A marzo si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca del 25,8%, rispetto a febbraio. Nella media del primo trimestre dell’anno l’indice complessivo registra un calo del 6,6% rispetto all’ultimo trimestre del 2019.
Anche gli ordinativi, in termini congiunturali, registrano una marcata riduzione, sia rispetto allo scorso mese, sia nella media del primo trimestre rispetto al quarto trimestre del 2019.
La dinamica congiunturale del fatturato è molto più negativa per il mercato interno, per il quale si rileva una diminuzione del 27,9%; il mercato estero registra un calo meno accentuato, pari al 21,9%. Analogamente, la variazione congiunturale degli ordinativi riflette una contrazione delle commesse provenienti dal mercato interno più marcata rispetto a quella registrata dalle commesse provenienti dall’estero.
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a marzo si rilevano flessioni degli indici destagionalizzati del fatturato ampie e diffuse a tutti i settori: -20,1% per i beni intermedi, -20,8% per i beni di consumo, -32% l’energia e, infine, -36,2% i beni strumentali.
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cala in termini tendenziali del 25,2%, con variazioni negative del 27,6% sul mercato interno e del 20,7% su quello estero.
Con riferimento al comparto manufatturiero, l’industria farmaceutica registra la crescita tendenziale più rilevante, mentre il settore dei mezzi di trasporto mostra il calo maggiore.
In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce del 26,6%, con riduzioni su entrambi i mercati. L’unica variazione tendenziale positiva si registra nell’industria farmaceutica, mentre il peggior risultato si rileva nell’industria dei mezzi di trasporto.