Nel corso della quindicesima edizione della RomeCup, Fondazione Lars Magnus Ericsson e Fondazione Mondo Digitale hanno presentato i prototipi di “5GBOT”, il progetto pensato per avvicinare le nuove generazioni allo studio delle materie scientifiche in linea con le nuove competenze e i nuovi profili professionali richiesti dal mercato del lavoro.

La Rome Cup si svolge dal 2 al 4 maggio presso l’Università Sapienza di Roma e il Campidoglio,e prevede, oltre a una serie di talk e laboratori, la presentazione dei progetti e le premiazioni finali.

Cesare Avenia, Presidente Fondazione Lars Magnus Ericsson, commenta: “Tecnologie come 5G, IoT e AI stanno aprendo nuove opportunità, accelerando la velocità della digitalizzazione di diversi settori. Da anni, attraverso la Fondazione Lars Magnus Ericsson ci impegniamo a stabilire profonde e strutturali sinergie e collaborazioni tra Università, imprese e istituzioni promuovendo l’innovazione nel nostro Paese. Lo facciamo favorendo lo sviluppo di competenze, sostenendo le idee dei giovani, valorizzando il loro punto di vista, trasferendo loro il nostro sapere e l’esigenza di impegnarsi tutti insieme a contribuire al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.”

5GBOT ha visto la partecipazione di studenti universitari e alunni degli istituti superiori inseriti nei PCTO di Genova, Pisa e Pagani, sedi dei centri di Ricerca e Sviluppo di Ericsson in Italia, i cui ricercatori hanno svolto il ruolo dimentor mettendo a disposizione dei ragazzi il proprio know-how per supportarli nella realizzazione dei progetti. Il contest, infatti, prevedeva lo sviluppo di applicazioni robotiche basate sulle prestazioni e le caratteristiche innovative della tecnologia 5G.

Forti delle esperienze acquisite negli ultimi anni grazie a diversi progetti di formazione come il Programma Ego e il Digital Lab, e all’interno degli Innovation Garage, i ricercatori di Ericsson hanno accompagnato i ragazzi in un percorso di studio e progettazione, con l’obiettivo di preparare gli studenti italiani alle sfide di domani e accelerare il processo di trasformazione digitale del Paese.

Il progetto 5GBOT, inoltre, ha posto l’accento anche sulla necessità di sviluppare una cultura dell’inclusione e della diversità, favorendo la creazione di team misti composti da ragazze e ragazzi in un’ottica di condivisione e collaborazione all’interno del mondo del lavoro.

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