Nel mese di novembre 2022, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività registri un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’11,8% su base annua.

L’inflazione rimane stabile su base tendenziale a causa, principalmente, degli andamenti contrapposti di alcuni aggregati di spesa: da un lato rallentano i prezzi dei Beni energetici non regolamentati, degli Alimentari non lavorati e dei Servizi relativi ai trasporti; dall’altro accelerano i prezzi degli Energetici regolamentati, dei Beni alimentari lavorati, degli Altri beni e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona.

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5,3% a +5,6%; quella al netto dei soli beni energetici sale da +5,9% a +6,1%.

Su base annua, i prezzi dei beni mostrano un lieve rallentamento, mentre rimangono stabili quelli dei servizi; si ridimensiona, quindi, di poco, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano una modesta accelerazione su base tendenziale; rallentano, al contrario, anch’essi di poco, quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto.

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici regolamentati, degli Energetici non regolamentati, degli Alimentari lavorati e dei Beni non durevoli; in calo invece, a causa per lo più di fattori stagionali, i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi ai trasporti.

L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8,1% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta dello 0,7% su base mensile e del 12,6% su base annua; la stima preliminare era +12,5%.

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