Accordo tra CDP ed Eni per la nascita di CircularIT
Il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ed Eni hanno sottoscritto un accordo per la nascita della società CircularIT, dedicata allo sviluppo di impianti per la produzione di bio combustibili e acqua, a riutilizzo industriale e irriguo, tramite l’impiego dei rifiuti organici urbani, in linea con un modello di sviluppo circolare. La società sarà partecipata al 51% da CDP Equity ed al 49% da Eni Rewind. L’operazione è subordinata all’autorizzazione da parte dell’autorità Antitrust.
Eni ed Eni Rewind apporteranno la tecnologia proprietaria per il trattamento della FORSU, oltre alle proprie competenze industriali nell’ambito della costruzione e gestione degli impianti per la produzione di bio combustibili. CDP e CDP Equity coordineranno i rapporti istituzionali a livello centrale e locale per il supporto agli iter autorizzativi e per la promozione della tecnologia. Considerato l’interesse nazionale e la rilevanza territoriale del progetto, l’iniziativa potrà vedere la partecipazione di investitori istituzionali con quote di minoranza e operatori locali del settore.
L’iniziativa, che fa seguito agli accordi tra CDP ed Eni dello scorso agosto per la realizzazione di iniziative congiunte nell’ambito della decarbonizzazione, dell’economia circolare e delle energie rinnovabili, ha l’obiettivo di contribuire a colmare il rilevante gap di investimenti infrastrutturali necessari al raggiungimento dei target fissati dal pacchetto UE Circular Economy 2018, che stabilisce obiettivi comunitari di riciclo dei rifiuti urbani e di riduzione al limite massimo del 10% della quantità di rifiuti urbani smaltibile in discarica al 2035.
Con questa iniziativa CDP ed Eni consolidano ulteriormente la collaborazione a sostegno della transizione energetica e dell’economia circolare, che ha già portato alla sottoscrizione, lo scorso dicembre, degli accordi per la costituzione della società GreenIT, che sarà partecipata al 51% da Eni e al 49% da CDP Equity e che realizzerà impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, valorizzando tra l’altro il patrimonio immobiliare e le aree dismesse della Pubblica Amministrazione.