Nel 2019, il complesso dei ricavi dei soggetti presenti sui mercati regolamentati dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è stato pari a 51,9 miliardi di euro, in flessione dello 0,7% rispetto al 2015 e del 2,1% su base annua. È quanto emerge dal focus sui bilanci 2015-2019 delle principali imprese che operano nei mercati di competenza dell’Autorità. Le comunicazioni elettroniche si confermano il comparto di maggiori dimensioni, ma è da evidenziare come lo scorso anno si sia registrato il “sorpasso” dei servizi postali nei confronti del settore televisivo: seguono l’editoria e gli operatori di rete. I singoli mercati registrano risultati notevolmente differenziati, con l’editoria e le comunicazioni elettroniche in calo, mentre i servizi postali ed il segmento degli operatori di rete crescono rispettivamente dell’11,5% e del 17,3%. La redditività media complessiva rispetto ai ricavi mostra un tendenziale miglioramento: il margine lordo passa dal 23,8% del 2015 al 27,6% del 2019, mentre il margine netto ed il risultato di esercizio passano dal 7,2% al 7,7% e dallo 0,7 al 3,1%. Tra il 2015 ed il 2019 gli addetti diretti delle imprese oggetto delle analisi sono passati da quasi 252mila a meno di 227milaunità, con una perdita di posti di lavoro pari a quasi 25mila occupati. Editoria e servizi postali sono i settori che in proporzione alle dimensioni occupazionali hanno maggiormente sofferto, mentre quello televisivo ha registrato la flessione meno marcata. Relativamente ai singoli mercati, i ricavi dei principali operatori di rete hanno registrato nel 2019, su base annua, una crescita del 2,5%. Va tuttavia evidenziato come tra il 2015 ed il 2019 i ricavi, cresciuti dell’11,5%, vedono da una parte un complessivo aumento del 41% da parte di Inwit ed EI Towers ed una flessione del 7,3% delle altre imprese. Tra il 2015 ed il 2019 l’utile netto in rapporto agli introiti è risultato mediamente pari al 215,5%, con valori più elevati per Inwit ed EI Towers rispetto alle restanti imprese. Nello stesso periodo, in rapporto al patrimonio netto, il risultato di esercizio risulta mediamente pari al 6,5%. Gli investimenti, a partire dal 2016, sono in progressivo aumento sia in valore che in rapporto ai ricavi. Gli addetti registrano una flessione di oltre 100 unità rispetto al 2015, riduzione dovuta principalmente ai processi riorganizzativi che hanno caratterizzato il settore.