomamente; forni che eseguono automaticamente le cotture più corrette e bilanciate dal punto di vista nutrizionale; in alcuni casi, frigorifero e forno si “parlano”: il primo riconosce gli ingredienti a disposizione, il secondo seleziona le ricette da cucinare. Le lavastoviglie, invece, permettono consumi ancora più contenuti e tempi dimezzati, gestione in remoto e comfort ergonomico.
Non meno importante è il contenuto estetico dei prodotti presentati: ergonomia, materiali, colori, bellezza sono tratti imprescindibili delle soluzioni proposte, sempre più orientate a un design personalizzato e personalizzabile per offrire ai consumatori elettrodomestici che soddisfino tutte le esigenze di gusto e stile.
Alla sua 23a edizione, EuroCucina, salone di riferimento a livello internazionale, raduna 81 espositori, accumunati dall’ampia offerta e dall’elevata qualità dei prodotti esposti, distribuiti su un’area pari a 15.000 mq principalmente nei padiglioni 9 e 11, ma non solo. Le aziende che portano un total living, infatti, presentano le loro proposte di cucine nei rispettivi stand.
In questa edizione della Manifestazione, la cucina si conferma ambiente aperto, che invita all’incontro e alla condivisione, non solo dello spazio in sé, ma anche di tutte le attività che qui si possono svolgere. Un luogo che dà valore all’uomo, alle relazioni, al tempo, al ritmo con cui viviamo la vita. Il design è chiamato, allora, a progettare uno spazio dinamico, fluido, ibrido e, proprio per questo, multifunzionale, espressione del vivere contemporaneo. Questa la direzione della ricerca dei brand: modernizzare il linguaggio del
design della cucina, riflettendo sugli usi e sui rituali associati a questo spazio, inglobando e valorizzando le nuove routine che si sono andate affermando in questi anni, potenziando il senso di comunità e appartenenza che il focolare domestico non ha mai smesso di evocare.
La cucina, insomma, come spazio che trattiene la tradizione ma si apre a nuovi valori e stili di vita, creando, quindi, nuovi ricordi, abitudini, emozioni.
In generale, l’isola si propone ancora quale nucleo vivo e pulsante dello spazio. Nuovi complementi come cantinette, serre domestiche, colonne per lavanderie fanno capolino.
Compaiono librerie e moduli a parete o centro stanza, eleganti e versatili, per integrare e, contemporaneamente, distinguere le aree. Tornano le cucine a scomparsa e walk-in che nascondono con discrezione attrezzature, elettrodomestici, dispensa e rubinetteria. Diverse le proposte in outdoor, con soluzioni super accessoriate, portatili o meno, che coniugano versatilità, praticità e qualità dei materiali e delle prestazioni. Accanto finiture e rivestimenti super tecnologici, tornano materiali primordiali quali ferro, legno e pietra. Le nuance si lasciano ispirare dallo spettro cromatico della natura, optando spesso per un mix di toni tenui che
ricordano le spezie più utilizzate in cucina – salvia, rosmarino, lavanda, zafferano e basilico.
Oasi di Stefano Boeri per Aran Cucine fa della cosiddetta slow life e del legame uomo-natura i propri mantra: rallentare i tempi per vivere meglio, in armonia con se stessi e con gli altri in uno spazio conviviale e condiviso, come quello della cucina, è lo scopo del progetto. Presentata nella nuova versione a parete, Oasi mantiene la sua unicità nella presenza dell’elemento naturale e riprende il principio della circolarità, includendo tecnologie e prodotti per conservazione e preparazione, consumo e riciclo del cibo.
Caratteristica fondamentale di questa cucina è la possibilità di coltivare alberi o piante, ornamentali o aromatiche, presenze mnemoniche e simboliche ma anche funzionali, accanto alle quali radunarsi, confrontarsi, crescere come una famiglia.
Sign, di Giuseppe Bavuso per Ernestomeda, è una cucina che si apre
e incontra gli altri ambienti domestici, divenendo estensione del living e fulcro della casa dedicato alla convivialità. Il pensiero dell’architetto è semplice e diretto: se da un lato, questo spazio deve continuare a rispettare le regole della funzionalità nella preparazione dei cibi, dall’altro, deve essere in grado di divenire un tutt’uno con l’ambiente circostante. Per questo Sign arreda la casa con elementi tipici degli spazi del soggiorno e punta sulla personalizzazione, che le consente di trascendere il suo ruolo di “servizio” e diventare arredo a tutti gli effetti. Peculiarità del progetto, la parte superiore priva dei classici pensili chiusi: al loro posto vetrinette e boiserie a giorno, vere e proprie aree espositive in cui ogni elemento ha
una connotazione squisitamente decorativa.
