Nel mese di agosto 2022, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività registri un aumento dello 0,8% su base mensile e dell’8,4% su base annua, confermando la stima preliminare.
L’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve prevalentemente da una parte ai prezzi dei Beni energetici, in particolare degli Energetici non regolamentati, e dall’altra a quelli dei Beni alimentari lavorati e dei Beni durevoli. Registrano, invece, un rallentamento i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti.
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +4,1% a +4,4% e quella al netto dei soli beni energetici da +4,7% a +5%.
Su base annua accelerano i prezzi dei beni e, lievemente, quelli dei servizi; si amplia, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni.
Accelerano i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona, mentre rallentano quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto.
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati, dei Servizi relativi ai trasporti, degli Alimentari lavorati, dei Beni durevoli e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona.
L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +7,0% per l’indice generale e a +3,5% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta dello 0,9% su base mensile e del 9,1% su base annua; la stima preliminare era +9%.