Secondo le stime preliminari, nel mese di marzo 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività registra un aumento dello 0,1% sia su base mensile sia su base annua.
La decelerazione dell’inflazione è imputabile prevalentemente alla dinamica dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati e dei servizi ; tali andamenti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari e dei tabacchi.
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici rimangono stabili a +0,7%.
La variazione congiunturale dell’indice generale è dovuta all’aumento dei prezzi dei tbacchi e in misura minore dei beni alimentari, solo in parte compensato dalla diminuzione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati.
L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a zero per l’indice generale e a +0,2% per la componente di fondo.
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano da +0,3% di febbraio a +1,2%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallentano da +0,8% a +0,7%, registrando in entrambi i casi una crescita più sostenuta di quella riferita all’intero paniere.
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta del 2,2% su base mensile, per effetto della fine dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, e dello 0,1% su base annua.