Secondo le stime preliminari, nel mese di maggio 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività registra un aumento dello 0,9% su base mensile e del 6,9% su base annua.

L’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale, dopo il rallentamento di aprile, si deve ai prezzi di diverse tipologie di prodotto: dei Beni energetici e in particolare degli Energetici non regolamentati, dei Beni alimentari, soprattutto dei Beni alimentari lavorati, dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi ai trasporti.

Pertanto, l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +2,4% a +3,3% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,9% a +3,7%.

Su base annua accelerano sia i prezzi dei beni sia quelli dei servizi; rimane stabile, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni.

Accelerano i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto.

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati, degli Alimentari lavorati, degli Alimentari non lavorati e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona.

L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +2,5% per la componente di fondo.

Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo registra un aumento su base mensile dello 0,9% e del 7,3% su base annua.

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