È pienamente operativo il nuovo polo di innovazione digitale europeo per Puglia e Basilicata, promosso da ENEA con CETMA e altri 12 partner locali con l’obiettivo di sostenere la transizione digitale di PMI e pubbliche amministrazioni del territorio attraverso soluzioni innovative come intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni e cybersecurity. Si tratta di un hub digitale denominato EDIH CETMA-DIHSME, che si avvale della collaborazione di un network di attori dell’innovazione e sarà attivo fino a settembre 2025, con possibile estensione di quattro anni. Gli EDIH rappresentano la risposta Ue per accelerare l’innovazione digitale nelle PMI e nella PA di tutti i Paesi membri e si avvalgono di un programma di finanziamento pluriennale da oltre 7,5 miliardi nell’ambito del Digital Europe Programme.

Nello specifico, il polo di innovazione digitale europeo fornirà gratuitamente alle aziende e alle PA consulenza tecnologica, per lo sviluppo e il miglioramento di prodotti e processi, ma anche consulenza strategica per la raccolta fondi, la ricerca di finanziamenti a livello locale ed europeo e per la realizzazione di test before invest, vale a dire simulazioni e prototipi con basso TRL, utili per acquisire maggiore consapevolezza prima di effettuare investimenti.

ENEA accompagnerà imprese e istituzioni locali nella realizzazione di prototipi e banchi di prova sulle tecnologie di competenza con applicazioni AI e HPC, sempre nell’ottica di rafforzare il tessuto imprenditoriale del territorio pugliese e lucano.

“Le tecnologie AI, HPC e CS sono importanti leve per incoraggiare la crescita dei territori verso obiettivi di sviluppo economico, ambientale e sociale più sostenibili. In un contesto nel quale le PMI rappresentano il 99% della struttura economica, diffondere queste nuove soluzioni tecnologiche può aiutare le imprese a migliorare la propria competitività, a crescere sia economicamente che dal punto di vista occupazionale, con ricadute positive sul territorio”, spiega Angelo Mariano, ricercatore ENEA della Divisione Sviluppo di sistemi per l’informatica e l’ICT, afferente al Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili.

Tra le iniziative realizzate dall’hub ci saranno anche workshop, training formativi, attività di supporto alla crescita della maturità digitale e scambio di buone pratiche.

“Le risorse economiche e umane per le attività di sensibilizzazione e formazione sono spesso non adeguate e questo genera un circolo vizioso, perché chi non è consapevole dei benefici dell’innovazione digitale tende a non investire in nuove tecnologie”, continua il ricercatore. “Tra le prossime iniziative di sensibilizzazione, il 5 novembre terremo un demolab sulle tecnologie legate al calcolo ad alte prestazioni”, conclude Mariano.

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