I dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, diffusi dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, evidenziano come a fine giugno 2020 nella rete fissa gli accessi complessivi si siano ridotti di circa 100mila unità rispetto al trimestre precedentee di quasi 370mila unità rispetto a giugno 2019. In continuità con quanto emerso nei precedenti aggiornamenti dell’Osservatorio, vengono rilevati significativi cambiamenti nella composizione delle tecnologie utilizzate per la fornitura del servizio: infatti, se nel giugno 2016 l’86,5% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi al 41,2%. Allo stesso tempo sono sensibilmente aumentati gli accessi tramite tecnologie qualitativamente superiori, in particolare quelle in tecnologia FTTC, FTTH e FWA. Al riguardo si osserva come le linee FTTH per la prima volta abbiano superato quelle in tecnologia FWA. Tale dinamica si riflette in un aumento delle prestazioni in termini di velocità di connessione commercializzate dalle imprese: in quattro anni le linee con velocità pari o superiore ai 30 Mbps sono passate infatti da meno dell’11%al 62% del totale delle linee broadband e ultrabroadband, il cui quadro competitivo vede Tim quale maggiore operatore con il 42,2%, seguito da Vodafone, Fastweb e da Wind Tre. Nel segmento della rete mobile, le sim complessive risultano su base annua in flessione di circa 900mila unità: in particolare, le sim M2M sono cresciute di 2,8 milioni, mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono ridotte di 3,6 milioni di unità. Tim si conferma market leader, seguita da Vodafone e Wind Tre mentre Iliadrappresenta il 6% del mercato. Considerando il solo segmento delle sim “human”, ovvero escludendo le M2M, il nuovo operatore raggiunge l’8%, mentre Wind Tre, nonostante una quota in calo di 2,8 punti percentuali su base annua, rimane il principale operatore con il 28,8%. Prosegue inoltre a ritmi sostenuti la crescita della larga banda mobile: nei primi 6 mesi del 2020 oltre il 70% delle linee human ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario mensile di dati stimabile in circa 9,1 GB/mese in crescita del 58% rispetto a giugno 2019. Analizzando i dati di utilizzo di internet, nel mese di giugno 2020 43 milioni di utenti medi giornalieri hanno navigato in rete per un totale di 64 ore di navigazione mensile a persona. Passando all’esame dell’audience dei principali social network, Facebook,con quasi 37milioni di utenti unici e una contrazione su base trimestrale di 4 punti percentuali, si conferma la principale piattaforma utilizzata dagli utenti. Analoga tendenza si osserva per Instagram, Linkedin e Twitter i cui consumi a giugno 2020 si attestano sui valori didicembre, ma in sensibile calo se confrontati con quelli registrati nel periodo di lock down. Diversamente, nonostante l’allentamento delle misure di contenimento dell’epidemia, prosegue il trend crescente per Pinterest, frequentato a giugno 2020 da 16,7 milioni di utenti unici e Tik Tok, del gruppo ByteDance, utilizzato da 6,6 milioni di utenti.

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