Ad aprile i consumi di energia elettrica in Italia sono in aumento dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2023. Secondo i dati di Terna, il mese scorso il fabbisogno di energia elettrica è stato pari a 23,5 miliardi di kWh.
Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti contrapposti di calendario e temperatura, è lo stesso di aprile 2023, confermando una fase di tenuta del trend sui livelli acquisiti negli ultimi mesi. Tale risultato è la conseguenza dell’‘effetto Pasqua’, di due giorni lavorativi in più (20 invece di 18) e di una temperatura media mensile superiore di 1,5°C rispetto ad aprile 2023.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di aprile è stata +0,9% al Nord, +1% al Centro e +1,7% al Sud e Isole.
Nei primi quattro mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale è in crescita dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo del 2023.
L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, ha fatto registrare una crescita dell’1% rispetto ad aprile 2023. Con dati destagionalizzati e corretti per l’effetto calendario, la variazione diventa negativa. In particolare, positivi i comparti della cartaria, cemento, calce e gesso, mezzi di trasporto, alimentari e meccanica. In flessione ceramiche e vetrarie, chimica e metalli non ferrosi.
In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura risulta in leggera flessione rispetto a marzo 2024. Negativa anche la variazione congiunturale dell’indice IMCEI.
L’indice IMSER (Indice Mensile dei Servizi), che Terna pubblica sulla base dei dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione, ha fatto registrare, nel mese di febbraio 2024, una variazione positiva del 4,9% rispetto a febbraio 2023. Oltre che dalla composizione del calendario, la crescita è stata determinata anche da una sensibile discesa dell’inflazione e dal significativo rallentamento dei prezzi dei beni energetici. In particolare, a febbraio variazioni particolarmente positive per i comparti Informazione e Comunicazione, Trasporto e Magazzinaggio e Alberghi e ristoranti. Negativo invece il comparto Finanza e Assicurazione.
Tornando al bilancio mensile di Terna, lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’85,4% dalla produzione nazionale e per la quota restante dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,4 TWh, il 28,9% in meno rispetto ad aprile 2023. In particolare, il saldo import-export è il risultato dell’effetto combinato di un aumento dell’export e di una diminuzione dell’import.
In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 20,4 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 51,2% della domanda elettrica. In aumento la fonte idrica +197,5% e fotovoltaica +19,5%, principalmente per l’aumento della capacità installata in esercizio.
In diminuzione la fonte geotermica ed eolica. In calo anche la fonte termica.
Nei primi quattro mesi del 2024 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 2.356 MW. Tale valore è superiore di 736 MW rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.