Si è riunito il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Marco Patuano, ha esaminato e approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020.
“Credo che il ruolo svolto da A2A, così come quello delle altre multiutilities radicate nei territori, in un contesto molto complicato come quello generato dall’emergenza sanitaria – commenta l’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini – sia stato essenziale. Il Gruppo è riuscito a garantire gli usuali, elevati standard di qualità dei servizi erogati, con flessibilità e sicurezza. Abbiamo scelto – continua Mazzoncini – di non penalizzare gli investimenti, che pensiamo possano addirittura essere in crescita alla fine dell’anno e le iniziative a supporto dei territori serviti. I risultati ottenuti nel primo semestre dal Gruppo, sono stati soddisfacenti: i rilevanti effetti generati dal Covid-19, legati in particolare ai prezzi delle commodities sono stati infatti quasi completamente compensati dalle azioni di mitigazione realizzate dal Gruppo. Guardiamo al futuro con ottimismo e siamo pronti a fare 2 la nostra parte con un ruolo attivo nella ripresa post-emergenziale del Paese e nella fase di transizione energetica”.
Il primo semestre del 2020 è stato caratterizzato, a partire dal mese di marzo, dall’emergenza legata alla diffusione del virus Covid-19, che ha comportato pesanti ripercussioni sul quadro economico e finanziario mondiale. I risultati economico/finanziari del periodo in esame sono stati influenzati sia dagli effetti direttamente collegabili all’emergenza sanitaria, sia dal debole scenario energetico manifestatosi già a partire dal quarto trimestre 2019, ma sicuramente penalizzato anche dalla contrazione dei consumi a livello globale. Nonostante il contesto caratterizzato da un crollo della domanda e da dinamiche di prezzo fortemente critiche, i risultati registrati nel periodo dal Gruppo A2A hanno subito riduzioni contenute. L’emergenza sanitaria ha comportato, anche se in maniera diversa nei vari paesi colpiti dalla pandemia, l’adozione di drastiche misure volte al contenimento della diffusione del virus che hanno avuto come effetto un rallentamento delle attività produttive da una parte e un crollo della domanda interna e globale di beni e servizi dall’altra. A livello nazionale, in particolare, è stato deciso il blocco quasi totale delle attività economiche nel bimestre marzo-aprile e la graduale e selezionata rimozione di tali blocchi nel bimestre maggio-giugno. Per quanto attiene i consumi energetici in particolare, il fabbisogno netto di energia elettrica in Italia nel primo semestre del 2020 è stato pari a 143.513 GWh, evidenziando una contrazione dell’8,9% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2019; nei primi sei mesi dell’anno in corso, inoltre, la domanda di gas naturale ha registrato un calo del 10,8% rispetto al corrispondente periodo del 2019, attestandosi a 35.842 Mmc. In relazione alla dinamica dei prezzi dei beni energetici, nel primo semestre 2020 la fase di decrescita dei prezzi già in corso è stata accentuata dall’esplodere dell’emergenza sanitaria: il PUN Base Load ha evidenziato una contrazione del 41,5%, attestandosi a 32,2 euro/MWh, contro i 55,1 euro/MWh del primo semestre 2019; quotazioni medie in diminuzione sono state registrate anche per il prezzo nelle ore di alto carico. Il prezzo medio del gas al PSV nel periodo in esame è stato pari a 9,2 euro/MWh, in diminuzione del 51,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il Gruppo A2A, sin dall’inizio della fase emergenziale, ha intrapreso azioni volte al maggiore contenimento possibile degli impatti negativi: da un lato ha assicurato la continuità operativa grazie all’estensione, compatibilmente con le esigenze organizzative, del lavoro agile garantendo nel contempo la tutela e la salute dei propri dipendenti; dall’altro è riuscito a non ridurre gli investimenti rimasti allineati al primo semestre 2019 e infine , grazie ad un efficace contenimento dei costi operativi e un’idonea gestione dei rischi, a contrastare la riduzione di marginalità.
Nel primo semestre 2020, i Ricavi del Gruppo A2A, sono risultati pari 3.181 milioni di euro, in contrazione del 14,3% rispetto all’anno precedente. La riduzione ha riguardato prevalentemente il mercato energetico all’ingrosso a seguito sia dei minori prezzi dell’energia elettrica e del gas sia della diminuzione dei volumi venduti del portafoglio industriale gas, nonché i mercati retail gas e teleriscaldamento per i minori prezzi unitari e per le minori quantità vendute, in parte a causa delle misure per il contenimento della diffusione del Covid-19 ed in parte a causa di una termicità sfavorevole rispetto alla stagione invernale 2019. Hanno inoltre contribuito negativamente i ricavi relativi ai contributi tariffari riconosciuti ai distributori per l’annullamento dell’obbligo dei titoli di efficienza energetica a causa del posticipo del relativo termine da maggio a novembre. Il Margine operativo lordo si è attestato a 559 milioni di euro, in calo di 23 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019. Al netto delle partite non ricorrenti, il Margine operativo lordo è diminuito di 22 milioni di euro. A fronte di una complessiva stabilità delle altre Business Unit, la contrazione è determinata dai risultati registrati nella Business Unit Generazione & Trading che, penalizzata dall’andamento dei prezzi delle commodities e dalla diminuzione della domanda elettrica, ha contenuto le sue perdite grazie alle efficaci politiche di hedging, ai migliori risultati sui servizi ancillari e al contenimento dei costi operativi. Il Risultato Operativo Netto, pari a 281 milioni di euro risulta in calo di 46 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2019. La Posizione Finanziaria Netta di Consolidato al 30 giugno 2020 risulta pari a 3.433 milioni di euro. Escludendo le variazione di perimetro intervenute nel primo 4 semestre 2020 la PFN si attesta a 3.311 milioni di euro, registrando un assorbimento di cassa pari a 157 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019.