Prosegue anche a maggio la crescita del mercato autovetture che, secondo i dati pubblicati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha registrato un incremento del 23,1% sul pari mese del 2022. Nel cumulato dei primi cinque mesi il mercato chiude in crescita tendenziale del 26,1%, a 702.339 immatricolazioni contro le 557.031 dell’anno precedente. Tuttavia, rispetto al 2019 il passivo delle registrazioni è del -22,9%.
«Il risultato di maggio è un segnale incoraggiante ma non dimentichiamo che il confronto avviene sempre sui volumi depressi realizzati nel primo semestre 2022», commenta Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.
«Piuttosto, il tempo passa e le vendite di veicoli a zero e bassissime emissioni, fondamentali per raggiungere gli obiettivi in termini di CO2 a partire dal 2035 decisi da Bruxelles, restano sempre marginali, non riuscendo a contribuire in modo determinante alla riduzione delle emissioni e al rinnovo del parco circolante autovetture», continua De Stefani.
«L’ecobonus, con le risorse che vengono impiegate con il contagocce nelle fasce 0-20 e 21-60 g/Km di CO2 e sono azzerate da tempo per la fascia 61-135 g/Km di CO2, fatica ad imprimere quell’accelerazione indispensabile a convogliare le preferenze di acquisto degli italiani verso le motorizzazioni elettriche e plug-in. Come condiviso con il Ministero Matteo Salvini, in occasione dell’Automotive Dealer Day 2023, attendiamo il riavvio del Tavolo Automotive presso il MIMIT così da poter ridefinire la strategia di sostegno per una transizione ecologica efficace e sostenibile per i soggetti investiti dalla rivoluzione elettrica, senza perdere ulteriore terreno rispetto agli altri grandi mercati europei, in cui le immatricolazioni di auto a zero emissioni raggiungono già quote di rappresentatività a doppia cifra. Nel nostro Paese, l’impatto ambientale dell’elettrico è ancora estremamente basso», osserva De Stefani «ma con una serie di immediate azioni correttive all’ecobonus, in linea con il principio della neutralità tecnologica, e la revisione strutturale della fiscalità sugli autoveicoli, questa lenta progressione potrebbe accelerare, riducendo la pressione economica su cittadini e imprese abbattendo simultaneamente le emissioni di CO2 e rinnovando il vetusto parco italiano. A tal proposito, le recenti dichiarazioni del Ministro Urso fanno ben sperare per un rilancio più pragmatico del piano incentivi per la domanda automotive».
«Sul fronte infrastrutture di ricarica elettrica apprezziamo l’avvio dei bandi pubblici per la presentazione di progetti di installazione nei centri urbani e superstrade e la definizione delle modalità e funzionamento della Piattaforma unica nazionale dei punti di ricarica, che però richiede ancora ulteriori adempimenti tecnici per essere pienamente operativa. Tuttavia, l’obiettivo fissato dal PNIEC di 6 milioni di auto circolanti al 2030 alimentate ad energia elettrica, con gli attuali volumi, resta una chimera: i contributi per le colonnine installate da professionisti e imprese previsti dal DM 25 agosto 2021 restano non fruibili così come quelli destinati alle utenze private e ai condomini ex DPCM 4 agosto 2022. In tale ambito il quadro regolatorio deve trovare una più rapida attuazione».
Dal punto di vista dei canali di vendita, i privati registrano un aumento delle immatricolazioni, al 54,2% di quota, che porta il periodo gennaio-maggio ad una rappresentatività del 54%. Tendenza positiva anche per le società attraverso la forte spinta delle auto-immatricolazioni da parte delle Case auto, che ottengono il 13% di quota a maggio e 13,4% su base annua. Il noleggio prosegue la sua ascesa, con un incremento delle immatricolazioni del +35,8% nel mese e un posizionamento al 32,8%.
Sul lato delle alimentazioni, le autovetture a benzina aumentano nel mese del +23,2%, con quota di mercato al 28,7%, mentre le diesel salgono del +24%, con una quota del 19,4%. Nel progressivo da inizio anno le vetture a benzina aumentano del +28,1% e quelle diesel del +21%. L’elettrico si mostra dinamico ma su volumi magri, con un’incidenza a maggio del 4,1% e del 3,8% sull’anno, così come l’ibrido elettrico che consegue una crescita mensile del 27,8% e una rappresentatività stabile al 34,7% come nel mese precedente. Diverso l’andamento delle auto plug-in che subiscono a maggio una caduta del -11,1% mentre sull’anno la crescita è lieve e pari a +5,2%. Infine, il Gpl ha una buona performance che porta il mese a chiudere con una quota dell’8,5%, in linea con quella dell’anno, mentre si rileva l’ennesimo tonfo del metano.
Negli ultimi tre giorni di maggio è stato immatricolato il 35,7% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato l’8,4% dei volumi di vendita mensili, con un incremento del 73,4% sull’analogo mese 2022.