Ad aprile si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca del 29,4% rispetto al mese di marzo e del 23,9% nella media degli ultimi tre mesi rispetto a quella dei tre mesi precedenti.
Ancora più ampio il calo degli ordinativi che, in termini congiunturali, registrano una flessione del 32,2% su base mensile e del 27,7% su base trimestrale.
Il calo congiunturale del fatturato è esteso sia al mercato interno, che cede il 27,9%, sia a quello estero, che segna una caduta del 32%. Per gli ordinativi, sono le commesse provenienti dal mercato interno a registrare il peggiore risultato rispetto a quelle provenienti dal mercato estero.
La flessione è generalizzata a tutti i raggruppamenti principali di industrie: gli indici destagionalizzati del fatturato registrano una caduta congiunturale del 23,3% per i beni di consumo, del 30,9% per i beni intermedi, del 33,4% per l’energia e del 34,4% nel caso dei beni strumentali.
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale diminuisce del 46,9% rispetto all’aprile dello scorso anno, con cali del 48,1% sul mercato interno e del 44,6% su quello estero.
Con riferimento al comparto manufatturiero, tutti i settori registrano variazioni negative. Le flessioni sono più lievi per il comparto farmaceutico e per quello alimentare, molto più ampie nei rimanenti: dalla chimica fino ai risultati senza precedenti dei mezzi di trasporto e dell’industria tessile e dell’abbigliamento.
In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi segna una caduta del 49%, con cali su entrambi i mercati. L’unica variazione positiva si registra per l’industria farmaceutica, mentre quella negativa più ampia si rileva per il settore dei mezzi di trasporto.