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Secondo i dati comunicati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ad agosto sono state immatricolate 69.121 autovetture, con una flessione del 13,4% sul corrispondente periodo 2023. Il volume dell’immatricolato nei primi otto mesi dell’anno si attesta a 1.080.447 unità rispetto alle 1.040.607 dello scorso anno, con una crescita che si riduce al +3,8%.

«Agosto, soprattutto per effetto delle ferie estive, è sempre poco significativo per i volumi di immatricolazione. Infatti, il risultato negativo, tra l’altro conseguito per oltre la metà negli ultimi tre giorni nel mese appena conclusosi, porta il tasso di crescita annuo ad un nuovo ridimensionamento, con le vendite di BEV in sostanziale arretramento – dopo l’esaurimento degli incentivi Ecobonus nella fascia 0-20 g/km di CO2 – e la transizione verso l’elettrico in evidente affanno, come si riscontra anche nel resto d’Europa», dichiara Massimo Artusi, il Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.

«Ancora una volta è palese come senza adeguati stimoli da parte del Governo, il mercato dell’elettrico è destinato ad un sostanziale immobilismo piuttosto che ad una crescita spontanea e costante nel tempo. Per questo, oltre alla definizione di nuovo schema di sostegno alla domanda di veicoli elettrici e a basse emissioni inquinanti, così come anticipato dal MIMIT il mese scorso durante il Tavolo Automotive», per Artusi «resta centrale la revisione strutturale della fiscalità per le auto aziendali, un’azione di politica economica oramai non più procrastinabile che avrebbe effetti positivi sia sul lato ambientale che della sicurezza stradale, con una maggiore capacità di ringiovanimento del parco circolante. Inoltre», conclude Artusi «l’auspicio è che la nuova Commissione europea possa davvero porre il settore automotive al centro di un dibattito condiviso superando la logica di una politica a senso unico che ha dimostrato finora tutti i suoi limiti e dando, invece, spazio anche alle riflessioni degli operatori della distribuzione che ogni giorno si confrontano con le imprese e i cittadini riuscendo ad intercettarne e soddisfarne le necessità e desideri di mobilità. In gioco c’è la competitività di tante imprese».

A livello di canali di vendita ad agosto si presentano tutti negativi: i privati registrano una flessione del 9,1%, le flotte archiviano -18,8% con le auto-immatricolazioni a -22,6%, il noleggio totalizza complessivamente un calo del 19,5%. Nell’arco del periodo gennaio-agosto, il canale privati sfiora un incremento del 7%, il noleggio arretra del -8,3%, le flotte scendono dell’1,4% con le auto-immatricolazioni di case e concessionari che, secondo le elaborazioni Federauto sui dati Dataforce, risultano in crescita del 27,6%.

Anche dal punto di vista delle alimentazioni prevale il segno rosso: si assiste alla massiccia frenata delle auto elettriche che porta la rappresentatività a 3,6%, così come anche plug-in, diesel, benzina, gpl girano negativi. Solamente le ibride elettriche mantengono un bilancio leggermente positivo al +3,2%. Nei primi otto mesi dell’anno la quota di mercato più alta è detenuta dall’ibrido elettrico, seguito da benzina, diesel, gpl, elettrico, plug-in e metano.

Negli ultimi tre giorni di agosto è stato immatricolato il 50,5% del totale mercato.

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