Akamai apre un Data Center a Milano
Akamai Technologies annuncia sette nuovi siti di core compute in Europa, Asia, Nord America e America Latina. Le sedi di Amsterdam; Giacarta, Los Angeles, Miami, Milano, Osaka e San Paolo sono la terza tranche di nuove sedi di core compute aperte da Akamai dopo l’acquisizione di Linode lo scorso anno e rappresentano un passo fondamentale nella spinta di Akamai a ridefinire le modalità di funzionamento del cloud.
Con l’aggiunta di San Paolo e Miami, Akamai rende più facile per le aziende fare affari in America Latina. Le due nuovi location di core compute fanno di Akamai un concorrente interessante in un mercato da tempo dominato dai grandi fornitori hyperscale. L’ingresso di Akamai a San Paolo consente ai clienti di eseguire i workload in una delle città e dei paesi più popolati dell’emisfero meridionale, eliminando il significativo ostacolo economico e di prestazioni che oggi richiede il transito dei workload attraverso i continenti. I nuovi data center a San Paolo e Miami rappresentano l’impegno di Akamai a a entrare in uno dei più difficili mercati al mondo, collegandoli alla stessa backbone della sua rete Edge – una rete distribuita su vasta scala che si estende su oltre 4.100 PoP Edge in 131 Paesi.
Akamai sta cambiando il modo in cui le organizzazioni approcciano l’architettura cloud, puntando una struttura più distribuita e decentralizzata, a bassa latenza e scalabile a livello globale. I servizi di cloud computing di Akamai sono ideali per workload ad alte prestazioni che devono essere eseguiti più vicino agli utenti finali, come quelli spesso presenti nelle applicazioni di streaming media, gaming e eCommerce. I servizi fanno parte di Akamai Connected Cloud, una piattaforma Edge e cloud ampiamente distribuita per il cloud computing, la sicurezza e la distribuzione dei contenuti che consente agli utenti di raggiungere più facilmente le applicazioni e le esperienze e di allontanare le minacce.
“L’esigenza delle aziende di fornire una migliore esperienza agli utenti mette sempre più in evidenza i limiti del modello cloud centralizzato”, ha dichiarato Adam Karon, Chief Operating Officer e General Manager del Cloud Technology Group di Akamai. “Stiamo riuscendo a vincere questa sfida per i clienti ribaltando lo scenario. Con Akamai Connected Cloud, stiamo adottando un approccio outside-in, distributed-first, basato sull’impegno verso le tecnologie cloud-native e la stessa rete a cui molte delle più grandi aziende del mondo si affidano da oltre due decenni. Si tratta di un approccio incentrato su un futuro in cui le dimensioni della rete diventano tanto importanti quanto quelle del data center”.
L’ultimo gruppo di nuovi centri di core compute strategici ha iniziato e inizierà a essere online e disponibile per i clienti nei mesi di settembre e ottobre. Questi siti espandono la rete di cloud computing di Akamai verso punti di connessione chiave ad alta intensità di dati, che consentiranno ai clienti di migliorare la connettività e l’esperienza degli utenti finali.
La presenza di Akamai a Milano rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la seconda città italiana più importante. Il mercato italiano dei servizi cloud è cresciuto del 250% dal 2015 al 2022. Oltre a servire i clienti in Europa, il sito supporterà anche i clienti in Medio Oriente.
Il nuovo sito di Akamai ad Amsterdam ospita il secondo Internet Exchange più grande al mondo. Si unisce alla sede di Stoccolma, recentemente inaugurata da Akamai, per fornire ai clienti dell’Europa nord-occidentale un nuovo livello di connettività cloud.
La sede dell’azienda a Giacarta si trova nel cuore di una nazione che sta vivendo una rapida crescita dell’economia digitale. Si prevede in Indonesia aumenterà il numero di utenti Internet fino a raggiungere 36 milioni entro il 2028.
Il nuovo sito di core compute di Akamai a Los Angeles, cuore del mercato globale dei media e dell’intrattenimento, permetterà di potenziare ulteriormente i servizi offerti dall’azienda in un settore in cui da anni ha maturato una notevole esperienza e un’ampia clientela.
Il core compute di Miami consente all’azienda di servire meglio i clienti che operano in America Latina, portando la connettività distribuita di Akamai in un hub commerciale in rapida crescita, che ha visto un’esplosione di talenti informatici e di investimenti in “venture capital”.
La nuova sede di Osaka collegherà i 125 milioni di abitanti del Giappone alla struttura scalabile di Akamai. Il Giappone è all’ottavo posto nel mondo tra i Pesi con la maggiore popolazione digitale.
Con una delle popolazioni digitali più grandi e più difficili da raggiungere dell’America Latina, San Paolo è il primo sito di core compute di Akamai in America Latina e sono previsti ulteriori collegamenti nel corso dell’anno.
Negli ultimi 90 giorni Akamai ha aperto 13 nuove sedi di core compute. I siti annunciati si aggiungono alle sedi già esistenti di Atlanta, Dallas, Fremont, Newark, Toronto, Francoforte, Londra, Mumbai, Singapore, Sydney e Tokyo e a quelle recentemente annunciate di Chicago, Washington D.C., Parigi, Stoccolma, Seattle e Chennai. Akamai ha in programma l’inaugurazione di altre sedi di core compute nel mondo nel corso dell’anno.