Direzione solo apparentemente opposta è quella scelta dai designer canadesi George Yabu e Glenn Pushelberg, che re-interpretano Tivalì, cucina ideata da Dante Bonuccelli nel 2004 per Dada antesignana del concetto “Everything in a Small Space”.
L’idea che ha guidato la progettazione è stata quella di predisporre, in uno spazio lineare di massimo 3 metri, una cucina in cui prevalesse l’elemento scenografico e il cucinare fosse assimilabile alla performance di un attore sul palcoscenico. Come in tutti i palcoscenici teatrali dove il sipario nasconde la scena, Tivalì si presenta come un grande mobile chiuso che non
rivela il suo contenuto. Solo quando le due grandi ante scorrevoli a pacchetto si aprono, scomparendo ai lati della sagoma del contenitore, la cucina si rivela per quello che realmente è: un ambiente espressivo, invitante, aperto a tutta la casa e straordinariamente scenografico, grazie alla configurazione delle basi ad “anfiteatro”, dove il piano di lavoro arcuato in marmo o pietra e le basi terminali inclinate donano una spazialità inconsueta alla cucina.
Torna infine anche S.Project, l’esposizione dedicata ai prodotti di design e alle soluzioni per il mondo del progetto, che evidenzia le più significative linee di ricerca del contemporaneo: l’ibridazione dei contesti e degli spazi e il passaggio dal progetto del pezzo singolo a quello dell’ambiente. Stimoli progettuali ma anche emotivi, come la necessità di costruire uno “spazio nido”, totalmente coordinato e capace di accogliere e confortare gli individui, ne sono la fondamentale raison d’être.
“La grande partecipazione alla 60a edizione del Salone del Mobile.Milano è la risposta migliore che il settore potesse dare dopo le difficoltà e le incertezze degli ultimi due anni che, purtroppo, non sembrano però ancora essere finite. Il 2021 ha segnato per la filiera legno-arredo un anno al di sopra delle aspettative, con un fatturato alla produzione di oltre 49 miliardi di euro e un +14% sul 2019, un +7,3% di export e un +18,4% del mercato
italiano. Numeri che premiano la qualità dei nostri prodotti in termini progettuali, di design, di ricerca dei materiali, di durabilità e di sostenibilità, nonché un ritrovato interesse per l’ambiente domestico, spinto, nel mercato nazionale, anche dai bonus edilizi messi in campo dal Governo” commenta Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo. “Certo è che la situazione geopolitica, l’inflazione, l’innalzamento vertiginoso dei costi delle materie
prime rischia, nel secondo semestre dell’anno, di tirare il freno a mano ai risultati raggiunti nel 2021. Nonostante questo clima di incertezza e preoccupazione, anzi forse proprio per questo, i nostri imprenditori hanno deciso con determinazione di essere presenti al Salone del Mobile per mostrare finalmente dal vivo le loro creazioni dopo due anni di stop e aprirsi anche a nuovi mercati fino ad ora inesplorati. Sarà un bellissimo compleanno improntato sul tema della sostenibilità, vero driver di sviluppo, di cui come filiera possiamo vantarci di essere un’eccellenza. Ma è nostro dovere come FederlegnoArredo sollecitare le aziende in
tal senso e accompagnarle nel percorso di transizione ecologica con azioni concrete a cui stiamo lavorando per la messa in pratica del Decalogo sulla sostenibilità presentato a fine 2021 e che avrà il suo seguito all’assemblea del 27 giugno con la presentazione del suo piano d’azione” conclude Feltrin.
Oltre 600 sono, invece, i protagonisti del 23o SaloneSatellite. Tema di quest’anno è “DESIGNING FOR OUR FUTURE SELVES. SUSTAINABILITY / PROGETTARE PER I NOSTRI DOMANI. SOSTENIBILITA’”. Un’edizione che invita a riflettere sul design che “include” favorendo autonomia, comfort, movimento, usabilità, interazione e sicurezza per tutti. La tematica viene ripresa nella grafica e nell’allestimento, totalmente nuovi, che invitano a
esperienze di esplorazione sensoriale e trasformano il SaloneSatellite in un’accogliente cittadella del design, i cui flussi gravitano intorno a due grandi piazze centrali collegate ad altri snodi dedicati alla convivialità e al confronto come lo spazio riservato all’esposizione dei progetti candidati al SaloneSatellite Award, che viene assegnato mercoledì 8 da Marva Griffin Wilshire, fondatrice della Manifestazione e “madrina” di tanti giovani talenti.