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L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha pubblicato l’Osservatorio sulle Comunicazioni relativo al primo trimestre 2024. In base ai dati elaborati dall’Autorità, si evidenzia che il valore complessivo delle aree economiche di interesse dell’Autorità è valutabile, nel 2023, in 53,85 miliardi di euro, in crescita su base annua del 2% e del 3,1% con riferimento al 2019.

La variazione complessiva è pari a 1,08 miliardi su base annua, e di 1,62 miliardi rispetto al 2019, ma guardando ai singoli mercati si osservano dinamiche assai differenziate.

Negli ultimi cinque anni, le risorse delle comunicazioni elettroniche si sono ridotte di circa 2,93 miliardi di euro, di cui oltre il 90% ascrivibile alla riduzione dei ricavi dei servizi su rete mobile, un mercato caratterizzato da un’accentuata pressione competitiva.

La spesa finale della clientela residenziale e affari nel 2023 è cresciuta dello 0,8% su base annua, mentre rispetto al 2019 la flessione è del 9,7%.

A fine marzo 2024 nella rete fissa gli accessi complessivi mostrano un marginale aumento su base trimestrale, attestandosi intorno ai 20,24 milioni di linee.

Le linee in rame si sono ridotte di circa 195mila unità su base trimestrale e di 763 mila rispetto al marzo 2023. Nell’ultimo quadriennio sono diminuite di 5,31 milioni di accessi.

Pur se in flessione su base annua, gli accessi FTTC rappresentano circa il 48% della base clienti complessiva. Quelli FTTH crescono di 299mila unità nel primo trimestre dell’anno e di 1,02 milioni su base annua, mentre rispetto al marzo 2020 l’incremento è di 3,54 milioni di linee.

In aumento, anche se in misura più contenuta, risultano le linee Fixed Wireless Access che, a fine marzo 2024, sono pari a 2,2 milioni di accessi.

Le linee broadband complessive sono stimate in circa 19,12 milioni di unità, risultando in crescita sia su base trimestrale, che su base annua; nel primo trimestre 2024 la flessione delle linee DSL è stata pertanto più che controbilanciata dalla crescita delle linee in altra tecnologia.

Le dinamiche illustrate indicano un consistente aumento delle prestazioni in termini di velocità di connessione commercializzata: il peso delle linee con velocità pari o superiori ai 100 Mbit/s è salito, tra il marzo 2020 e quello 2024 dal 43% al 74,4%. Da evidenziare la crescita del peso delle linee commercializzate con capacità trasmissiva ≥1GB/s, passato, corrispondentemente, dal 6,2% al 23,6% nel periodo 2020-2024.

Contemporaneamente, continua la crescita del consumo di dati: in termini di volume complessivo, il traffico medio giornaliero nel primo trimestre 2024 ha segnato una crescita del 14,8% rispetto al corrispondente valore del 2023, segnando, allo stesso tempo, un +158% rispetto al corrispondente valore del pre-pandemico 2019. Ciò si riflette sul traffico giornaliero per linea broadband; i dati unitari di consumo, infatti, sono più che raddoppiati nel periodo 2019 – 2024, passando da 4,09 a 9,47 GB per linea in media al giorno.

Riguardo al quadro competitivo degli accessi broadband e ultra-broadband, a fine marzo 2024, Tim si conferma il maggiore operatore con il 37,3% degli accessi, seguito da Vodafone con il 16,4% e da Wind Tre e Fastweb rispettivamente con il 14,2% ed il 13,5%; seguono Tiscali, Eolo e Sky Italia. E’ da segnalare come Sky Italia, tra i principali player presenti sul mercato, è quella che ha mostrato su base annua il maggiore dinamismo guadagnando 0,7 punti percentuali. Forte dinamismo caratterizza anche il segmento degli operatori di minori dimensioni che si valuta rappresentino l’8% del mercato. 

Relativamente all’assetto competitivo del segmento delle linee in fibra, Tim detiene il primo posto con il 26,4% del mercato, ed è seguita da Vodafone, Wind Tre, Fastweb, Sky Italia, mentre è da segnalare la crescita di Iliad che con un aumento su base annua di 1,6 punti percentuali giunge a rappresentare il 5% del mercato.

Nella rete mobile, a fine marzo 2024, le sim attive sono 108,9 milioni, in crescita di circa 1,3 milioni di unità su base annua. Più in dettaglio, le sim M2M mostrano un incremento superiore a 1,2 milioni di unità, mentre quello delle Human è stato pari a circa 60mila sim.

Le linee Human sono rappresentate per l’86,4% dall’utenza residenziale, mentre, con riferimento alla tipologia di contratto, poco meno del 90% dei casi ricade nella categoria “prepagata”.

Relativamente alle sim complessive, Tim è il leader di mercato con il 27,5%, seguita da Vodafone con il 26,8%, Wind Tre con il 23,8% e Iliad che raggiunge il 10,1%.

Considerando il solo segmento delle sim “human”, Wind Tre rimane il principale operatore con il 24,4%, seguita da Tim con il 23,9%, Vodafone con il 21,4% e Iliad che, con una crescita di 1,5 punti percentuali su base annua, raggiunge il 14%; con quote inferiori seguono PostePay, Fastweb e CoopVoce.

Sono valutabili in oltre 58 milioni le sim “human” che hanno prodotto traffico dati nel corso del primo trimestre del 2024, valore superiore di circa 2,2 milioni di unità rispetto al corrispondente periodo del 2023.

Nel periodo gennaio-marzo 2024 il traffico dati giornaliero della telefonia mobile è cresciuto su base annua del 16,9% e di oltre il 350% rispetto al 2019. Corrispondentemente, il consumo medio unitario giornaliero nel primo trimestre dell’anno è stimabile in circa 0,83 GB, in crescita del 14% rispetto al 2023 e di oltre il 300% nei confronti del corrispondente periodo del 2019, quando il consumo giornaliero di dati risultava stimabile in 0,19 GB.

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